L’utopia di una nuova città del Sole

Favola di un sognatore ad occhi aperti

Il regista di alcuni celebri capolavori che hanno segnato la storia del cinema come Apocalypse Now, Il Padrino o Peggy Sue si è sposata, è tornato con una storia complessa come quella di Megalopolis, uscito nei grandi cinema italiani lo scorso 16 ottobre.

Adam Driver in “Megalopolis” – © Web

È il racconto di un sognatore, Cesar Catilina (interpretato con grande intensità da Adam Driver), che intraprende l’impresa titanica di trasformare la grande megalopoli come New York (che nel film si chiama New Rome, la Nuova Roma) in una città nuova, moderna. Il tutto reso possibile grazie all’utilizzo del megalon, materiale speciale che viene sperimentato anche sul corpo umano.

Attorno alla storia, un connubio di elementi storici compone un film complesso di contenuti e di dialoghi: Francis Ford Coppola sceglie il contesto classico come ambientazione della sua pellicola proprio come i Romantici dell’Ottocento lo scelsero come modello perfetto per rappresentare un mondo ideale. La stessa realtà utopica che Platone ha descritto nella sua Repubblica: una metropoli perfetta in armonia e in pieno rispetto della democrazia. A fare da contraltare è la monarchia imperiale romana che prevale con tutte le sue luci e ombre: lo sfarzo sfrenato che naviga nell’oro, il potere che mette in risalto la vita agiata della famiglia dell’anziano capostipite Hamilton Crasso III (da notare con quanta destrezza sono stati utilizzati nomi latini oltre che inseriti citazioni in lingua latina e aforismi di Marco Aurelio), immersa pienamente nella sua corruzione. Balli sfrenati e acrobati in abiti succinti in stile impero trasmettono un senso di grande caos oltre a richiamare le suggestioni e i colori del film di Buz Lurhmann Il grande Gatsby e i pagliacci dei film di Federico Fellini.

Ma è proprio in questa grande confusione che si fanno largo i dubbi esistenziali, o per meglio dire dei dubbi amletici. Chi meglio di Amleto può rappresentare l’emblema della nostra limitata esistenza? Shakespeare calza a pennello nei discorsi di Catilina poiché non è soltanto un inventore di utopie, ma bensì la figura rappresentante del Filosofo. Con lui, tutta la Filosofia mondiale si incarna e per questo motivo il filosofo e scienziato Catilina viene messo in disparte da tutta la Società contemporanea, perché ritenuto personaggio scomodo e portatore di una verità e di un futuro sconosciuto ai molti. Catilina ha la capacità innata di controllare il tempo, di attraversarlo come farebbe qualunque Filosofo. E’ stato Henri Bergson stesso a provarlo con la sua teoria della percezione del tempo soggettivo, quello della coscienza, che è irreversibile e composto di istanti unici e irripetibili.

Catilina è l‘unica personalità pura che sfavilla su tutta la criminalità che ormai si diffonde come un germe incontrollato per tutta la città. Lui è l’unico in grado di smuovere gli animi dei cittadini e di condurli verso un unico destino: formare coscienze future poiché il presente non ha imparato nulla dal suo passato.

Il suo alter ego, Clodio Pulcher (da evidenziare il grande talento poliedrico di Shia LaBoeuf), ricorda esattamente la figura maligna e cospiratrice di Cassio, il nemico nell’Otello di Shakespeare. L’uomo invidia il cugino Catilina di tutti i suoi averi, compresa Julia, la donna che brama in gran segreto e che da lei si sente respinto.

Durante tutto il film si possono scorgere momenti allegorici che richiamano avvenimenti storici realmente accaduti: il satellite che crolla nella città non richiama altro che la distruzione dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, del suo orrore e tutto quello che ne consegue. La tragica fine di Clodio Pulcher in cui viene appeso a testa in giù richiama la stessa sorte di Benito Mussolini. Insomma una Monarchia che sfocia diametralmente in un regime totalitario aggressivo e sanguinario. Immancabili e facilmente riconoscibili sono tutti i riferimenti simbolici alla Monarchia stessa, uno fra tutti l’Aquila imperiale. I colori scelti non sono del tutto casuali: l’oro che si contrappone al colore nero del potere monarchico. Le linee sono decise e geometriche, esattamente come nell’arte classica.

Adam Driver e Nathalie Emmanuel in “Megalopolis” – © Web

Il senso di giustizia e di decadimento si avvertono anche nelle statue greco-romane che circondano la mastodontica città di New Rome: la statua della Legge e della Giustizia si accasciano a terra poiché afflitte e sconfitte dalla potente forza oscura che regna nella città.

Il film ha una chiave di lettura impegnativa, ma racchiude dentro di sé numerosi significati che devono essere decifrati. L’unica pecca è senz’altro la lunghezza della pellicola stessa: sono sufficienti i tanti simbolismi presenti che racchiudono i molteplici messaggi, ma Megalopolis, per il cast e non solo, merita di esser visto. Cantaci, o Francis, del pelide Catilina la sapientia funesta che infiniti addusse lutti a New Rome.

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“Megalopolis” – Regia e Sceneggiatura Francis Ford Coppola – con Adam Driver (Cesar Catilina), Giancarlo Esposito (Franklyn Cicero), Nathalie Emmanuel (Julia Cicero), Aubrey Plaza (Wow Platinum), Shia LaBeouf (Clodio Pulcher), Jon Voight (Hamilton Crasso III), Jason Schwartzman (Jason Zanderz), Talia Shire (Constance Crasso Catilina), Grace VanderWaal (Vesta Sweetwater), Laurence Fishburne (Fundi Romaine), Kathryn Hunter (Teresa Cicero), Dustin Hoffman (Nush Berman), D.B. Sweeney (Stanley Hart), James Remar (Charles Cothope), Chloe Fineman  (Clodia Pulcher), Balthazar Getty (Aram Kazanjian), Romy Mars (Reporter), Haley Sims (Sunny Hope Catilina), Bailey Ives (Huey Wilkes), Sonia Ammar (Zena), Isabelle Kusman (Claudine Pulcher), Madeleine Gardella (Claudette Pulcher) – Montaggio Cam McLauchlin, Glen Scantlebury, Robert Schafer – Musiche Osvaldo Golijov, Grace VanderWaal – Scenografia Beth Mickle, Bradley Rubin – Costumi Milena Canonero – Fotografia Mihai Mălaimare Jr. – Produttore Francis Ford Coppola, Michael Bederman, Fred Roos, Barry Hirsch – Produttore esecutivo Barrie M. Osborne, Darren Demetre, Anahid Nazarian – Casa di produzione American Zoetrope, Lionsgate – 2024 – Nei cinema dal 16 ottobre