La 55ª edizione del Festival celebra il coraggio dell’identità, l’ascolto delle nuove generazioni e il potere del cinema con anteprime speciali
“Diventare umani“. È questo l’invito scelto come filo conduttore della 55ª edizione del Giffoni Film Festival, ideato da Claudio Gubitosi e oggi diretto dal figlio Jacopo. Il Festival si terrà dal 17 al 26 luglio nella splendida cittadina di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno, a pochi chilometri dalla Costiera Amalfitana, ed è dedicato a oltre cinquemila giovani giurati provenienti da 30 Paesi del mondo.
«Diventare umani» – ha spiegato il direttore creativo Luca Apolito, autore anche del suggestivo poster di questa edizione, «non è solo un gesto intimo, ma anche un atto di appartenenza, come l’orgoglio di vivere un’esperienza unica al mondo». Un concetto ben espresso dal grande regista François Truffaut che disse: «Se Giffoni non esistesse, bisognerebbe inventarlo».
Questa 55ª edizione si svolgerà nella moderna Cittadella del Cinema della Multimedia Valley e promette di essere all’altezza della sua fama, riconosciuta sia in Italia sia all’estero. Su licenza di Giffoni, il Festival viene infatti replicato in cinque Paesi, tra cui Brasile e naturalmente Hollywood.
L’apertura, il 17 luglio, sarà ricca di emozioni, cinema e ospiti d’eccezione. In programma l’anteprima nazionale di Unicorni, nuovo film di Michela Andreozzi, e Bebe Vio Grandis, scelto per inaugurare anche la nuova arena dello sport. Tra i protagonisti della serata inaugurale, la campionessa paralimpica Bebe Vio, simbolo di forza e resilienza, che incontrerà i giovani partecipanti. A concludere l’evento, il concerto di Nek, tra i volti più amati della musica italiana.
Unicorni racconta con sensibilità e ironia le difficoltà dell’essere genitori oggi. Protagonisti Edoardo Pesce, Valentina Lodovini, il giovane Daniele Scardini, insieme a Donatella Finocchiaro e Lino Musella, straordinario interprete teatrale. Con loro anche Thony e Paola Tiziana Cruciani. Il film segue le vicende di una famiglia apparentemente progressista, messa alla prova da un figlio che, con la sua libertà d’espressione, costringe i genitori a fare i conti con dubbi, paure e pregiudizi.
Con questa opera, Michela Andreozzi torna dietro la macchina da presa dopo Pensati sexy e il cortometraggio 100 anni di bellezza.
Il percorso di Giffoni, fatto di film, masterclass, musica, ascolto ed emozione, si conferma anche quest’anno un’occasione unica per creare connessioni, alimentare il confronto e costruire il futuro attraverso lo sguardo potente, fragile e necessario delle nuove generazioni.