Infiniti mondi – un solo racconto, “Quanto resta della notte”

Venerdì 10 e Sabato 11 Marzo presso gli spazi dei Cantieri Culturali della Zisa, Spazio Franco, ha debuttato Mana Chuma Teatro con Quanto Resta Della Notte, spettacolo di e con Salvatore Arena. Nell’ambito della creazione contemporanea, con focus dedicato alle compagnie del Sud Italia, lo spettacolo fa parte della rassegna Scena Nostra 2023, che, dal 12 gennaio al 19 Maggio, ospita compagnie e spettacoli a Palermo, direzione artistica di Giuseppe Provinzano.

Mana Chuma Teatro, compagnia vincitrice nel 2019 del premio della critica ANCT, impegnata nell’ambito della nuova drammaturgia e del teatro civile, si confronta con l’identità culturale e storica del territorio meridionale, riuscendo a creare un filo conduttore tra il recupero di storie della tradizione culturale locale e mediterranea e l’utilizzo di forme artistiche innovative.

“Il testo” racconta Salvatore Arena, nelle note di regia “nasce dalla necessità di andare oltre la notte per immaginare un tempo dedicato all’amore, per vivere la malattia come guarigione; la morte della madre come riavvicinamento di un figlio alla vita. Un atto d’amore dunque. La storia è un susseguirsi di ricordi, che risvegliano nel cuore del protagonista, Pietro, la verità nascosta.[…] Un attore, in scena, immobile su una sedia, ancorato, vincolato al racconto, inchiodato, costretto in quello spazio e in quel tempo a non distogliere il corpo da ciò che gli accade dentro, senza alcuna via di fuga.

Per quanto il racconto, molto probabilmente, non poteva che essere rappresentato sotto questa veste… molto è chiesto agli spettatori. Arena ha una forte presenza scenica, riesce infatti a modulare la voce permettendo allo spettatore di entrare nella pancia del racconto. Vengono rievocati i ricordi d’infanzia, luoghi e momenti, felici e infelici, un racconto intimo di famiglia, una famiglia come tante. Molto spazio è lasciato all’ immaginazione del pubblico, che plasma nella sua mente le immagini che accompagnano lo spettacolo. Rievocati sono i pranzi in famiglia, le feste, i momenti di gioia e al contempo i luoghi, come la casa della madre, il fiume e la campagna. Nello stesso modo vengono rievocati i protagonisti della storia, che Arena riesce a portare sul palcoscenico con appena una variazione vocale. Ma ancora, con lo stesso forte impatto, viene raccontata la morte, che torna nei ricordi e viene richiamata in palcoscenico.

In ultimo, lo spettacolo ci fa riflettere sulla relatività della realtà, che ogni sentire è relativo perché in fondo la vita ha molteplici punti di vista, molteplici visioni, molteplici sfaccettature. Il teatro, per sua origine, è strutturato su punti di vista, su visioni, su sensazioni, che non saranno mai uguali a se stesse e uguali per tutti.

Scena Nostra è Prodotta da Babel in collaborazione con Rete Latitudini, con il sostegno di Regione Siciliana e Ministero della Cultura, i prossimi appuntamenti della rassegna sono il 23/24/25/26 marzo con “5 anni di Spazio Franco“, 5/6/7 aprile con “Totò e la sua radiolina” di Baiamonte/Del Castillo/Prestigiacomo , 21/22 aprile con “Clown” di e con Muscarello/Velardi, 4/5 maggio con “ACHILLE_studio sulla fragilita’ umanaCondorelli/Tringali e infine il 19 maggio “RUBBISH RABBIT” Tony Clifton Circus.

Cinema & TV
Elena Salvati

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