14 Novembre @ 21:00 – 16 Novembre @ 16:30 CET
Dopo il successo dei suoi precedenti lavori, Oscar De Summa torna al TeatroBasilica con Rette parallele sono l’amore e la morte, un intenso viaggio teatrale che intreccia la riflessione esistenziale e l’indagine poetica in una narrazione lucida, intima e attraversata da ironia e dolore.
Con la consueta maestria nel coniugare autobiografia, racconto civile e invenzione drammaturgica, De Summa esplora i territori della perdita, del desiderio e dell’incontro, interrogando la linea sottile che separa e unisce l’amore e la morte — due forze parallele, che non si incontrano mai eppure convivono nello stesso spazio dell’esperienza umana.
Il progetto luci e scene è firmato da Matteo Gozzi, mentre il progetto sonoro porta la firma dello stesso Oscar De Summa. Lo spettacolo è una produzione Atto Due ETS e Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.
Dopo la pluripremiata Trilogia della provincia (Diario di provincia; Stasera non sono in vena; La sorella di Gesù Cristo), in questo spettacolo De Summa parte ancora una volta dalla sua terra, da un ricordo, per raccontare la storia di una donna scomparsa troppo giovane. Una riflessione guidata dalla fisica quantistica sulla relazione che continua a esistere fra due persone lontane che nel passato hanno vissuto una accanto all’altra senza frequentarsi. Una riflessione sulla vita e sulla morte, sulla paura di andarsene senza lasciare traccia nel mondo e di far cadere i rapporti nell’oblio. Una produzione Atto Due ETS, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, con il contributo di GialloMare Minimal Teatro, Fondazione Armunia, Pimoff Milano, ATER Fondazione.
Lo spettacolo parte della figura di Mariarosaria, una ragazza che abitava accanto alla casa dove viveva l’autore da ragazzo. Una coetanea con cui non aveva nulla da condividere, perché le famiglie non si frequentavano in seguito a screzi accaduti nel tempo. Mariarosaria studia, va al liceo, studiava il pianoforte, si interessava di filosofia, tutte cose che la rendevano diversa e lontana dal mondo di adolescenti decisi a divertirsi senza pensare troppo alle conseguenze delle proprie azioni.
Proprio quando De Summa, molti anni dopo, decide di raccontare la storia di questa giovane donna e della sua infatuazione per un suo amico, un amore frenato sul nascere dalla famiglia di lei, scopre che nello stesso giorno in cui ha iniziato a scriverne Mariarosaria è morta. Questa coincidenza lo colpisce e lo porta a completare il suo lavoro, un testo che intreccia il vissuto personale con la fisica quantistica, scovando in questa scienza le ragioni per le quali due vite sembrano restare inscindibilmente legate. «C’è un esperimento detto entanglement – scrive l’autore – che dice che se mettiamo in relazione due particelle per un tempo sufficiente, poi, anche se le separiamo queste restano collegate tra di loro. Tanto che se io intervengo su una, l’altra reagirà allo stimolo proprio come se avessi agito su di lei. Per questa relazione al momento non esiste nessuna spiegazione plausibile ma il dato di fatto è che c’è ed è efficace. Non posso non fare un’associazione tra ciò che mi è successo e quello che è successo a Mariarosaria: siamo legati in modo indissolubile? E lo siamo anche con tutto quello con cui siamo entrati in relazione? Queste le domande alla base del mio nuovo lavoro che indaga, attraverso una scienza ancora incapace di dare spiegazioni, il valore della nostra vita».
INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto dall’attrice Daniela Giovanetti e dal regista Alessandro Di Murro. L’organizzazione è a cura del collettivo Gruppo della Creta e di un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Ulteriori info sul TeatroBasilica sono reperibili a questo link:
Teatro Basilica
Roma, 00185 Italia + Google Maps 392.9768519
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