Gisèle Vienne e il tempo lento delle interazioni umane. Successo a Roma con “L’Etang” e “Crowd”

Gisèle Vienne ancora una volta incanta, scuote, stupisce. Ha ripagato appieno la grande attesa del pubblico di Roma per gli spettacoli-evento inseriti a settembre nel cartellone della rassegna Short Theatre.
Con “L’ Etang” e “Crowd” l’artista franco-austriaca ha bussato la porta delle relazioni umane, approfondendo i sottili equilibri emotivi e di forza che regolano oggigiorno le delicate, precarie interazioni fra individui. Giovani e adulti, alle prese con la miriade di sfumature della società attuale. Tempi frenetici che poco spazio lasciano ai tempi variabili che impiegano le vibrazioni dell’io fisico e interiore.
Per questo motivo, Gisèle Vienne, nella sua direzione, rallenta il ritmo di scena, una trovata cinematografica che riesce nell’obiettivo di amplificare, dilatare gli stati d’animo e il portato delle azioni.


I temi portati all’attenzione sono quanto più attuali: l’oppressione e l’ambiguità delle convenzioni familiari, la comunicazione e incomunicabilità tra generazioni, il desiderio della carne, la perversione e i fantasmi della mente, la libera esplosione delle pulsioni giovanili, le carenze di affetto e le disperate grida d’aiuto che ne seguono. Inquietudine di un mondo forse a fine corsa, ma forse ancora con qualche spiraglio di speranza.

Diversi gli scenari: i candidi e asettici interni allestiti a Teatro Vascello, per l’Etang – riscrittura di un testo giovanile di Robert Walser – diventano rifiuti sparsi e un campo di terra battuta per il Rave Party ospitato a Teatro Argentina. Musica techno, plastica e movenze plastiche, tutto pare finto e pure vero, persino le bambole tanto care a Gisèle Vienne che aprono la narrazione de l’Etang. Paiono inespressive o espressive come gli umani odierni, a seconda del punto di vista dello spettatore.


Straordinario l’allestimento luci, di impronta caravaggesca in The Crowd e spinta all’estremo dei bianchi e delle tonalità fluorescenti in un Vascello che si fa claustrofobico. Adèle Haenel e Henrietta Wallberg sono interpreti di straordinaria intensità e al contempo delicatezza, Wallberg ritorna in veste di raver insieme a Lucas BassereauPhilip BerlinMarine ChesnaisSylvain DecloitreSophie DemeyerVincent DupuyRehin HollantNachTheo LiveseyMaya MasseKatia PetrowickLinn RagnarssonJonathan SchatzTyra Wigg per un Crowd che racconta, a ritmo lento, tutto quel che succede ma non si nota durante una festa.