Dai clown di strada alle opere in ceramica di Raimondi, passando per Paolo Sorrentino e le nuove produzioni italiane: il Giffoni Film Festival si conferma un’esplosione di talento, emozione e futuro.
Artisti di strada, giocolieri, trampolieri e saltimbanchi vestiti da clown animano le vie di Giffoni, mentre le giurie composte da 5000 giovani di tutte le età votano i film preferiti tra i 99 selezionati per la 55ª edizione del Giffoni Film Festival, nella deliziosa cittadina ai piedi dei Monti Picentini, immersa in un oceano verde di noccioleti.

Le ceramiche di Francesco Raimondi
A poche ore dalla chiusura della kermesse cinematografica più “utile” del mondo, Giffoni continua a fiorire di iniziative che riempiono strade e piazze di creatività e meraviglia. Non solo cinema, quindi, ma un’esplosione di arte e fantasia, con decine di appuntamenti e curiosità, come le straordinarie opere in ceramica diFrancesco Raimondi. L’artista, conosciuto per i suoi eleganti e colorati ritratti in ceramica vietrese di star del cinema come Meryl Streep, Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni, Robert De Niro, Sergio Leone, Alberto Sordi, Françoise Truffaut e tanti altri, ha conquistato anche musei internazionali, dalla Cina all’Inghilterra, dove è stato premiato dalla Regina Elisabetta, e in Italia dal Presidente Mattarella.
Le sue opere, realizzate nel laboratorio “L’Archetto”, fondono la tradizione ceramica di Vietri con elementi innovativi, rendendo omaggio alla storia e alla contemporaneità.
A Giffoni esplode anche “la grande bellezza” con la presenza di Paolo Sorrentino, che non ha rivelato dettagli su La Grazia, il film che inaugurerà la Mostra del Cinema di Venezia il 27 agosto ma ha riflettuto sul tema dello slogan del Festival: “ritrovare l’umanità”. Davanti ai giovani della Sala Truffaut, ha parlato della libertà creativa come fonte di vita:
«Da giovane mi interessava il passato, ora il futuro. Mio e dei miei personaggi. La grande risorsa di Napoli, che ho raccontato sia in “È stata la mano di Dio” sia in “Parthenope“, è la capacità di cambiare restando fedele a sé stessa. Il mio cinema invece vive d’istinto: supero i blocchi creativi facendo finta di sapere cosa sto facendo». Quando i ragazzi, avvisati di non fare domande sul nuovo film, hanno mostrato curiosità, Sorrentino ha sorriso come un bambino dispettoso: «Se ci fosse qui il mio maestro Antonio Capuano, vi direbbe di fare la vera domanda che volete fare». E a chi gli ha chiesto se vorrebbe girare un film con Robert De Niro, ha risposto: «Sì, ma non fra troppi anni: ha già ottant’anni, ed è il più grande attore vivente».
Il Festival oggi propone anche un confronto tutto italiano tra gli attori Luca Marinelli e Neri Marcorè. Marinelli presenta Paternal, opera diretta da Alissa Young, sua moglie: un viaggio emozionante di una quindicenne tedesca verso la Riviera Romagnola per incontrare il padre biologico mai conosciuto.
Neri Marcorè invece è protagonista con la serie d’animazione Rai Anselmo Wannabe, diretta da Massimo Ottoni. La serie, dedicata ai bambini dai 6 ai 9 anni, racconta mestieri dimenticati in modo curioso e divertente. Marcorè presta l’unica voce parlante del film: «Ogni lavoro, se svolto con impegno e passione, può essere il più bello del mondo», ha dichiarato il regista.

Anselmo Wannabe
Tra gli ultimi film presentati, i più grandi sono rimasti affascinati dal cartoon Gran Prix of Europe di Waldemar Fast, realizzato per celebrare il 50° anniversario del Gran Premio d’Europa. Protagonista è Edda, una vivace topolina che sogna di diventare pilota di Formula 1. Lewis Hamilton è avvisato!