Dopo il prolungato stop dovuto alla pandemia, il palcoscenico del Teatro Nino Manfredi riapre il sipario portando in scena una prima assoluta de La finta ammalata.
Un cast eccellente – quello che porta la regia di Giorgio Caprile – apre la nuova stagione della piccola realtà lidense con un’opera dal sagace piglio satirico. Composta nel 1751 e di sicuro non tra le più popolari del savio Goldoni, La finta ammalata si identifica per la sua grande contemporaneità, che fa della scelta artistica un evidente impatto sociale: mantenendo viva l’originale impostazione, l’intera trama satirica nei confronti dei sedicenti medici, difatti, non fa che catapultarci ai giorni d’oggi; al periodo oscuro appena trascorso e alle crudeli conseguenze tracciate. Che Goldoni fosse un chiaroveggente? Dubbi non ve ne erano.
Con una comicità del tutto esilarante, che non perde di vista il lascito della commedia dell’arte, vizi e virtù vengono così messi sul banco di prova: una divertente disputa – quella che vede protagonisti un medico ciarlatano (Luca Negroni); uno impostore (Giorgio Caprile); uno speziale alquanto sordo (Roberto D’Alessandro); un padre (Franco Oppini) così apprensivo da essere cieco di fronte ad una palese verità ed una giovane affetta dal mal d’amore (Miriam Mesturino) – si risolverà a favore di una lodevole onestà.
Un’opera, questa, che segna altresì una transizione fondamentale nel modo di pensare e fare il teatro e che per noi oggi allo stesso modo rappresenta un cambio di rotta sostanziale. In un mondo in continua evoluzione e sperimentazione, si fa sempre più necessario individuare un modo di fare teatro che possa coinvolgere nuovamente il pubblico: e come se non riesplorando i mondi imperscrutabili dei grandi classici? Una riflessione, questa, alla quale la nostra protagonista ci ha condotti: lei, da sempre legata al mondo dei grandi classici, ci suggerisce la via verso il ritrovamento ad un radicamento perduto o dimenticato; verso il ritrovamento della via di casa.
È solo tornando ai classici che ricordiamo pertanto da dove siamo venuti. Si replica fino a domenica 30 ottobre.
La Finta ammalata
di Carlo Goldoni
Adattamento e regia diGiorgio Caprile
con Miriam Misturino, Franco Oppini, Roberto D’Alessandro, Giorgio Caprile, Luca Negroni, Giorgio Guerra, Riccardo Feola e Ada Alberti
scenografia Cinzia Belcamino
costumi Luisa Ludovico
disegno luci Valentina Gabriele
musiche originali Paolo Vivaldi