La pietà materna di “Misericordia”

Una vita di povertà e violenza può custodire la speranza

Si vive un’ora intensa, senza nessuna sosta emotiva, e non si esce indifferenti dopo aver assistito alla forte e profonda rappresentazione che è Misericordia della regista siciliana Emma Dante, ospitato a Savona sino a giovedì 18 Gennaio.

L’opera, presentata come una ‘fiaba contemporanea’, racconta di Anna, Nuzza e Bettina (interpretate da Leonarda Saffi, Italia Carroccio e Manuela Lo Sicco), che accudiscono Arturo (interpretato da Simone Zambelli), giovane invalido ipercinetico che verrà presto affidato ad una struttura d’assistenza. I quattro sopravvivono tra la sporcizia in un appartamento fatiscente e degradato, affrontando una vita al limite di estrema povertà e violenza.

Il passato di tutti è terribile. Arturo è orfano di Lucia, morta dopo averlo dato alla luce. Ad ucciderla sono state le percosse del suo compagno, che, scoperta la gravidanza, l’ha ricoperta di calci e pugni per farla abortire. Anna, Nuzza e Bettina sapevano delle violenze continue ma non hanno fatto nulla per fermarle, non avendone la forza; hanno allevato il bambino accogliendo la richiesta di Lucia di dargli una vita felice. Un promessa di flebile speranza animata dall’istinto materno.

foto: Masiar Pasquali – Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelli, Italia Carroccio

L’equilibrio umano che vige, però, nella misera abitazione è tutt’altro che solido ma alquanto instabile ed esplosivo, un mondo in cui nemmeno il sole entra dalle finestre. Le donne si guadagnano da vivere prostituendosi mentre il solo contatto che Arturo ha con il mondo esterno è ascoltare il passaggio di una banda musicale tra le vie del paese.

Le scene sono nitide e precise, a tratti crude e disturbanti, in altri dolci e toccanti, spesso strappano anche una risata. Non ci sono passaggi a vuoto. Le transizioni tra gli estremi crescono con un ritmo esponenziale: dai sussurri alle mezze parole strascicate in dialetto si cresce fino allo scontro e alle grida. Anche la musica cresce sottolineando quest’onda d’urto in avvicinamento che arriva inesorabile a colpire in pieno volto lo spettatore. L’energia fluisce e rifluisce, continuamente.

I corpi si uniscono, si avvinghiano, si abbracciano, si separano, ballano. Le membra si mostrano per quello che sono e non come oggetti del desiderio. Sono i resti di quello che l’umanità può diventare nella sofferenza e nel disagio; disagio in cui può anche germogliare l’affetto inossidabile che unisce in una famiglia tre donne e un ragazzo menomato.

foto: Masiar Pasquali – Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelli, Italia Carroccio

Arturo non pronuncia mai nessuna parola e non smette mai di muoversi. Si denuda quando le sue tre madri lo fanno, le imita quando si vendono, si frappone fra loro quando litigano, gioca con loro nella sua innocenza. Come ogni fiaba, Arturo ha la sua trasformazione quando riesce, ciondolando e torcendosi, a vestirsi senza l’aiuto di nessuno. Arturo diventa grande, un poco più autosufficiente, più indipendente. Non gli resta che andarsene da lì, per andare a stare meglio.

Mentre aspetta gli assistenti sociali ascoltando la banda che passa sotto casa, Arturo si gira verso Anna, Nuzza e Bettina per dire loro la sua prima parole: un semplicissimo e commovente “Mamma“.

Come già detto in apertura, non si può restare indifferenti davanti a questo lavoro e alla sua portata.
L’abilità di Zambelli ne risalta le capacità corporee e, in generale, tutto il gruppo di attori mette in scena un’ottima prova corale. Emma Dante ha creato uno spettacolo che rimane dentro, quasi venisse inciso nella nostra essenza, per la sua schietta bellezza.

Dal palco al videoproiettore, quest’opera teatrale, presentata per la prima volta nel 2020, ha ricevuto una trasposizione cinematografica, diretta dalla medesima regista, che è stata distribuita nell’autunno scorso. Sarà nelle sale savonesi il 23 e 24 gennaio. La nostra collega Noemi Spasari ha recensito in un bel articolo qualche mese fa questo film.

Vi invitiamo a leggerla a questa pagina https://quartapareteroma.it/misericordia-lo-scomposto-brusio-della-vita/

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Misericordia di Emma Dante con Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelliluci: Cristian Zucaro – assistente di produzione: Daniela Gusmanoproduzione: Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa, Teatro Biondo di Palermo, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, Carnezzeria coordinamento e distribuzione: Aldo Miguel Grompone, Roma – Teatro Chiabrera di Savona dal 16 al 18 gennaio 2024

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