Netflix presenta a Lucca l’attesissima seconda stagione di Squid Game.
La seconda giornata di Lucca Comics & Games 2024 ha visto svolgersi uno degli eventi più attesi di questa edizione: il creatore di Squid Game Hwang Dong-hyuk e gli attori Lee Jung-jae e Wi Ha-Jun hanno incontrato stampa e, in un panel successivo, pubblico per parlare per la prima volta dell’attesissima seconda stagione della serie prodotta da Netflix che nel 2021 ha colto alla sprovvista e conquistato il pubblico mondiale.
La familiare voce all’altoparlante, che abbiamo imparato a conoscere e temere nel corso della serie, annuncia l’imminente inizio dell’evento. Sul palcoscenico del Teatro del Giglio allestito a tema, le tre figure principali della serie hanno risposto alle domande del moderatore Emanuele Vietina e della stampa, rivelando informazioni sulla seconda stagione, in uscita il 26 dicembre su Netflix, e parlando dei temi al centro di questo grande successo.
La maggior parte delle domande finiscono per questa ragione rivolte a Hwang Dong-hyuk, scrittore e regista della serie, che con un po’ di imbarazzo ha involontariamente monopolizzato la conferenza stampa, consapevole di tutta l’attenzione ricevuta a discapito dei suoi due “compagni d’avventura” che condividevano il palco con lui.
Riflettendo sui significati della serie e la sua ricezione da parte del pubblico, Hwang ha definito il suo successo globale inaspettato e un’esperienza surreale. Ciò che desiderava fare attraverso di essa era mostrare come la società capitalista crei un divario enorme nella popolazione; mentre alcune persone grazie a essa si arricchiscono enormemente, allo stesso tempo uno strato di persone poverissime si va a creare nelle classi meno abbienti.
La Corea, dice, dopo la devastazione della guerra civile, si è ripresa molto velocemente, diventando nel giro di quarant’anni una potenza economica, ma a questo ha corrisposto l’emergere di una società capitalista anche nel loro paese, un tipo di struttura sociale molto fragile. La serie, aggiunge Lee Jung-jae, interprete del protagonista Seong Gi-hun, deve essere un’opportunità per le persone di riflettere sul tipo di società in cui viviamo e su come poter risolvere molte dei problemi che la affliggono per costruire un futuro migliore.
Squid Game mantiene comunque un tono comico in molte occasioni, ricorda il regista, caratteristica che ritiene importante quando si entra in temi così pessimistici.
Netflix ha anche realizzato un reality show basto sulla serie, danneggiando così apparentemente il suo messaggio anti-capitalista. Hwang afferma però lucidamente che nonostante voglia criticare il sistema capitalista, essa stessa ne è parte, essendo prodotta da una piattaforma di streaming digitale. Dunque è normale che Netflix la usi per creare nuovi prodotti finalizzati al guadagno economico, ma il regista non crede che ciò diluisca il messaggio della serie, ma che al contrario lo renda ancora più evidente.
Venendo a questioni più strettamente legate a una dimensione narrativa della serie e ai dettagli dell’imminente seconda stagione, Hwang ha finalmente rivelato la risposta all’interrogativo che tutti gli spettatori si sono posti, il significato dietro alla decisione del protagonista di tingersi i capelli di rosso nel finale della prima stagione.
La mera scelta cromatica è banalmente dovuta a un omaggio del regista al manga Slam Dunk, il suo favorito, ma la ragione alla base del cambiamento è quella di segnalare che dopo l’esperienza che ha attraversato, dopo tutto ciò a cui ha assistito e preso parte, il protagonista non è più una persona normale, è ormai irrevocabilmente diverso dagli altri, qualcosa su cui l’autore e l’attore che lo interpreta concordano pienamente. L’avventura della seconda stagione sarà un risveglio per Gi-hun, che rientrerà nel gioco con memore e consapevole della sua prima esperienza.
Nella seconda stagione il protagonista tornerà infatti sull’isola in cui si erano svolti i giochi e gli eventi della prima, dunque rivedremo posti familiari, afferma Hwang, ma ci saranno anche nuovi elementi, così come si rinnoveranno i giochi a cui i concorrenti dovranno prendere parte.
Per quanto riguarda il personaggio dell’agente di polizia Hwang Jun-ho, apparentemente morto nel penultimo episodio della prima stagione ma il cui ritorno è ormai confermato, il suo interprete Wi Ha-joon parla di come il suo percorso proseguirà nella ricerca delle risposte su cosa sia accaduto al fratello e sull’organizzazione dietro al suo cambiamento e alla misteriosa competizione.
Hwang Dong-hyuk rivela che nella seconda stagione ha fatto uso di due canzoni italiane per la colonna sonora, una delle quali sarà un’aria di Giacomo Puccini nel primo episodio (l’altra Con te partirò di Andrea Bocelli).
Infine le recentissime voci, non confermate ma sempre più insistenti, di un probabile spin-off americano di Squid Game diretto da niente meno che David Fincher vengono introdotte nella conversazione. Hwang afferma che se fosse veramente il caso, accoglierebbe di buon grado la notizia poiché amante del cinema di Fincher, anche se, sottolinea, la serie rimane la sua creatura.
Lucca Comics & Games 2024
Foto di copertina di ©Michele Mariani