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Il giro del mondo con Woody Allen in quattro città

I film del regista americano tra Manhattan e l’Europa

New York, Barcellona, Parigi, Roma. Cosa potranno mai avere in comune quattro metropoli completamente distanti geograficamente e culturalmente tra loro? Quattro città, tante storie diverse, ma in comune l’attore e regista Woody Allen.

Rebecca Hall e Javier Bardem in “Vicky, Christina, Barcelona” – © Web

Molte sono le scene girate a New York in panorami mozzafiato negli iconici film come Manhattan del 1979, film di celebrazione della bellezza autentica di New York e delle infinite angolazioni di una città megalomane e complessa, Io e Annie del 1977 nell’esplorazione delle complicazioni relazionali e sentimentali analizzate nel proprio contesto quotidiano, La Rosa Purpurea del Cairo del 1985 gioca con gli elementi della realtà e della rappresentazione, resi evidenti in una relazione tra un personaggio di un film uscito letteralmente dal grande schermo e da una giovane donna americana, La maledizione dello scorpione di Giada del 2001 si trasforma in un mélange tra il genere della commedia e il giallo dal momento che, durante una serata, un uomo e una donna vengono ipnotizzati da un mago tramite uno scorpione di Giada e da due parole magiche per far avvenire l’incantesimo, lo stesso che condurrà i due protagonisti a compiere furti ed altri misteriosi avvenimenti che i due personaggi dovranno smascherare.

Per molti artisti durante i secoli, l’Europa è sempre stato il grande sogno ed anche un percorso obbligato per la formazione cinematografica, intellettuale, filosofica ed artistica. Woody Allen sceglie delle città non del tutto casuali per il suo tour cinematografico per l’Europa: il viaggio inizia con il film Vicky, Christina, Barcelona del 2008, ambientato nell’esotica Barcellona dove tra il Parque Güell, La Rambla, le stradine pittoresche oltre che negli infiniti polmoni verdi della medesima città avvengono intrecci amorosi complicati tra due amiche americane e un fascinoso artista spagnolo, ma d’altronde, quello che succede a Barcellona rimarrà segretamente custodito lì. Nel 2011 Woody Allen si sposta a Parigi, nella Ville de Lumière per girare Midnight in Paris: il regista americano, attraverso i propri occhi, vive la bellezza parigina in prima persona, incarnandosi nella figura dello sceneggiatore americano in viaggio a Parigi con la sua futura moglie e in cerca di ispirazione per il suo romanzo.

La sua avventura però inizia perdendosi tra le strade di Parigi, in una magica notte “alla Cenerentola” ovvero al rintocco della mezzanotte, in cui l’uomo moderno viene catapultato nei Roaring Twenties. Ed è nell’incontro con Ernest Hemingway, i coniugi Francis Scott e Zelda Fitzgerald, Pablo Picasso e lo stesso Salvador Dalì che lo scrittore americano si confronterà e avrà la fortuna di chiedere un parere sul suo romanzo a Gertrude Stein. Preso dal suo Mal di Secolo, l’uomo si renderà conto dell’impossibilità di vivere in un costante malessere temporale e allo stesso tempo non sarà succube della razionalità della compagna che poco comprende le sue idee e ambizioni. Sarà Parigi stessa a convincerlo a restare nella città dai mille fascini dove poter fare scrivere o fare una tipica passeggiata parigina sotto la pioggia. Il viaggio si conclude nella città eterna, Roma, nel cuore pulsante di una realtà romana nei suoi molteplici clichés col film To Rome with love del 2012. Nelle ambientazioni fin troppo turistiche di Roma avvengono tutti gli aggrovigliamenti relazionali in cui facilmente si riconosce la firma di Woody Allen. Certamente un’occasione mancata quella del regista americano, il quale ha riportato immagini di una città piena di luoghi comuni e di tante circostanze macchiettistiche.

Owen Wilson in “Midnight in Paris” – © Web

Le narrazioni delle infinite sfaccettature interpersonali e circostanziali a livello sentimentale e psicologico sfociano tutte inevitabile verso la commedia, ma il vero pretesto di Woody Allen è di rendere protagoniste le quattro città: New York, Barcellona, Parigi e Roma diventano eroine assolute dei film e non solo semplici scenari d’azione di tutti i personaggi. Ed è per questo che resta grande l’impresa itinerante di Woody Allen…ancora una volta un colpo di genio!

I film sopracitati

“Io e Annie” – regia di Woody Allen – 1977

“Manhattan” – regia di Woody Allen – 1979

“La rosa purpurea del Cairo” – regia di Woody Allen – 1985

“La maledizione dello scorpione di Giada” – regia di Woody Allen -2001

“Vicky, Christina, Barcelona” – regia di Woody Allen – 2008

“Midnight in Paris” – regia di Woody Allen – 2011

“To Rome with love” – regia di Woody Allen – 2012

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