Alla 77° Mostra del Cinema di Venezia, riceverà dalle mani del premio Oscar Cate Blanchet e del Direttore Alberto Barbera, il Leone D’Oro alla carriera, dopo aver conquistato nel 1992 la Coppa Volpi come migliore attrice protagonista per il film ”Edoardo II” nel ruolo della regina Isabella di Francia. Quarta Parete rende omaggio, nella “Galleria” dedicata alle grandi Donne del 1900 all’attrice britannica, figlia di un generale delle guardie scozzesi Sir John Swinton, compagna di classe e amica della Principessa Diana Spencer, laureata a Cambridge in scienze politiche, di carattere ribelle e anticonformista, iscritta al partito comunista e poi a quello socialista scozzese, Tilda Swinton “una bellezza tagliata con il rasoio”, tratti anglosassoni, affascinanti ed eleganti come un’indossatrice venuta dal futuro, occhi chiari, poco trucco, capelli corti su un viso penetrante, il tutto sorretto come un’armatura medioevale da una tecnica recitativa maturata alla Royal Shakespeare Company di Edimburgo. Tilda Swinton diventa una sorta di musa per il regista, scenografo e pittore Derek Jarman che la convince a lasciare il teatro per il cinema affidandogli ruoli in tutti i film che dirige dal 1985 al 1994, con film come “Caravaggio” nel ruolo della prostituta Lena a cui seguono capolavori come “Orlando”, tratto dall’omonimo romanzo di Virginia Woolf diretta dalla regista Sally Potter. “La recitazione della Swinton”, scrisse la critica “è semplicemente sorprendente per la naturalezza con cui assume il ruolo di Orlando, un personaggio che cambia sesso nel corso della narrazione”. Il successo del film la consacra quindi fra le grandi nuove star del cinema mondiale.
Nel 2007 riceve il plauso di pubblico e critica per l’interpretazione nel film “Michael Clayton”, conquistando anche il Premio Oscar come migliore attrice non protagonista. Fra i tanti film interpretati dalla Swinton ricordiamo “Cronache di Narnia”, ”Il leone, la strega e l’armadio”, ”Il curioso caso di Benjamin Button”, ”Gran Budapest Hotel”, ”Doctor Strange”. Fra i tanti lavori recita al fianco di Leonardo Di Caprio nel film di Danny Boyle “The Beach”, nel ruolo della fanatica leader di una comunità di hippy, nel 2001 affianca Tom Cruise e Penelope Cruz in “Vanilla Sky”, nel 2002 candidata ai prestigiosi “Golden Globe” per il film “I segreti del lago” e nel 2005 recita accanto a Keanu Reeves in “Constantine”, nel ruolo dell’arcangelo Gabriele ma è anche un avvocato lesbica in “Perversioni femminili” che ottiene un grande successo al “Sundance Film Festival” di Robert Redford. Non possiamo non citare ”Possible Worlds” diretto da Robert Lepage, un film ed un ruolo che sottolineò il Times, rifiuta qualunque filo narrativo tradizionale, confermando le grandi doti artistiche di Tilda Swinton. Nel 2013 riceve la nomination ad Hollywood degli “Indipendent Spirit Awards” per il film con Tom Hiddleston “Solo gli amanti sopravvivono”. Tilda Swinton ha recitato nel 2015 anche per il regista italo-americano Luca Guadagnino, che l’ha diretta nel ruolo di Marianne Lane nel film “A Bigger Splash”. Una carriera davvero notevole quella di Tilda Swinton e soprattutto variegata nei ruoli, nelle storie e nei generi; una volta dopo averla vista al Serpentine Gallery di Londra, prima e poi a Roma al museo Barracco, chiusa otto ore all’interno di una teca di vetro, apparentemente addormentata per una settimana in una performance che fece rumore intitolata “The Maybe”, ideata dall’artista Cornelia Parker, pensai che se il visionario Fellini l’avesse avuta a disposizione allora l’avrebbe avuta protagonista almeno in un paio di suoi capolavori. Ve la immaginate Tilda Swinton al fianco di Donald Sutherland in “Casanova” oppure in “Otto e mezzo” al fianco del futuribile Marcello Mastroianni.
Infatti al di là dei film e dei vari riconoscimenti (dimenticavo un David di Donatello nel 1993 per il film Orlando), al di là’ dicevo delle varie presidenze di Giurie in Festival importanti come Berlino, Cannes e la stessa Venezia, Tilda Swinton ha conquistato anche la sua vita privata e le sue libere opinioni. Madre di due splendidi gemelli avuti dalla sua lunga storia d’amore con il pittore scozzese John Byrne durata fino alla sua scomparsa nel 2003, nel 2008 Tilda ha fondato il festival cinematografico ”Ballerina Ballroom Cinema of Dreams” che si svolge tutti gli anni in una storica sala da ballo a Nairn nelle Highland scozzesi dove risiede, chi ci è andato una volta ci ritorna di sicuro. ”Il cinema “ ha detto Flaiano, “è grande d immortale perché trasforma i sogni in realtà’”, soprattutto aggiungo da vecchio sognatore, se a ballare un appassionato bolero con me in quella sala da ballo c’è’ Tilda Swinton.
* Critico cinematografico e letterario, giornalista, dal 1976 inviato speciale RAI (TG1, TG2, TG3, TG3 Regionale, Rete Uno, Rete Due, Rete Tre) per Cinema, Spettacolo, Costume