Verdone e i ragazzi del Cinema America inaugurano lo schermo di Monte Ciocci. Una serata speciale
È la fine di un giorno molto caldo, Carlo Verdone arriva puntuale, disponibile e gentile, il prato è pieno di persone con bambini e cani, l’entusiasmo dei ragazzi del Cinema America è tangibile e la loro vitalità allegramente contagiosa, il Cupolone, illuminato, fa da sfondo e davvero tutto sembra troppo perfetto per non essere un’inquadratura di un film.
Invece è il resoconto dell’inaugurazione di una nuova piazza che i ragazzi del Piccolo Cinema America, oggi Piccolo America, aggiungono alle due ormai storiche: Piazza San Cosimato e il Parco della Cervelletta.
Questo bellissimo palcoscenico naturale è il Parco di Monte Ciocci, ripida collina tra Balduina, Via Anastasio II e Via di Valle Aurelia, trasformato in parco lineare ciclopedonale nel 2014, fortemente voluto dal comitato di cittadini che si è battuto per realizzarlo.
Carlo Verdone inaugura la rassegna , presentando il film di Ettore Scola, Brutti, Sporchi e Cattivi, che proprio in questi luoghi è stato girato, quando il quartiere era ancora periferia, prima che i palazzinari degli anni 60 ne facessero il rifugio della media borghesia romana.
Verdone si siede e guarda con stupore il panorama, la Cupola di San Pietro sembra di toccarla, Roma si stende ai suoi piedi in una vista davvero suggestiva “confesso la mia ignoranza, da romano….non ero mai stato qui, non conoscevo questo posto”.
Una ragazza lo ferma per chiedergli un consiglio per lei che vuole lavorare nel cinema “la cultura è alla base, solo dopo arriva anche la cultura cinematografica. E qui ci vuole molto tempo, bisogna vedere molti film, per qualunque cosa tu voglia fare”. La ragazza abbraccia un’amica, sorridono insieme “ come sono emozionata!”.
Sul palco inevitabile parlare di neorealismo, di Scola e Nino Manfredi, delle periferie, e per Verdone è da qui che bisogna ripartire, bisogna riempirle di vita, librerie, punti di incontro, bar, ristoranti. Non dobbiamo cedere alla desolazione del deserto di quartieri dormitorio.
“Le periferie cambiano, Scola ci ha presentato la periferia con le baracche, Pasolini non ha mai raccontato le periferie in maniera comica ma drammatica e con molta poesia….. oggi arrivano i fratelli D’Innocenzo….attraverso questi registi vediamo l’evolversi della zona periferica”.
Lo sguardo di Scola è ironico e grottesco, a tratti drammatico perché intorno al degrado comincia a girare il dio denaro che renderà ancora più cinico e crudele il personaggio interpretato da Nino Manfredi.
Ben venga allora la cultura ed ogni iniziativa che coinvolga quanto più pubblico possibile, ben vengano i salvataggi dei luoghi dove ci si ritrova per vedere un film, magari di giovani registi che non trovano spazio nei circuiti più famosi. Questa è la linfa che mantiene viva la città e evita il degrado delle periferie.
Proprio quello che fanno i ragazzi del Cinema America che dal 2012 si battono per non chiudere sale cinematografiche, per non abbandonarle e renderle fruibili a tutti.
La serata continua con la visione del film di Scola “Brutti, sporchi e cattivi”, il prato è pieno di giovani che quel film non l’hanno visto e che si stupiscono di riconoscere luoghi oggi così diversi, come quel belvedere da dove si ammira Roma, bella come non mai.
Arriva anche la Sindaca Raggi, che si siede sul prato e applaude ai ragazzi del Cinema America e alle loro iniziative.
La rassegna continua nelle tre piazze e, complice forse anche l’inverno di lock down, sembra un piccolo miracolo poter stendere una coperta sul prato e godersi un bel film e sabato 3 luglio arriva Oliver Stone.
Programmazione su: https://ilcinemainpiazza.it/