Grazie Claudio: L’eredita del Giffoni Festival

55 anni di passione e innovazione, da una piccola cittadina ai palcoscenici internazionali, un viaggio intergenerazionale che continua a ispirare.

Il mondo del cinema e non solo rende omaggio a Claudio Gubitosi che ha annunciato la decisione di lasciare dopo 55 anni la direzione artistica del Festival del cinema dei ragazzi di Giffoni Valle Piana a conclusione della prossima edizione, la numero 55 che si terrà  dal 17 al 26 luglio prossimi.

Claudio Gubitosi passa le redini del Festival a suo figlio Jacopo Gubitosi, già Direttore Generale dell’evento. Nato nel 1971, il Festival si è affermato nel corso degli anni come un vero e proprio punto di riferimento, acclamato a livello internazionale: dal Brasile all’Argentina, dal Canada fino a Europa, Asia e persino Hollywood. Rimane celebre l’affermazione del grande regista François Truffaut: “Se non c’era, bisognava inventarlo“.

L’ultima edizione firmata da Gubitosi sarà  seguita da una giuria di seimila giovani dai 3 ai 19 anni  provenienti da trenta paesi e  avrà come tema “Diventare umani” e ancora una volta fra film in concorso, incontri, master class, concerti e  anteprime e sarà il punto di riferimento di una straordinaria avventura visitata da scrittori, saggisti, politici, storici e star da Meryl Streep a Robert De Niro da Ennio Morricone a Bud Spencer e Terence Hill, da Nicolas Cage ad Alberto Sordi, da Renzo Arbore a Roman Polansky, da Oliver Stone a Richard Gere  e da Tornatore a Sorrentino e Garrone.

Claudio Gubitosi conserverà un ruolo importante nel settore produttivo internazionale a garanzia di continuità che ruota intorno al Giff, capace di produrre oltre 500 eventi in 35 nazioni e generare un impatto economico di 850 milioni di euro.

«La soddisfazione più grande è quella di essere riuscito a realizzare un sogno trasformando una piccola cittadina ai piedi dei monti Picentini, in una cittadella del cinema dedicata ai giovani capace di 8 moderne sale di proiezioni, uffici produzione, museo, e un’area di migliaia di posti di un Festival che per importanza si colloca oggi al settimo posto fra i grandi eventi internazionali dopo la Mostra del cinema di Venezia, il Festival di Cannes, la Berlinale,  il Sundance di Redford  nato nel 1978 e il Tribeca di New York di Robert De Niro nato nel 2002».

Oggi il Giffoni Festival è motivo di orgoglio anche per il Sud e, come ha sottolineato Gubitosi in un’intervista approfondita a Generoso Picone de Il Mattino, la sua soddisfazione più grande risiede nel fatto che, in 55 anni di attività, il Festival si è trasformato in una straordinaria opportunità intergenerazionale. Per numerosi giovani, infatti, il Giffoni è molto più di un semplice evento: è un prezioso compagno di viaggio, una guida che accompagna e arricchisce il percorso della loro vita, aggiungendo: «Si sta per chiudere un ciclo ed è impossibile non fermarsi a riflettere. Non sarà solo un momento di passaggio, sarà un confine tra ciò che è stato e ciò che verrà».

Augurando a Claudio Gubitosi un lungo e proficuo cammino fatto di lavoro e successi, siamo certi che il Giffoni Festival continuerà a crescere, come ha sempre fatto, pensando a quei ragazzi del ’71 ma anche alle generazioni che si sono succedute e che sono cresciute all’ombra del Giffoni e che hanno contribuito a renderlo grande. Da vecchio cronista e testimone della prima ora di quel cambiamento epocale che ha reso celebre questa perla nel cuore del Parco Regionale dei Monti Picentini in tutto il mondo, non mi resta che aggiungere semplicemente, Grazie, Claudio!