Il sonno del cinema italiano e il risveglio da Oriente

Festival, David e successi esteri tra speranze e contraddizioni di un botteghino in crisi: mentre le sale italiane si svuotano, C’è ancora domani conquista la Cina e Ne Zha 2 domina il box office globale.

Nelle sale cinematografiche italiane “il botteghino langue”, come giustamente osserva il critico Federico Pontiggia su Il Fatto Quotidiano. Un’affermazione che conferma quanto da tempo segnalo: la sovrabbondanza di film mediocri – per lo più ispirati a videogiochi o declinati in commediole senza nerbo – sta progressivamente allontanando un pubblico già di per sé poco incline a frequentare le sale. Tutto questo, per la tranquillità delle numerose film commission disseminate lungo lo stivale, spesso più attente alla quantità che alla qualità.

I dati parlano chiaro: rispetto alla primavera 2024 si registra un calo di spettatori del 20%. E con l’estate alle porte, la prospettiva di nuove chiusure di esercizi cinematografici si fa purtroppo concreta.

Per fortuna, si apre ora la stagione espositiva dei grandi festival, a cominciare dal 78° Festival di Cannes, che dal 13 al 23 maggio, sotto la direzione di Thierry Frémaux, accenderà i riflettori su opere di respiro internazionale. Sarà proprio da Cannes che potremo intravedere il meglio di ciò che vedremo in sala il prossimo autunno e inverno.

Così, mentre si chiude con uno sbadiglio una stagione cinematografica segnata da poche vere sorprese, emergono soltanto alcuni titoli di rilievo come Diamanti di Ferzan OzpetekFollemente di Paolo Genovese, quest’ultimo campione d’incassi con ben 17,5 milioni di euro.

Nel frattempo, il 7 maggio a Cinecittà si terrà il consueto gala per l’attribuzione dei prestigiosi David di Donatello, che premieranno i migliori film, registi e interpreti del nostro cinema. Tra i titoli in lizza spiccano Berlinguer. La grande ambizione di Andrea SegreParthenope di Paolo Sorrentino.

Al Festival di Cannes, invece, sarà Fuori di Mario Martone – con Valeria Golino ed Elodie – a rappresentare le speranze del cinema italiano nel concorso ufficiale.

E forse, viene da chiedersi, non conviene guardare a Oriente? In Cina, C’è ancora domani di Paola Cortellesi – già record in Italia con oltre 38 milioni di euro – continua a sorprendere anche oltremare, incassando oltre 10 milioni di dollari nelle sale cinesi. Un segnale forte che la qualità, quando c’è, può parlare davvero tutte le lingue.

Nel frattempo, tuffiamoci nel mare (cinematografico) di Cannes, dove non mancheranno le sorprese, a partire dall’illustre parterre della giuria internazionale del concorso ufficiale, presieduta quest’anno da Juliette Binoche. Al suo fianco siederanno personalità di spicco del panorama culturale mondiale: la cineasta e attrice americana Halle Berry, premio Oscar; la regista indiana Payal Kapadia, vincitrice del Grand Prix nel 2024; l’attrice italiana Alba Rohrwacher; la scrittrice marocchina Leïla Slimani; il documentarista congolese Dieudo Hamadi; il regista sudcoreano Hong Sang-soo, già presente a Cannes con quattro film in concorso (2004, 2005, 2012, 2017); il regista e produttore messicano Carlos Reygadas, menzione speciale per la Caméra d’Or nel 2002 con Japón; e infine l’attore americano Jeremy Strong, noto per Succession e candidato a Oscar, Bafta e Golden Globe, presente quest’anno in concorso con il film Apprentice.

Chiudo con una curiosità che fa riflettere. A dispetto delle crisi annunciate e delle previsioni catastrofiche, il film più visto a livello globale nella stagione in corso non arriva da Hollywood ma dal Giappone: si tratta di Ne Zha 2, film d’animazione che dal 29 gennaio a oggi ha incassato la cifra record di 1 miliardo e 898 milioni di dollari.

Altro che “il pubblico non va più al cinema”!

Foto di copertina: Juliette Binoche

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