George Hoyningen-Huene: la bellezza classica incontra l’avanguardia nella fotografia di moda

Palazzo Reale si trasforma in un palcoscenico per il lavoro del più grande pioniere della fotografia di moda, portatore di un’assoluta armonia e di una eleganza senza tempo.

Dal 21 gennaio al 18 maggio 2025, le sale di Palazzo Reale a Milano ospitano con la mostra “Glamour e Avanguardia” la prima personale in Italia dedicata al fotografo George Hoyningen-Huene. Realizzata in collaborazione con gli Archivi George Hoyningen-Huene di Stoccolma, l’esposizione comprende 110 opere, tra fotografie e materiali d’archivio. L’atmosfera che avvolge la città di Milano, capitale italiana della moda, si sposa perfettamente con il senso di questa esposizione, curata da Susanna Brown, scrittrice e curatrice specializzata in fotografia, moda e ritrattistica.

George Hoyningen-Huene, Lisa Fonssagrives-Penn, Paris 1938. © George Hoyningen-Huene Estate Archives
 Lisa Fonssagrives-Penn, Paris 1938

Il percorso espositivo affascina e cattura l’attenzione dello spettatore attraverso gli immaginari fotografici creati per celebrare la moda degli anni Venti e Trenta. Huene nacque a San Pietroburgo, a causa delle sue origini aristocratiche la sua famiglia fu costretta a lasciare il paese durante la rivoluzione bolscevica. Il trasferimento a Parigi e gli esordi presso la casa editrice Vogue segnarono l’inizio della sua carriera. La vivacità artistica della capitale francese negli anni 20’ permise a Huene di entrare in contatto con numerose figure protagoniste dei movimenti artistici d’avanguardia dell’epoca, tra cui Man Ray e Salvador Dalì e Christian Bérard. L’incontro tra la memoria dell’arte rinascimentale presente nelle case nobiliari di San Pietroburgo e l’avanguardia emergente dei caffè parigini plasmò le composizioni di Huene, creando una sintesi di estrema eleganza che fuse lo stile neoclassico con le presenze oniriche tipiche del surrealismo.

Tra le luci e i fumi della Parigi della Belle Époque, Huene ebbe l’occasione di ritrarre alcune delle figure emergenti del panorama artistico e musicale, dai danzatori dei Balletti Russi come Serge Lifar alle figure che rappresentavano la nascente popolarità del jazz. Da questi ritratti si evince una ricerca della bellezza palpabile: Huene combinava un’indagine psicologica con una ricerca formale per estrapolare un’idea quasi tangibile di bellezza. La sua ricerca della bellezza si concentrava anche sulla prestanza fisica e sulla rappresentazione di corpi ideali. In quegli anni a Parigi, l’attenzione per la salute e il fitness si faceva strada tra le élite cittadine e Huene fu coinvolto nel tentativo di catturare la bellezza ideale della prestanza fisica. Il percorso dedica una sezione alla passione per la fisicità idealizzata di Huene, che trovava nella statuaria antica il modello di ispirazione per i suoi scatti.

La passione per l’arte classica lo portò, in questo periodo, a includere le figure maschili nei suoi scatti, una grande innovazione per Vogue. Attraverso la sua arte, Huene mostrò fin da subito un’apertura verso una maggiore inclusività di genere: le figure androgine ritratte e la ricerca della bellezza oltre ogni confine lo resero, all’epoca, rappresentante di una visione progressista e inclusiva. All’interno di questa sezione è esposta una delle opere più iconiche dell’autore, Divers, Swimwear by A.Y. Izod, che illustra l’importanza dell’eleganza della composizione e dell’indagine della luce che si infrange sui corpi dei modelli.

Spinto dalla necessità di abbandonare il grande studio e i ritmi incessanti di una metropoli, Huene intraprese, negli anni Trenta, dei viaggi attraverso l’Africa, che lo rimisero in contatto con la bellezza naturale. Il suo spirito di ricerca della bellezza si esprime in questi scatti in maniera più spontanea e vivida.

Negli anni Trenta, gli studi di Vogue ospitavano abiti che risentivano di uno stile ispirato all’antico, con modelle che indossavano vesti drappeggiate di tonalità alabastro. Figure come Germaine Émilie Krebs ed Elsa Schiaparelli offrirono a Huene l’opportunità di celebrare l’apice della sua produzione artistica. Negli studi di Vogue, le atmosfere evocate dal grande fotografo erano intrise di una composizione e di un uso della luce che quasi scolpivano le figure delle modelle, elevando ogni elemento e armonizzandolo in un’atmosfera ideale e senza tempo. L’antico, come musa ispiratrice sempre presente nel lavoro di Huene, si insinuava in ogni aspetto dell’immagine fotografica, conferendo una simmetria e un equilibrio ineguagliabili fino ad allora.

Il ruolo dei modelli all’interno delle fotografie di moda non era ancora ben definito in quegli anni, il lavoro di Huene riguardò anche il rapporto con queste figure professionali nascenti. I corpi dell’uomo e della donna erano valorizzati al massimo: il modello femminile era liberato da pose rigide e innaturali, cercando di creare nelle modelle una consapevolezza di sé che trasmettesse un’idea di libertà e indipendenza; il modello maschile, invece, era preso ad esempio di una forte qualità scultorea e quindi visto come rappresentante dell’unione tra il classico e il moderno. L’opera Classic Greek Statue rappresenta appieno la volontà di ricerca della bellezza ideale classica nel corpo maschile.

Dalla seconda metà degli anni Trenta, Huene trascorse lunghi periodi in America, tra Hollywood e New York, dove entrò in contatto con uno stile e una cultura molto diversi rispetto a Parigi. Tra le colline californiane, la sua professione di fotografo si svolse parallelamente al ruolo di coordinatore del colore nell’industria cinematografica. Dal 1954 al 1963, Huene si dedicò esclusivamente a quest’ultima professione, trovando una mancanza di stimoli e innovazione nella moda del secondo dopoguerra. In questo periodo, ebbe però l’occasione di fotografare e coltivare numerosi rapporti personali con i divi di Hollywood, che troviamo ritratti in quest’ultima sezione del percorso espositivo.

George Hoyningen-Huene | Vionnet Pajamas 2, Paris (Miss Sonia) (1931) |  Available for Sale | Artsy
Vionnet Pajamas 2, Paris (Miss Sonia), 1931

Il mezzo fotografico, nel suo percorso di affermazione come mezzo artistico autonomo, ha avuto i suoi rappresentanti, capaci di liberarlo dallo status di mero mezzo comunicativo. Huene, in un periodo in cui la fotografia stava raggiungendo questo obiettivo, fu in grado di elevare lo status della fotografia di moda a pura espressione artistica, creando un linguaggio universale.

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George Hoyningen-Huene Glamour e Avanguardia a cura di Susanna Brown – Palazzo Reale di Milano dal 21 gennaio al 18 maggio 2025

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