Giffoni accoglie la bellezza di Giovanna Mezzogiorno e l’emozione di Leonardo Bonucci

La figlia del grande Vittorio ha presentato il suo libro dedicato al cinema. Spazio anche alle tematiche sul bullismo e sugli affetti piu profondi, aspettando i vip!

Salutato il premio Oscar Paolo Sorrentino e in attesa di Alessandro Borghi, Gabriele Muccino, Valeria Golino e Jonathan Wang (premio Oscar 2023 per Everything Everywhere All At Once), alla 54° edizione del Festival del cinema dei ragazzi di Giffoni è arrivata Giovanna Mezzogiorno.

Gioanna Mezzogiorno

Già Globo d’oro per la regia di Unfitting (Inadeguato), presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2023, pungente denuncia contro il body shaming e la violenza psicologica subita spesso dalle attrici costrette in un mondo fatto di modelli standardizzati di bellezza a cui doversi conformare e non per il talento. Basato sulle personali esperienze vissute in prima persona dall’attrice, Giovanna Mezzogiorno per questo suo primo libro ha vinto il prestigioso premio Flajano  a Giffoni è venuta a presentare il suo libro Ti racconto il mio cinema.  Un viaggio inedito e sorprendente dietro la macchina da presa della protagonista di film come Napoli velata  e La finestra di fronte di Ferzan OzpetekVincere di Marco BellocchioLa bestia nel cuore di Cristina ComenciniL’ultimo bacio di  Gabriele Muccino  che le ha consegnato fama e popolarità e che ha costituito per lei il definitivo trampolino di lancio di una tra le attrici più amate dal pubblico che ha “patito” nel recente passato,  l’allontanamento dalle scene a causa del suo cambiamento estetico.

«Il cinema – ha detto Giovanna Mezzogiorno – è da sempre un magico portale, una finestra aperta su storie, mondi e personaggi inesplorati anche se spesso ispirati alla realtà che attraverso il cinema si fonde con la fantasia». Un libro che corre veloce svelando segreti e meccanismi raccontati da una bravissima protagonista, figlia di un grande del teatro e dello schermo come Vittorio Mezzogiorno. Un libro alla scoperta dei segreti nascosti dietro la macchina da presa mai svelati al pubblico e che rivela un mondo fatto di maestranze di grande professionalità che staziona in silenzio dietro quell’obiettivo, veri artefici nel riuscire a materializzare un sogno tradotto in immagini per lo schermo.  Ti racconto il mio cinema è un viaggio personale che svela come nasce un film, dalla scrittura, alla scelta del regista e degli attori, fino alle riprese in interni ed esterni, la sincronizzazione, il montaggio. Impegno artistico, curiosità, contrasti ed emozioni vissute in prima persona con registi e attori famosi.

Fra le sorprese del Giff l’animazione la fa da padrone. Così dopo la curiosità per Ozi il capolavoro prodotto da Leonardo Di Caprio è la volta del lungometraggio animato Linda e il pollo scritto e diretto da Chiara Malta e Sébastien Laudenbach, già premiato ai Cesar (l’Oscar europeo) e anche al Torino Film Festival dal 15 settembre nelle sale italiane. Linda e il pollo fra ironia e saggezza è una metafora sugli affetti dove Linda, la protagonista, ritrova attraverso la cucina e la ricetta con cui la mamma le preparava il pollo, il calore e l’affetto perduto di un tempo. Un bel film che parla al cuore e dell’importanza della memoria della nostra infanzia. Un’opera poetica e pop.

I giurati più grandicelli invece vedranno le prime puntate della nuova serie di Mare fuori e nella grande Sala Truffaut, Il ragazzo dai pantaloni rosa di Margherita Ferri con Claudia Pandolfi, Samuele Carrino, Sara Ciocca e Teresa Manes. Sceneggiato da Roberto Proia, il film è ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo. L’incidente scatenante fu l’aver voluto indossare dei pantaloni rossi, regalo della madre, che a causa di un lavaggio sbagliato erano diventati rosa. 

Claudia Pandoli in una scena de Il ragazzo dai pantaloni rosa

A riportare i ragazzi grandi e piccoli alla spensieratezza invece ci ha pensato Leonardo Bonucci, ex difensore della Juventus e della Nazionale che insieme al direttore artistico Claudio Gubitosi ha inaugurato l’enorme spazio in piazza dedicato allo sport. Nell’avveniristica arena sport e salute Bonucci ha dichiarato di essere stato rapito dall’energia e dalla potenza dei giovani di Giffoni e che non esiste al mondo un carburante miglior come guardare negli occhi di un bambino la curiosità verso un’iniziativa legata allo sport. «È stata l’emozione più bella della mia vita di sportivo», ha concluso.

Teatro Roma
Flaminia Zacchilli

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