Per il cartellone di Roma Europa Festival, il 26 settembre Tamara Bartolini e Michele Baronio hanno presentato al Mattatoio di Roma il terzo episodio dei loro Esercizi sull’abitare. Un format nato nel 2016 intorno al significato più esteso del termine “casa”, che ha portato i due artisti ad uscire dalla Capitale per esplorare aree rurali, comunità di piccoli borghi, raccogliere testimonianze dirette dalle persone che, con la loro presenza, animano i luoghi.
Il nuovo documentario, abbinato all’esecuzione dal vivo delle voci fuori campo e dell’accompagnamento musicale firmato MaTeMusik Band, ha sintetizzato il soggiorno di 30 giorni che Bartolini e Baronio hanno trascorso a New York. A 6900 km di distanza in linea d’aria dall’Urbe, per gli “expat” italiani che nella Grande Mela hanno scelto di vivere, che significato ha la parola casa? Focalizzandosi sul tema delle radici, il registrato ha fornito una panoramica variegata dei vissuti di persone molto diverse per età, stile di vita, occupazione lavorativa, scelte personali. Chi ci è arrivato per caso, chi per necessità. Chi è rimasto e chi è ripartito. Le variabili, tantissime e incrociate: il rapporto tempo-spazio, gentrificazione e identità, spazi interni di case e l’Oceano, capitalismo sfrenato e spietato, attimi di vita lenta. Ponti di ferro e tra culture. Che a volte si mischiano, altre no.
Una megalopoli, New York, che è sè stessa e non America. Che accoglie, tollera, non fa domande. Che cambia continuamente pelle ma forse, sussurrano gli autori, è emblema di un sistema arrivato a fine percorso. Il caleidoscopio di vissuti racconta anche un po’ l’Italia di oggi, Belpaese che allontana ma richiama, che dà tanto ma toglie anche speranze.
E che può rimanere casa, nel nostro Io, anche da altre parti nel mondo.
(credits: Roma Europa Festival)