“Faccia a faccia co ‘O Signore”, un racconto tra vita e morte, tra immaginazione e realtà

La rassegna Primo Palcoscenico al Teatrosophia di Roma, giunge quasi al termine del suo percorso, continuando a presentare giovani talenti nel mondo del teatro.

La rassegna Primo Palcoscenico si conferma una preziosa vetrina per giovani talenti, e lo spettacolo Faccia a Faccia co ‘O Signore ne è stata una testimonianza significativa. Il giovane attore, Giammaria Capece, accompagnato dal pianista Lorenzo Annarumma, che ha suonato dal vivo sul palco, ha avuto il coraggio di affrontare un tema tanto universale quanto complesso: la morte.

Gianmaria Capece

Il viaggio proposto è stato un omaggio alla grande tradizione napoletana, guidato da letture sceniche di testi memorabili. L’opera ’A livella di Totò ha aperto la performance, seguita da brani di Eduardo De Filippo, Massimo Troisi e altri interpreti. Attraverso questi racconti, l’attore ha trasportato il pubblico in un mondo di riflessione e immaginazione, facendo rivivere con intensità visiva e interpretativa le immagini evocate dai testi, le cui scelte sono risultate il vero punto di forza dello spettacolo. Un momento particolarmente intenso è stato l’ultimo racconto, che ha orientato la narrazione verso una riflessione sociale: un uomo muore dopo essere stato colpito da un colpo di pistola per aver rubato. Il racconto diventa una sorta di denuncia sociale, esplorando la domanda universale di cosa accada oltre la vita e chi meriti davvero il Paradiso. L’uomo chiede l’intercessione di san Giuseppe, sperando in una possibilità di ingresso al Paradiso.

Dopo varie vicissitudini e riflessioni, viene accolto senza timore, poiché in Paradiso tutti hanno tutto e non vi è motivo di dubitare dell’uomo. Questa riflessione sulla redenzione e sull’uguaglianza ha aggiunto una nuova e potente dimensione alla performance, mostrando come la morte non faccia distinzione tra le azioni terrene e i sogni di giustizia. Mentre qualche volte nella vita, può capitare che per disuguaglianze sociali ci si trovi a sopravvivere come meglio si può, anche rubando, pur desiderando un’occasione di vita migliore. Con coraggio e rispetto, l’attore ha saputo restituire la profondità di temi complessi, come la parità nella morte e la ricerca di un senso oltre la vita. L’uso del dialetto napoletano, poetico e vibrante, ha amplificato il senso di autenticità e appartenenza culturale.

Sul piano espressivo, il giovane interprete ha dimostrato talento: la sua voce era chiara e coinvolgente, le espressioni calibrate e la gestualità efficace. Tuttavia, alcune aree della rappresentazione risultano ancora migliorabili. La gestione dello spazio scenico, ad esempio, non ha sempre sfruttato al massimo il potenziale del palco, e il coordinamento con il pianoforte, pur suggestivo durante la performance, è apparso talvolta disomogeneo rispetto ai tempi narrativi. Nel complesso, Faccia a faccia co ‘O Signore è stato un interessante viaggio nell’immaginazione di una vita oltre la morte, un tema che spaventa perché sconosciuto, ma che in questa occasione è stato affrontato con sensibilità. Il talento del giovane attore è evidente, e con una maggiore cura nel coordinamento tra i vari elementi scenici, potrebbe raggiungere risultati ancora più alti. 

Gianmaria Capece

Un ringraziamento alla rassegna Primo Palcoscenico, giunta quasi al termine, per la possibilità di dare ai giovani attori, un’occasione importante di confronto e crescita artistica. Un’opportunità che darà loro slancio ed esperienza pratica, necessaria per proseguire una strada tanto difficile quanto gratificante. 

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Faccia a faccia co ‘O Signore – lettura e interpretazione di Gianmaria Capece – Musiche Lorenzo Annarumma – Regia Giammaria Capece. Rassegna Primo Palcoscenico – Teatrosophia 7 dicembre 2024