Al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia la mostra di Emergency con Cheap
Una mostra, una testimonianza, un messaggio di speranza e forza: Contro la guerra – sguardi e immaginari è un’esperienza fatta da una molteplicità di esperienze personali, proposte, geografie, diretta a coinvolgere e far riflettere su una realtà sempre più attuale e urgente: la guerra, la morte, la devastazione, il dolore. Non si tratta di mera retorica o teoria: questa sintesi espositiva, prodotta da Emergency, a cura del gruppo collettivo di public art Cheap, riporta gli occhi e l’attenzione proprio lì, dove la guerra si è e si sta consumando. È vita vissuta, la realtà di oggi concentrata, compressa tra spazi e soggetti veri.

La mostra Contro la guerra – sguardi e immaginari, aperta gratuitamente fino al 26 ottobre 2025 presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, si inserisce all’interno del Festival Emergency 2025 ed è, di fatto, un percorso (già proposto quest’anno presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma), che raccoglie luoghi, voci e contesti di guerra e sofferenze, ma è anche la manifestazione e la testimonianza di forza e di impegno tramite foto e immagini. Numerose installazioni, poster, slogan (“Trust Utopia”), scritte a caratteri giganti avvolgono lo spazio per “far parlare” i luoghi e le persone. Sono riportati gli orrori della guerra, macerie, distruzioni ma anche coloro che, con coraggio e determinazione, portano avanti un messaggio di pace, di speranza, di protesta, di aiuto umanitario.
Una “disobbedienza” che fa bene al mondo, all’interno di una quotidianità martoriata, isolata: i protagonisti vivono in prima persona i fatti, è dai loro gesti semplici, apparentemente ordinari, ripetuti e casuali che gli scatti si soffermano per restituire quella resistenza, quel sostegno che convivono con la perdita e il dolore in ogni scenario bellico.
Dall’archivio di Emergency provengono le diverse immagini esposte, raccolte lungo l’ampia attività di aiuto e sostegno svolta dall’organizzazione in più parti del mondo; accanto agli scatti fotografici in bianco e nero si trovano gli slogan, i cartelloni e i manifesti portati avanti da Cheap, nei suoi progetti e nelle sue campagne. Parole che si ripetono, in serie, martellanti, enormi nei loro caratteri. Un connubio di impegno, solidarietà e attenzione sempre rivolti all’odierno, a tutte le zone colpite da guerre e a tutti coloro che quelle foto le possono vedere e le possono osservare, il resto del mondo. Bambini, corpi, detriti, resti spezzati di quotidianità, mani. L’invito è alla conoscenza e alla consapevolezza, grazie alla testimonianza autentica di quello che accade.
A Gino Strada, fondatore di Emergency, tra i primi a definire e a portare avanti questa missione di pace e di aiuto, è dedicata una sezione particolare, accompagnata da video e da manifesti significativi. La dimensione aperta e partecipata della mostra è sottolineata anche dal contributo di diversi artisti, provenienti da più parti a livello internazionale. Ognuno con uno stile e un linguaggio propri, uniti però dalla stessa volontà e da un messaggio di denuncia e di pace comuni.
Questa partecipazione evidenzia ancora di più lo spirito della mostra racchiuso dalle due seguenti espressioni: “Nessuna guerra è inevitabile”, la guerra è propria dell’uomo ed è contro natura (un paradosso), si può sempre e comunque evitare e “La guerra non restaura diritti, ridefinisce poteri”. Poteri che decidono e instaurano la diseguaglianza, il sopruso, uccidono la vita stessa delle persone comuni, i civili, le vittime innocenti. Sono loro i soggetti, i protagonisti di Contro la guerra – sguardi e immaginari.
A questo proposito, lungo l’esposizione, è presente un box contenente una serie di fotografie più piccole, crude, violente, visivamente difficili e dolorose. Corpi nudi, ridotti allo stremo, dove la morte aleggia e soffoca lo spazio, vige il silenzio, sopravvive la desolazione, l’estrema solitudine. Si possono osservare tramite una sorta di grata, una feritoia: una “fatica” che vuole sottolineare la necessità urgente di consapevolezza e di vicinanza, di presa di posizione. Un messaggio comune di unione, di umanità condivisa, di dolore percepito insieme nonostante le distanze.

La guerra annienta, annulla l’umanità da qualsiasi parte, cancella, è indispensabile una reazione, un moto inverso. Il titolo Contro la guerra – sguardi e immaginari è emblematico, lascia campo aperto alla riflessione, alla coscienza, unifica più dimensioni: un “no” chiaro alla guerra, in ogni centimetro del mondo, dove lo sguardo deve essere attento, deve riconoscere e gli immaginari non si devono spegnere. C’è bisogno di forza, di speranza e responsabilità. Anche l’arte, tramite le immagini, i poster, gli scatti fotografici e la multimedialità, fa la sua parte.
“Contro la guerra – sguardi e immaginari” – un progetto di Emergency a cura di Cheap – Reggio Emilia, Palazzo dei Musei – dal 5 settembre 2025 al 26 ottobre 2025.
Immagine in evidenza/di copertina: Foto di Alessandra Book – Archivio Emergency