La nuova stagione del Teatro di Roma parte con qualche criticità di troppo.

Il nuovo direttore artistico De Fusco tra i contestatori della prima ora presenta il nuovo cartellone 2024/2025

di Grazia Menna

Presentata ieri la nuova Stagione 2024-2025 del Teatro di Roma, che raccoglie la programmazione del Teatro Argentina, Teatro India e Teatro Torlonia. 

Conferenza Stampa Teatro di Roma 28-05-2024

Sul palco a fare gli onori di casa, in un Teatro Argentina affollato, il presidente della Fondazione Teatro di Roma Francesco Siciliano, assieme al nuovo direttore artistico Luca De Fusco e ai rappresentanti delle istituzioni nelle persone di:  Miguel Gotor, Assessore alla Cultura per il Comune di Roma, Simona Baldassarre, Assessore alla Cultura per la Regione Lazio e, per il governo, il Presidente della Commissione Cultura Federico Mollicone

Il Presidente Siciliano dopo una lunga serie di interventi e i doverosi ringraziamenti al CdA che hanno hanno chiuso di fatto le diatribe interne alla Fondazione stessa, con la nomina di De Fusco e l’approvazione del cartellone 2024/2025.

Sono state poi elencate le tante sinergie che la Fondazione Teatro di Roma ha messo in campo quest’anno, con il RomaEuropaFestival, lo Short Theatre, il Festival multidisciplinare sulla creatività Under 25, Dominio Pubblico, l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e altre iniziative rivolte soprattutto ai giovanissimi, con l’intento di farne i nuovi fruitori del futuro e riavvicinare i meno giovani in qualità di protagonisti di un concorso di poesie dal titolo Gli Anni Inversi  , con la fruizione di duecento biglietti gratuiti per la nuova stagione del Teatro di Roma.

Siciliano ha espresso anche l’auspicio che il clima di collaborazione per il bene del Teatro di Roma, continui per portare Roma e tutte le realtà teatrali collegate a insidiare il primo posto del Piccolo di Milano. Un auspicio che punti soprattutto a placare i tanti dissidi che nei mesi scorsi si sono manifestati a proposito sia della nomina di De Fusco alla direzione artistica, sia alle polemiche sulla nuova organizzazione che vedrà la co-presenza di un direttore amministrativo da affiancare a De Fusco. 

Gli interventi delle istituzioni hanno ribadito i concetti e l’ottimismo di Siciliano, meno condiviso da una parte della platea, aprendosi al dialogo e alla collaborazione in favore di un teatro che sia “più di un teatro”, slogan ripetutamente proposto dal Direttore artistico De Fusco che ha illustrato il cartellone di tutti e tre i teatri (e si spera anche del quarto ossia il Teatro Valle), che afferiscono alla Fondazione Teatro di Roma. 

La programmazione differisce cercando di andare incontro a tre tipologie di pubblico ben distinte e difatti quella del Teatro Argentina manterrà un’impronta classica, annoverando tra i titoli Re Lear (coproduzione internazionale) diretto da Gabriele Lavia anche in veste di protagonista, Guerra e pace di Tolstoj con Pamela Villoresi diretta da Luca De Fusco e I Ragazzi Terribili di Neil Simon con la regia di Massimo Popolizio.

Il Teatro India si conferma come consuetudine il teatro della sperimentazione, dei nuovi linguaggi e della drammaturgia contemporanea che vedranno la presenza soprattutto di giovani artisti e artiste made in Italy come Biancofango, i Muta Imago, Liv Ferracchiati , Leonardo Lidi e Davide Enia. In cartellone anche un omaggio ad Annibale Ruccello, con la messa in scena di suoi tre lavori. 

De Fusco nell’illustrare la programmazione del Teatro Torlonia, data la struttura stessa del Teatro, si augura possa divenire anche luogo di incontri culturali diversi dalle mere rappresentazioni; il cartellone del Torlonia comunque vedrà numerose iniziative e tra gli spettacoli una sarà firmato dalla studiosa Maria Luisa Spaziani diretta da Luca De Fusco, Racconti Romani, un ciclo di messe in scena di racconti con  ambientazione romana selezionati da Emanuele Trevi, ma anche Esagerate! di e con Cinzia Spanò e altri importanti allestimenti tra i quali spicca Elena Arvigo. In collaborazione con Roma Tre Orchestra, Otto narrazioni musicali e Voci e racconti, la nuova rassegna curata da Oscar Pizzo, incentrata sulla parola intesa come parola poetica.

Uno dei temi dirimenti che sono stati sollecitati sia dalla stampa che dal pubblico al termine della presentazione della stagione riguarda il futuro del Teatro Valle sul quale l’assessore Gotor, ha confermato che il il teatro di via di Sant’Andrea della Valle, sarà di nuovo fruibile per i romani da settembre 2025. 

Il tema della precarietà nel mondo del teatro è centrale e ha suscitato reazioni contrastanti, come si evince dalle parole di De Fusco, che minimizzato la questione affermando che «tutti noi teatranti siamo precari». Questa dichiarazione che non ha mancato di suscitare qualche malumore in platea, stride però con il suo stesso stipendio annuo di 150.000 euro per i prossimi cinque anni, oltre ai compensi per le regie. Tale disparità mette in evidenza come la precarietà possa avere significati diversi a seconda delle prospettive e delle condizioni economiche individuali.

Conferenza Stampa Teatro di Roma 28-05-2024

La nuova stagione del Teatro di Roma parte con queste premesse, ora spetta alla Fondazione ed al suo Direttore Artistico dimostrare ai romani, non solo in termini di numeri di abbonamenti o introiti raggiunti ma sopratutto in virtù della qualità messa in campo che, la sua nomina porti al salto di qualità che i romani amanti del teatro ma la Capitale tutta si merita. 

Foto di @Grazia Menna – In copertina Luca De Fusco