di Ilaria Sambucci
Questa settimana il Teatro dell’Opera di Roma ha pubblicato sul suo canale youtube il celeberrimo balletto “La Bella Addormentata” che ha debuttato nel 2018 al Teatro Costanzi.
Diretto da Nicola Brochot e coreografato da Jean-Guillaume Bart, La Bella Addormentata proposta dalla direttrice del Teatro dell’Opera Eleonora Abbagnato, ha visto in scena due delle più grandi stelle internazionali: Marianela Nuñez, principal dancer del Royal Ballet di Londra, nel ruolo della principessa Aurora e Vladislav Lantratov, principal dancer del Bolshoi Ballet di Mosca, nel ruolo del principe Desiré.
È un balletto in un prologo e tre atti, interpretato da Étoile, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, con la partecipazione degli allievi della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma.
Nel prologo hanno inizio i festeggiamenti per il battesimo della principessa Aurora e seguono numerose danze e le variazioni delle sei fate. Tecnicamente precisa e graziosa, la fata delle briciole, Federica Maine, a seguire Arianna Tiberi ha mostrato carattere eseguendo la variazione della fata del temperamento con la giusta grinta e musicalità, dal punto di vista tecnico impeccabile.
Un plauso anche alla fata dei Lillà, Marianna Suriano che ha ben condotto la sua variazione e sempre nel prologo ha eseguito magistralmente i grand fouettés en tournant en dadans, elemento di grande difficoltà tecnica.
Entra in scena la fata Carabosse interpretata da Alessandra Amato che è risultata perfetta nel ruolo, in ogni suo momento scenico, e furiosa per non aver ricevuto l’invito alla festa, compie un sortilegio alla piccola Aurora. Ci penserà poi la Fata dei Lillà ad addolcire l’incantesimo.
Nel primo atto, si festeggia il sedicesimo compleanno di Aurora. Un’entrata in scena folgorante per Marianela Nuñez sempre forte e precisa tecnicamente e allo stesso tempo elegante, con un movimento ricercato così come si può notare nell’Adagio della Rosa. Poco dopo si compie il sortilegio e tutta la corte viene avvolta in un sonno profondo.
Inizia il secondo atto, cambia la scenografia, ci troviamo nel bosco. In questo atto, rispetto al balletto originale, è accresciuto il ruolo del principe, della fata Carabosse e della fata dei Lillà che rappresenta il “fil rouge” della storia. Si conclude quest’atto con l’arrivo del principe al palazzo che con un bacio sveglia dal sonno la principessa Aurora, rompendo così il sortilegio.
Nel terzo atto si celebra la festa di nozze di Aurora e Desiré, iniziano le danze di vari personaggi fiabeschi di Perrault come l’Uccello Azzurro, il Gatto con gli Stivali e la Gatta Bianca, seguono Cappuccetto Rosso insieme al Lupo e Cenerentola.
Il meraviglioso pas de deux dell’Uccello Azzurro con la Principessa Florina ha avuto qualche momento di incertezza.
Mentre elegante, precisa e musicale è risultata la Principessa Florina, Sara Loro, durante la sua variazione.
Belli ed armoniosi sulle meravigliose musiche di Pyotr Tchaikovsky, Marianela Nuñez e Vladislav Lantratov. In perfetta sintonia nel passo a due, magistrali nelle rispettive variazioni e nella coda finale. Marianela Nuñez incantevole, dotata di una grande padronanza tecnica e scenica. Vladislav Lantratov perfetto nell’esecuzione sia dal punto di vista tecnico che interpretativo.
Peccato per la ripresa video, troppo in lontananza e spesso con prospettive laterali che non hanno valorizzato i bei disegni scenici del corpo di ballo, sempre preciso ed elegante nei movimenti.
L’orchestra diretta Nicola Brochot, in alcuni momenti, è risultata lievemente asincrona rispetto all’esecuzione dei danzatori.
Un plauso ad Aldo Buti per le sontuose scenografie e per la raffinatezza e l’eleganza dei costumi che hanno illuminato ancor di più tutto il corpo di ballo del meraviglioso Teatro dell’Opera di Roma.