Cerca
Caricamento Eventi

2 Novembre @ 08:00 17:00 CET

Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa di Pier Paolo Pasolini, il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospita due appuntamenti dedicati allo «scrittore corsaro». Il primo è per domenica 2 novembre alle ore 17 con la compagnia Bartolini/Baronio che, gli rende omaggio con RedReading #1 – Notturno Pasolini, una piccola indagine letteraria che attraversa diversi formati, intrecciando musica, parola e memoria. Venerdì 21 novembre alle 20:30 Filippo La Porta rilegge il poeta attraverso il jazz nello spettacolo Pasolini: per un jazz di poesia.

2 novembre – Tamara Bartolini e Michele Baronio rimettono le mani, la voce e il cuore nel loro primo RedReading. Notturno Pasolini non è una rievocazione, ma un omaggio che diventa voce collettiva: un pensiero condiviso. Non una rievocazione, ma un pensiero condiviso che prende forma tra musica, parola e memoria. La mappa del racconto è fatta di canzoni e di una città – Roma – attraversata da frammenti tratti da L’ultima intervista di Pasolini di Furio Colombo e Gian Carlo Ferretti, che segnano l’avvio di un’indagine sentimentale.

Notturno Pasolini è un concerto notturno, un “blues del corpo” che cerca, insieme al pubblico, parole capaci di custodire le nostre voci, rimettere in ordine i pezzi o lanciarli nel caos, suonare domande, speranze e delusioni, per raccontare di noi, del nostro scandalo, della nostra rabbia, della nostra dolcezza. Tutto diventa musica: dalle canzoni di Pasolini si sviluppa un percorso fatto di indizi, odori, suoni e tracce, dove si incontrano sguardi, ricordi e nuove prospettive.

Le musiche sono curate da Sebastiano Forte, anche in scena con il duo.
In questa occasione parteciperanno la sociologa urbana Irene Ranaldi e Pietro Vicari, geografo e ricercatore al Politecnico di Milano, membro del comitato Quarticciolo Ribelle. Durante la serata verranno proiettati alcuni estratti del documentario “Pasolineide – l’avventura romana di Pier Paolo Pasolini” di Mauro Paracini.

Bartolini/Baronio è una compagnia teatrale romana fondata da Tamara Bartolini e Michele Baronio, che esplorano dimensioni attoriali di tipo autoriale attraverso scrittura, regia, pedagogia, musica e ideazione scenica. Portano sulla scena linee narrative sovrapposte, intrecciando storie personali e biografie collettive in dispositivi scenici e congegni drammaturgici sospesi tra dialogo teatrale, indagine letteraria e atto civile. Il loro è un teatro manifesto di prossimità, che crea esercizi di vicinanza tra chi lo fa e chi lo riceve, ritratto della fragilità e della solitudine contemporanea ma anche della sua potenzialità di sovversione. Tra i lavori: La cadutaCarmen che non vede l’oraPassi_una confessioneDove tutto è stato presoTutt’interaJosefine9 LuneCronache furioseG+R Di muri abbattuti e cuori aperti; installazioni come Viaggi e progetti partecipati come RedReading e Esercizi sull’abitare.

——————————————————————–

21 novembre – Pasolini per un jazz di poesia – parafrasando la concezione pasoliniana di un “cinema di poesia” – è uno spettacolo musicale e narrativo che rilegge l’opera dello scrittore attraverso la lente del jazz. Sul palco un quintetto formato da Filippo La Porta (voce narrante e percussioni), Mauro Verrone (sax), Massimo Carrano (batteria), Roberto Nicoletti (chitarra) e Giovanni Fochesato(basso), reinterpreta le musiche originali dei film di Pasolini e propone la lettura di alcuni testi alla ricerca di un loro equivalente jazzistico. Il repertorio include le canzoni scritte per Laura Betti, la colonna sonora di Appunti per un’Orestiade africana, brani da La Rabbia e Cosa sono le nuvole?, e frammenti sonori da AccattoneIl Vangelo secondo Matteo e La Ricotta.
Accanto a queste reinterpretazioni, verranno letti – e “improvvisati” musicalmente – testi scelti dai Poemi, dagli Scritti corsari e da altri luoghi pasoliniani, in un dialogo poetico tra parola e suono, dove la musica non illustra, ma risponde e rilancia.

L’opera di Pier Paolo Pasolini si presenta come una costellazione di assaggi, frammenti e appunti: un laboratorio permanente, una tensione continua verso forme espressive mai definitive. Questa natura aperta e plurale del suo pensiero e della sua produzione – letteraria, cinematografica e teorica – trova un sorprendente corrispettivo nella pratica jazzistica: arte dell’improvvisazione, del rischio e della variazione continua sul tema. Insomma, proprio come una grande improvvisazione jazzistica.

Nei suoi film, Pasolini mescola alto e bassomusica classica e popolareBach e canzonettefolk e tradizione colta, costruendo una poetica del pastiche e della contaminazione.
E si apre anche al jazz, soprattutto in Appunti per un’Orestiade africana (1970), grazie alla collaborazione con Gato Barbieri e Don Moye, ma già in precedenza aveva usato il blues in una scena di guarigione del Vangelo secondo Matteo.

Tutta la sua poetica – e la sua idea stessa di cinema, di letteratura, di realtà – condivide con il jazz un senso profondo di instabilità, apertura e perfino di imminente pericolo (come una volta osservò Bontempelli). Per Pasolini, infatti, l’illusione più insidiosa della borghesia è credere che la realtà – le cose, le persone, i sentimenti, i valori – sia qualcosa di possedibile. Egli ne rivendica invece l’instabilità e l’intima precarietà.

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura. La programmazione artistica e culturale è affidata all’RTI costituito da Cranpi e Orbita | Spellbound Centro Nazionale di produzione della Danza. La programmazione dei Teatri in Comune 2025-2026 è finanziata dall’Unione Europea, Next Generation EU nell’ambito del PNRR.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Per info e prenotazioni

promozione.tbq@cranpi.com

Teatro Biblioteca Quarticciolo

via Ostuni 8
Roma, ITA Italia
0669426222
error: Content is protected !!