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La luce e il corpo: la metamorfosi danzante di Gregorio Samsa

Al Teatro Greco di Roma, dall’8 al 12 ottobre 2025 Lorenzo Gleijeses incanta con una performance firmata insieme a Eugenio Barba e Julia Varley

Il sipario si apre sul buio. Un fascio di luce taglia il centro del palco e un volto appare, incerto, quasi timoroso di attraversarlo. È l’inizio di Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa, spettacolo diretto da Eugenio Barba e Julia Varley, interpretato da un magnetico Lorenzo Gleijeses, in scena al Teatro Greco di Roma.

La scena è essenziale, ma ogni gesto è pieno, preciso, vibrante. Gleijeses danza la luce come fosse un confine da oltrepassare, un richiamo verso un altrove. Le dita che toccano la pioggia, il corpo che si tende verso un sole proiettato in fondo al palco, creano immagini di grande intensità visiva ed emotiva. È un corpo che parla, che tenta di comunicare con il mondo attraverso il movimento.

La voce fuori campo di Barba — quella del Maestro, ma anche di una coscienza superiore — interrompe la danza e lo richiama alla concentrazione. Gregorio prova, sbaglia, ma non si ferma. Il disagio dell’espressione, l’impossibilità di comunicare, diventano materia viva. Il racconto kafkiano, da cui lo spettacolo trae ispirazione, si incarna nel corpo di un danzatore che cerca di dire l’indicibile.

Invitato dal maestro a tornare a casa per riposarsi, Gregorio si avvia, attraversa il rumore della città e la scena si trasforma. Con un linguaggio fatto di gesti e suoni, Gleijeses ricostruisce l’ingresso in casa: accendere la luce, spogliarsi, farsi la doccia. Tutto accade quasi senza oggetti, ma la scenografia invisibile prende forma grazie alla forza del corpo. Le luci e i suoni di Mirto Baliani amplificano questa magia percettiva, disegnando uno spazio intimo e sospeso, dove realtà e immaginazione si fondono.

Nell’intimità della sua casa interiore, Gregorio affronta il nucleo della sua incomunicabilità: il rapporto irrisolto con il padre. La parola entra in scena, si mescola alla danza e al suono, rivelando un conflitto antico: quello di chi cerca di essere ascoltato e non ci riesce.
Il testo ispirato alla Metamorfosi diventa qui una riflessione contemporanea sulla difficoltà di comunicare, sull’identità e sull’amore come fatica e necessità di verità.

Lorenzo Gleijeses incarna alla perfezione la visione teatrale di Eugenio Barba, maestro fondatore dell’Odin Teatret e ideatore dell’“antropologia teatrale”. In lui ritroviamo la sintesi tra tecnica e presenza, tra disciplina e talento. Ogni movimento nasce da un lavoro profondo sul corpo e sull’energia, lontano dagli schemi quotidiani, come Barba ha insegnato in decenni di ricerca.

Il risultato è straordinario: un attore-danzatore capace di magnetizzare la platea con la sola forza del gesto, grondante di sudore ma pieno di vita, verità, umanità. Non stupisce che Barba dica di lui:

Le divinità ci inviano dei messaggi e noi umani non li riconosciamo: Lorenzo Gleijeses è per me un messaggero degli dei.” E in effetti, in scena, Gleijeses sembra proprio questo: un tramite tra l’umano e il divino, un corpo che racconta la fragilità e la forza dell’essere.

Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa è un’esperienza che va oltre la danza e oltre la parola: è teatro puro, dove il movimento diventa pensiero, la luce emozione e il silenzio ascolto, dove l’anima prende forma in una danza interiore, emotiva e trasformativa.

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Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa – regia e drammaturgia Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses, Julia Varley – con Lorenzo Gleijeses – Musiche e luci Mirto Baliani – oggetti coreografici Michele di Stefano – consulenza drammaturgica – Chiara Lagani – Scene Roberto Crea – Movimenti di scena Manolo Muoio – voci off Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley – Prodotto da Dear Friends – Teatro Greco, 8 -12 ottobre 2025 – Roma

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