In anteprima alla Festa del Cinema di Roma Io sono Rosa Ricci, il ritorno di Maria Esposito nell’universo di Mare Fuori in un film prequel con Andrea Arcangeli
Arriva alla Festa del Cinema di Roma il film prequel di Mare Fuori, la serie che ha rivoluzionato il palinsesto italiano portando una freschezza e introspezione psicologica che non si vedevano da tempo. Protagonista la Lei della serie tv, Rosa Ricci, con un racconto di formazione al negativo, dove una ragazza innocente è costretta a scontrarsi con una realtà violenta e a trasformare se stessa in relazione a quella violenza. Diventa così la ragazza dark e vendicativa della seconda stagione di Mare Fuori, quando il personaggio di Rosa Ricci entra in scena. A interpretarla di nuovo l’intensa Maria Esposito, che con il suo magnetismo ha regalato un’impronta tormentata indelebile al personaggio.

Io sono Rosa Ricci è ambientato appena poco prima della morte del fratello Ciro, detenuto nel carcere minorile intorno a cui ruotano le avventure dei ragazzi di Mare Fuori. Rosa Ricci è una quindicenne napoletana figlia di Don Salvatore (Raiz), uno dei boss più temuti della città. Vive in un mondo lussuoso e ovattato, protetta dalle stesse violenze del padre, fino a quando un giorno viene rapita da un narcotrafficante deciso a ricattare proprio Don Salvatore, ottenendo da lui il più possibile. Prigioniera in un’isola non identificata, Rosa conosce il ragazzo addetto a ricoprire il ruolo di suo carceriere (Andrea Arcangeli) e nonostante la tragicità della situazione nella sua gentilezza trova uno spiraglio di speranza.
Io sono Rosa Ricci è un ibrido tra un film di genere action e un prequel che eredita la poetica di redenzione e introspezione di Mare Fuori. Centrale il tema della perdita dell’innocenza da parte di Rosa, la cui giovinezza si lascia corrompere dalla spirale di violenza e crudeltà che la circonda e la tocca così da vicino. In questo film è ovviamente enfatizzato, come in tutta la serie tv, il rapporto con il padre, legame che in Mare Fuori è alla base delle scelte negative di Rosa, e che qui in un certo senso ha la medesima funzione.
Infatti al mondo sbagliato e oscuro di Don Salvatore si oppone nel film la possibilità di un riscatto dei giovani vittime di questo marciume nel personaggio di Andrea Arcangeli, attore noto per numerosi ruoli fra cui quello del protagonista in Romulus. Scopriamo che dunque quella famosa scelta tra Carmine e il mondo corrotto dei Ricci Rosa l’aveva già in un certo senso fatta e assistiamo a un legame di anime intenso e poetico, ma destinato a una fine ineluttabile, dal momento che essendo un prequel sappiamo bene che Rosa deve diventare Rosa Ricci, la ragazza temuta e contraddittoria di Mare Fuori.
L’interpretazione di Maria Esposito è come sempre un misto di vulnerabilità romantica e forza seducente da antieroina dark in stile fumettistico. Infatti Rosa con la sua fisicità e la determinazione del personaggio ha qualcosa di mitico e affascinante che riporta alle grandi icone immaginarie dell’emancipazione femminile nel fumetto, come Valentina o Catwoman. In Io sono Rosa Ricci prevale tuttavia in gran parte del film la sua sensibilità spiccata e solo nell’ultima parte inizia a scoprire se stessa come donna combattiva e temeraria che può davvero far parte del mondo del padre in modo consapevole e arrivare a ipotizzare un omicidio premeditato.
Andrea Arcangeli si inserisce in pieno nella corrente di personaggi maschili che contraddistingue Mare Fuori: porta in campo il tema della solitudine esistenziale e familiare come causa di un disperato rifugio nella criminalità organizzata; mentre Rosa cade nella propria oscurità, lui torna alla luce e scopre la possibilità di una redenzione nell’amore e in un gesto di altruismo disinteressato che metterà a rischio la sua stessa vita; è il personaggio che cerca di salvare Rosa, non solo dalla prigione, ma da quella corruzione morale del mondo intriso di malvagità e falsità di cui lei stessa fa parte. Sappiamo bene che Rosa è refrattaria al lasciarsi salvare dai valori negativi della propria famiglia, l’attaccamento verso suo padre e il fratello determinerà le scelte di Mare Fuori, una serie sulla speranza e la possibilità di redenzione di cui Rosa Ricci è sempre stata la maggiore incognita. Arcangeli ha una spontaneità e una profondità che colmano alcune lacune del film, imprimendogli una nostalgica malinconia dalla delicatezza coinvolgente.

A funzionare nel film è più la parte romantico-introspettiva che quella action, un po’ approssimativa e risolta in veloci inseguimenti e rapidi spari. Di sicuro sull’azione si poteva ricercare una qualità stilistica maggiore, dal momento che Io sono Rosa Ricci vuole presentarsi anche come un film che differisce da Mare Fuori proprio per dinamismo e violenza. Invece i punti di debolezza maggiore sono proprio nelle scene di combattimento e ribalta, poco credibili ma soprattutto poco curate. La scena in cui Rosa in una lotta a due perde definitivamente se stessa è registicamente debole nonostante il potenziale drammatico e le parole di Rosa che evocano il titolo sanno di spot pubblicitario dette in quel contesto. C’è da dire che però rimane l’essenza della poetica di una serie che sulla psicologia dei personaggi ha costruito le proprie radici. Non ci sono elementi estremamente sottili da un punto di vista introspettivo, ma allo stesso tempo la costruzione dei personaggi funziona, l’atmosfera sospesa e rarefatta dalla luce tagliente e bianca evoca la loro interiorità disorientata, e il fascino e l’integrità del mondo di Mare Fuori rimangono comunque intatti.
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Io sono Rosa Ricci – Regia di Lyda Patitucci – Sceneggiatura: Maurizio Careddu, Luca Infascelli – Con: Maria Esposito, Andrea Arcangeli, Raiz, Jorge Perugorria, Gennaro Di Colandrea, Gerardo De Pablos, Jaun Daniel Straube, Simon Rizzoni, Ernesto Montero – Scenografia: Carmine Guarino – Montaggio: Dario Penna – Costumi: Rossella Aprea – Trucco: Valeria Riccardi – Fotografia: Valeria Azzali – Produzione: Picomedia, Rai Cinema – 2025 – Italia – Festa del Cinema di Roma 23 ottobre 2025





