Scongiurato il pericolo dei mancati finanziamenti regionali, finalmente al via la nuova edizione del Festival del Cinema dei ragazzi all’insegna della pace.
Dedicato ai ragazzi di tutto il mondo, venerdì 19 luglio si è inaugurata a Giffoni Valle Piana in provincia di Salerno alle spalle della costiera amalfitana, la 54° edizione il Festival del cinema ideato e diretto da Claudio Gubitosi. La rassegna italiana conosciuta alla pari della Mostra del cinema di Venezia in tutto il mondo che nonostante i tagli è riuscita a conservare la sua spettacolare identità confermata in oltre mezzo secolo da star del calibro di Marcello Mastroianni, Robert De Niro, Nicolas Cage, Richard Gere, Oliver Stone e Meryl Streep, rapiti come il regista della Nouvelle vague François Truffaut, dalla vetrina internazionale che quest’anno proporrà sugli schermi dell’avveniristica cittadella del cinema oltre cento film in concorso nelle varie sezioni su una preselezione di cinquemila titoli. Celebre la sua dichiarazione datata 1982: «Di tutti i festival del cinema quello di Giffoni è il più necessario».
Con il sindaco di Giffoni Antonio Giuliano e quelli del territorio, il Direttore Gubitosi, il presidente Rinaldi hanno dato il benvenuto al Governatore della Campania Vincenzo De Luca che ha inaugurato il Festival dichiarando che sarebbe stato un delitto interrompere un evento come quello di Giffoni che da 54 anni parla ai giovani attraverso il cinema di solidarietà, di amicizia e soprattutto parla di futuro e di speranza per cui abbiamo ancora una volta garantito come Regione questo evento oggi come lo faremo in futuro. Fra le anteprime la seconda stagione della serie Tutto chiede salvezza di Francesco Bruni tratto dal romanzo di Daniele Mencarelli e L’ultima settimana di settembre di Gianni Blasi con Diego Abatantuono che racconta la storia di un anziano scrittore rimasto vedovo e stanco della vita al termine di una carriera che ritroverà la voglia di vivere grazie al nipote quindicenne rimasto orfano. Un’avventura on the road, piena di deviazioni e ripensamenti, vecchi amori e nuove gioie, un viaggio che trasforma, fa riflettere sulle scelte e mostra la forza dei legami umani.
Il film è tratto dal romanzo di Lorenzo Licalzi e con Abbatantuono per la prima volta sullo schermo anche il giovane Biagio Venditti. Un’edizione questa del Giffoni che riflette anche su discriminazioni e guerre dove non mancheranno le anteprime per i 5000 giurati dai 3 ai 18 anni provenienti da 33 paesi come il capolavoro d’animazione Ozi – La voce della foresta, prodotto da Leonardo Di Caprio e diretto da Tim Harder, ambientato nella foresta pluviale che racconta la storia di una giovane orangotango in fuga dal suo habitat naturale distrutto dall’uomo. Il film ha dichiarato Di Caprio, noto anche per il suo impegno a favore dell’attività di sensibilizzazione e raccolta fondi per la salvaguardia della flora e della fauna, è un vero e proprio grido di dolore ma anche di speranza a lottare per un mondo migliore e un futuro più sostenibile.
Come il bel film dell’indiano Gautam Ghose interpretato da Marco Leonardi dal titolo Parikrama, la storia di Lala coprodotto da Rai Cinema che racconta la storia di un regista italiano alle prese con un film incentrato sui problemi ambientali lungo il fiume Narmada in India, ma è soprattutto la storia di Lala, un ragazzo prodigio fuggito da casa per garantire dignità alla terra e alla sua famiglia di contadini sfollati. «Durante le riprese – ci ha detto Marco Leonardi sul fiume Narmada – spettacolo di naturale purezza e purtroppo anche di degrado mi sono commosso con tutta la troupe fino alle lacrime a vedere l’inquinamento di un fiume che è fonte di vita e sopravvivenza». E ad accogliere i piccoli giurati con un collegamento in diretta anche Paolo Sorrentino che ha presentato il suo ultimo film Partenope, già in concorso al Festival di Cannes dal 24 ottobre nelle sale italiane. Un film che parla d’amore, di speranza e di vita come la protagonista interpretata dal Celeste Dalla Porta, mentre per le stradine e le piazze di Giffoni illuminate a festa esplode per la gioia di grandi e piccini le performance degli artisti della street art provenienti con i loro colorati costumi da tutto Il mondo per sognare un mondo di pace e serenità con l’obiettivo che ogni partecipante, indipendentemente dall’età o dalla provenienza, possa immergersi in un’atmosfera di pura magia e connessione umana. Con loro anche il coro dei piccoli dell’Antoniano di Bologna, piccoli eroi dello Zecchino d’oro.
Foto di copertina: Il direttore Claudio Gubitosi