Il viaggio salutare nelle canzoni scomode
È un piacevole appuntamento quello che fortunatamente si rinnova da tempo al Teatro Off Off e che quest’anno è dedicato alla storia del Cabaret.
Ad animarlo (nel vero senso del termine) è Pierfrancesco Poggi, versatile protagonista della scena italiana perlomeno dagli Anni Settanta.
Collaboratore di grandi autori dello spettacolo come Enrico Vaime e Franco Nebbia, protagonista premiato di pellicole come La cena di Ettore Scola, musicista e autore di jingles e sigle di trasmissioni radio e tv, in questo spettacolo si concede gradevolmente con chitarra e basso in una cavalcata tra le canzoni che fecero epoca. Un medley di citazioni cantate e suonate (dove si apprezzano le qualità di musicista e la sua instancabile verve interpretativa) apre lo spettacolo. Sul palco viene presto raggiunto alla tastiera da Lamberto Macchi, compositore di colonne sonore, tra cui il film Saremo felici (dove Poggi era pure nel cast). Dagli esordi del cabaret con il periodo napoletano dell’Ottocento, con la smorfia di A’ risa di Berardo Cantalamessa e le note malinconiche di Balocchi e profumi di Luciano Tajoli, passando per l’umorismo del periodo milanese con Giorgio Gaber per sfociare nelle canzoni di censura che con satira e ironia svelavano quelle che erano le tematiche più scomode e poco trattabili.
Per i grandi fan di Poggi presenti tra il pubblico, non sono mancati gli sketches che lo hanno reso noto nel genere come la bambina napoletana Patrizia, la costumista Olga e, a grande richiesta, il medley di canzoni con la cadenza filippina.
Particolarmente apprezzata la filiera delle canzoni di guerra e antimilitariste (Lili Marlene, La Guerra di Piero, il Disertore, San Lorenzo) e quelle ironiche del repertorio degli Squallor (Il Cornutone).
“Cabaret Story” con Pierfrancesco Poggi e Lamberto Macchi – Produzione La Bilancia – Foto Vitaliano Rocca. – Dal 12 al 14 Aprile all’ Off Off Theatre