di Maria Cristina Martinelli Carraresi
Fino a domenica 2 febbraio è andata in scena al Off Off Theatre di via Giulia 19/20, la Compagnia Dogma Theatre Company con La belva giudea di e con Giampiero Pumo e con Gabriele Colferai che ne cura anche la regia. Dogma Theatre Company è una giovane e brillante compagnia nata nel 2015 che si muove tra Londra e Milano e che ha come maestro ispiratore il regista danese Lars Von Trier. Lo spettacolo patrocinato dalla Comunità Ebraica di Roma e dal Coni è inserito tra gli appuntamenti che Silvano Spada il direttore artistico dell’ Off Off Theatre ha voluto dedicare alla memoria della Shoah. Protagonista del racconto scenico è la storia di Hertzko Haft, giovane deportato ebreo polacco ad Auschwitz che riuscì a sopravvivere combattendo cruenti incontri di box contro altri prigionieri con il solo scopo di divertire i carcerieri del campo.
Match spaventosi, senza regole se non quelle dell’ orrore dove la vittoria doveva andare solo a chi sopravviveva e Hertzko ne ha vinti più di 75 di quegli incontri ,conquistandosi l’ appellativo di Belva giudea. Finita la guerra Haft raggiunse l’America diventando un pugile professionista e ottenendo diverse vittorie fino all’ultimo incontro con Roky Marciano, dove fu sconfitto, quel risultato determinò la fine della sua carriera. Giampiero Pumo ha raccontato la storia di Herzko in maniera originale e coinvolgente in un testo bello, emozionante che egli stesso interpreta con trasporto, supportato dalla bella regia di Gabriele Colferai che sapientemente amalgama linguaggio teatrale e cinematografico. Flash back, rallenty, zoom, primi piani, video e scena convivono perfettamente coinvolgendo ed emozionando il pubblico.
Molto efficace il disegno luci di Federico Millimaci, come anche gli effetti sonori. La Belva giudea , nel descrivere un’ altra atroce e vergognosa pagina dell’ Olocausto e continuare cosi a dare voce a quella memoria che non deve mai spegnersi, ha anche il valore di ricordare la figura di Hertzko Haft, drammatico e struggente personaggio che la storia e la brutalità dell’ uomo ha condannato a vivere una vita estrema al confine con l inferno. Perseguitato fino alla fine dagli orrori vissuti, Haft si è spento in Florida nel 2007, i suoi ricordi sono stati raccolti in un libro dal figlio Alan pubblicato nel 2006 che ha poi ispirato la graphic novel il pugile di Reinhard Kleist.
La belva giudea è uno spettacolo importante, intenso, interessante e capace di coinvolgere il pubblico, come dimostrano i calorosi applausi che lo accolgono tutte le sere al Off Off theatre.