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Il declino della società moderna nella sua ordinaria follia

Il film “Eddington” di Ari Aster apre la Festa del Cinema di Roma

La frattura con il passato era già avvenuta con l’attentato alle Torri Gemelle in quel giorno di fuoco dell’11 settembre 2001, ma mai si avrebbe pensato che la vera incrinatura sarebbe successa con l’avvento della pandemia del Coronavirus nel 2020 che ha cambiato il pensiero oltre che la quotidianità del mondo contemporaneo.

Joaquin Phoenix e Pedro Pascal in Eddington” – © Web

Ari Aster, regista di Beau ha paura, Midsommar o Hereditaryi, porta al Festival di Cannes prima e alla Festa del Cinema di Roma oggi, alla sua inaugurazione, un quadro drammatico dell’America segnata dalla forte povertà e dalla numerosa presenza di homeless che regnano le strade americane, ombre che un tempo erano persone e che, con il declino delle politiche americane, hanno perso tutto e che ora sono costretti a vivere nel loro stesso delirio. Non mancano le numerose proteste dei Black Lives Matter, il movimento attivista internazionale nato dopo l’omicidio dell’afroamericano George Lloyd per mano della polizia americana che solleva proteste contro il sentimento di violenza e di razzismo messo in pratica dalle autorità locali.

Tutte queste tematiche avvengono nella tranquilla cittadina di Eddington, nel Nuovo Messico, dove quotidianamente non succede quasi nulla di eclatante. Lo sceriffo della cittadina, Joe Cross (interpretato da Joaquin Phoenix) insieme ai suoi vice Guy (Luke Grimes) e Michael (Michael Ward), gestiscono normalmente gli abitudinali piccoli crimini di provincia. La quiete viene drasticamente interrotta da un gruppo di giovani sostenitori dei Black Lives Matter e dalla difficile situazione che lo sceriffo Cross deve saper gestire. Cross, in contrasto con il sindaco di Eddington Ted García (Pedro Pascal), decide di candidarsi alle attuali elezioni come sindaco per sistemare l’ordine pubblico messo in subbuglio anche dall’attuale sindaco. Lo sceriffo Cross si descrive fin da subito come un uomo perbene ed altruista, in netto contrasto con le direttive autoritarie dettate dalla pandemia come l’obbligo indosso della mascherina nei luoghi pubblici anche per chi ha problemi respiratori come lui o per persone problematiche. Insomma, Cross sembra apparentemente l’unico uomo a condurre una filosofia pacifica data dal buon senso morale e civico. Ben presto, anche lo sceriffo sarà morso dalla corruzione e dalla sua ossessiva ricerca di farsi giustizia da solo, sfociando inevitabilmente nella violenza senza via d’uscita.

Quanto può l’uomo cadere facilmente nella trappola della violenza, pur essendo umili, semplici e di indole pacifica? E’ forse questo il messaggio che ha voluto trasmettere Arister? Nella caotica situazione del regista nel voler proporre tutte le tematiche attuali a tutti i costi, forse si è corso il rischio di sfociare in una forte confusione di temi e di narrazione. Perfino i grandi attori come Joaquin Phoenix, Pedro Pasqual (le cui apparizioni sono minime e quasi inesistenti) ed Emma Stone (che interpreta la moglie problematica di Cross) non vengono messi in risalto come anche le loro interpretazioni. La sensazione che si avverte è di una mancanza di approfondimento degli argomenti scelti e dello sviluppo dei personaggi durante la narrazione di tutte le situazioni proposte. Quello che si deduce è la presenza costante della violenza in ogni modo e dell’uso smodato che hanno tutti i personaggi nell’utilizzo delle armi, tema molto incandescente in America per le numerose stragi avvenute proprio con l’impiego improprio di armi vendute legalmente negli Stati Uniti.

Joaquin Phoenix e Pedro Pascal in “Eddington” – © Web

L’aggressività diventa il punto focale e la soluzione finale di ogni circostanza scenica avvenuta durante il film: il tentativo di Cross di sedare le manifestazioni dei giovani durante le proteste contro la polizia locale e le scene cruenti finali sono un chiaro esempio di come tutto diventa un grande sterminio di massa. L’incapacità comunicativa rimane l’emblema espresso dal film, dove ogni equivoco narrato sfocia inevitabilmente in violenza ed aggressività.

Il Festival del Cinema di Roma inizia da oggi con tutte le migliori intenzioni e con la volontà di lasciare ad ogni artista e regista la possibilità di poter lasciare il segno nella Storia del Cinema. Lasciamo dunque che questo avvenga, poiché il vero Giudice, come dice Molière, sarà il Pubblico nelle sale cinematografiche. Pertanto, lasciamo ai posteri l’ardua sentenza di esprimere le proprie emozioni nella visione di Eddington.

Eddington – Regia e Sceneggiatura Ari Aster – Con Joaquin Phoenix (Joe Cross), Pedro Pascal (Ted García), Luke Grimes (Guy), Deirdre O’Connell ( Dawn), Micheal Ward (Michael), Amélie Hoeferle (Sarah), Clifton Collins (Jr.Lodge), William Belleau (Butterfly Jiménez), Austin Butler (Vernon Jefferson Peak), Emma Stone (Louise Cross) – Fotografia Darius Khondji – Montaggio Lucian Johnston – Musiche     Bobby Krlić, Daniel Pemberton -Scenografia – Elliott Hostetter – Costumi Anna Terrazas – Produttore Ari Aster, Lars Knudsen – Produttore esecutivo Timo Argillander, Alejandro de León, Robert Dean, Harrison Huffman, Todd Lundbohm, Andrea Scarso – Casa di produzione A24, Square Peg – Distribuzione in italiano I Wonder Pictures – Dal 17 ottobre 2025 in Italia e presentato il 15 ottobre alla Festa del Cinema di Roma.

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