SEMPRE PRESENTI LE CRITICHE PER IL JOVA BEACH PARTY 2022 DA PARTE DEGLI AMBIENTALISTI E DEGLI ESPERTI DEL “GREEN”. MA JOVA RISPONDE.
E’ l’evento più atteso dell’estate italiana dal 2019. Se negli anni’90 era il Festivalbar, oggi si parla del “Jova Beach Party”. 21 concerti che Lorenzo Cherubini terrà sulle spiagge italiane, ogni fine settimana dall’inizio di Luglio alla metà di settembre. Il famoso giornalista e critico musicale Gino Castaldo ha chiesto al cantante come racconterebbe questa nuova onda umana che bagna il ritorno alla normalità degli eventi live in sicurezza, l’artista ha risposto: “Siamo un veliero che torna dopo la tempesta”. Ed è così che il pirata Jovanotti va all’arrembaggio in un mare di fan adrenalinici con cappellino, occhiali da sole e spritz alla mano.
Una grande festa organizzata nei minimi particolari e sotto l’occhio attento di una security impeccabile, talmente precisi da bloccare Francesca Valiani, moglie del “pirata” perché sprovvista di pass. Il 9 luglio, la stessa signora Cherubini, ha dovuto poi confermare la sua identità ad un bodyguard perché salita sul palco insieme allo staff del cantante barbuto. Goliardia, gioia, felicità e anche commozione a questo grande evento come quando ha dedicato alla figlia Teresa, dopo l’incubo del cancro, il brano: “Guarda che sole che c’è la fuori”. Oppure, a proposito di amore… l’autore di “Gimme five” ha addirittura “benedetto” le nozze di due fan, Giulia e Gianluca, con queste solenni parole: “Che il mare, il sole, la luna e tutto in nostro affetto vi proteggano sempre”.
Questo coloratissimo tour di Lorenzo Jovanotti fa bene all’economia del paese e dei territori che lo ospitano. Addirittura, nella prima tappa, a Lignano, ha generato un indotto economico che più di un commerciante ha affermato superiore al 15 Agosto. Però come ogni cosa, ha le sue controversie: Il “Jova Beach Party” è un grande evento con tanti ospiti. Nonostante le tante accortezze organizzative è stato molto criticato dalle associazioni per il suo forte impatto ambientale.
Come ha sottolineato lo stesso cantante, il concerto ha l’aspirazione di essere quanto più green possibile. L’evento con il WWF nasce come una mobilitazione nazionale che ambisce a raccogliere 5 milioni di euro sostenendo e promuovendo tre aree di intervento a livello ambientale, sociale e culturale. Grazie all’iniziativa saranno puliti e recuperati 20 milioni di metri quadri, saranno resi possibili gli interventi infrastrutturali di ingegneria naturalistica in 12 aree a rischio, e saranno coinvolti con lezioni specifiche più di 100 mila studenti con la possibilità di vincere almeno 10 borse di studio. A questo si aggiunge, come si legge anche nel comunicato del “JBP”, il contributo delle 4R: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero. Purtroppo non tutte le associazioni ambientaliste si sono convinte.
Ma alla fine qualsiasi concerto, piccolo o grande che sia, ha un impatto sull’ambiente dovuto all’affluenza delle persone, al trasporto e al montaggio delle strutture e degli impianti e ai rifiuti. Qui gli organizzatori hanno scelto aree già sfruttate in precedenza. E’ un tema che ritorna, ma uno dei meriti di Jovanotti è stato quello di aver introdotto un modello di organizzazione più attento all’ambiente. Oltre alle complesse autorizzazioni ambientali, gli organizzatori del “Jova Beach Party” hanno adottato vari accorgimenti, come ad esempio l’utilizzo di bicchieri compostabili, il coinvolgimento di associazioni per il recupero del cibo avanzato e la promozione di mezzi di trasporto ecologici.
Non è certo facile o compito di un solo individuo accontentare tutti, lo sprono è quello di far fare ad ognuno la propria parte nel rispetto della natura.