Il viaggio della Compagnia dell’Anello passa nella capitale non senza polemiche
Il dibattito acceso in questo periodo per l’attesa mostra encomiastica sullo scrittore J.R.R. Tolkien, autore della celeberrima saga de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, doveva culminare proprio ieri con la conferenza stampa di Giorgia Meloni in persona. Invece la presidente del Consiglio ha disertato in favore di una più intima visita privata il pomeriggio stesso.
Si parlava di politicizzazione di un autore cattolicissimo e molto amato dalle destre del mondo (che contestualmente amano i poemi epici d’origine cavalleresca), ma le risposte arrivano secche dai portavoce governativi (Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera) e organizzatori della mostra. Le tesi a supporto sono che Tolkien è stato apprezzato dal mondo intero (Il Signore degli Anelli è terzo per copie vendute nella storia dopo la Bibbia e Harry Potter) e tra i maggiori lettori degli anni ’60-’70 c’erano gli Hippie e la loro controcultura.
A 50 anni dalla morte dello scrittore britannico, l’Italia gli dedica la prima mostra personale a tutto tondo dal titolo: Tolkien. Uomo, Professore, Autore.
Il percorso espositivo è diviso esattamente in queste tre sezioni (coadiuvate da una patriottica sezione dedicata al suo viaggio in Italia), ognuna delle quali indaga un diverso aspetto di una figura così complessa e affascinante da ammaliare i lettori di tutto il mondo. Se l’Uomo viene descritto come un cattolico fervente e molto legato alla famiglia tradizionale, il Professore oxfordiano si presenta come una specie di John Keating de L’attimo fuggente: docente dalle doti persuasive e attoriali specie nel recitare passi shakespeariani e di epica norrena, disponibile al dialogo con i suoi amati studenti e partecipe di club letterari privati sia degli studenti sia dei professori. Queste due aree completano il quadro che rischierebbe di egemonizzare il Tolkien, “Signore degli Anelli“. E’ in
Da sottolineare il suo stretto legame con l’amico e collega C. S. Lewis, altro genitore della letteratura fantasy con la saga de Le cronache di Narnia, con il quale Tolkien intrattenne un profondo rapporto di stima reciproca tanto da essere il primo “relatore” della serie de Il Signore degli Anelli.
Ultima ma prima per importanza la sezione del Tolkien Autore, che comprende sia triade “principale” de Il Signore degli Anelli, ma anche Lo Hobbit e altri racconti curati post mortem dal figlio di Tolkien come Il Silmarillion.
La mostra si compone inoltre di interessanti sezioni dedicate all’influenza sulla cultura di massa nella quale vengono anche mostrati alcuni abiti utilizzati in scena nei film di Peter Jackson (che hanno eternizzato il successo dei libri), così come ci sono pareti coperte da illustrazioni artistiche inerenti al tema.
TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore – La mostra è ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford – Realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la curatela di Oronzo Cilli e la co-curatela e l’organizzazione di Alessandro Nicosia – Galleria Nazionale di Roma – Dal 16 novembre 2023 all’11 febbraio 2024