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10 Gennaio 2026 @ 21:00 29 Marzo 2026 @ 18:30 CET

Comune di Capranica e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, presentano la Stagione Teatrale del Teatro Francigena, sei spettacoli in abbonamento.

Ad aprire la stagionesabato 10 gennaio alle 21,00, Le Volpi, diLucia Franchi, Luca Ricci, conGiorgio Colangeli, Manuela Mandracchia e Federica Ombrato. Nell’ombra di una sala da pranzo, all’ora del caffè, in un’assolata domenica di agosto, si incontrano due piccoli notabili della politica locale e la figlia di una di loro. Tutto intorno i pensieri volano già al mare e alle vacanze, eppure restano da mettere in ordine alcune faccende che interessano i protagonisti della storia. Davanti a un vassoio di biscotti vegani, si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi, si regola la maniera migliore di distribuire favori e concessioni, incarichi di servizio e supposti vantaggi. La provincia italiana è la vera protagonista della vicenda, quale microcosmo in cui osservare le dinamiche di potere, che hanno sempre a che fare con i desideri e le ossessioni degli individui. Morbidamente, si scivola dentro un meccanismo autoassolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica. La corruzione è proprio questo concedere a sé stessi lo spazio di una impercettibile eccezione. Come scrive Leonardo Sciascia nel suo romanzo “Todo modo”: “I grandi guadagni fanno scomparire i grandi principi, e i piccoli fanno scomparire i piccoli fanatismi”. Lo spettacolo è stato nella terna dei finalisti nominati ai Premi Ubu 2024 nella categoria ‘nuovo testo italiano/scrittura drammaturgica’.

Domenica 15 febbraio alle 18,30Piccole Donne, non devono morire, di e con Francesca Pica eMaria Scorza, regia Francesca Pica Maria Scorza. Sud Italia.Oggi. Due sorelle, Margherita e Pina, sono in un cimitero per la riesumazione della sorella Bettina. Margherita è la maggiore, felicemente sposata con Giovanni, completamente assorbita dalla vita familiare. Pina, la secondogenita, scrittrice, ha pubblicato un romanzo di successo, ma le opere successive non sono all’altezza.  Le due sorelle attendono Emilia, la piccola di casa, che è in ritardo. Il cimitero, luogo dell’attesa, diventa un contenitore di ricordi, confessioni, discussioni, verità.  Ispirato ai romanzi Piccole donne e Piccole donne crescono di Louisa May Alcott, è un viaggio a ritroso delle piccole donne, ora quarantenni, che ricordando, riflettono su cosa le ha fatte diventare le donne che sono, cosa hanno ancora bisogno di dire e di fare per sentirsi libere.

Sabato 28 febbraio alle 21,00,Marcinelle, storia di minatori,testo e regia Ariele Vincenti, con Ariele VincentiFrancesco CassibbaSarah Nicolucci,Giacomo Rasetti, Vincenzo Tosetto. Lo spettacolo ripercorre minuziosamente la cronologia temporale di 4 minatori. Dalla partenza dai propri paesi d’origine, alla morte nella miniera di Marcinelle. Quando i minatori partivano, le piccole stazioni dei loro paesi si riempivano di mamme, fidanzate, amici e parenti che li salutavano. C’era hi era felice per loro, come amici o conoscenti e c’era chi invece si disperava, come le mamme e le fidanzate. Con le valigie di cartone i minatori viaggiarono in treno fino a Marcinelle. Gli erano state assicurate 28 ore di viaggio. In realtà furono 5 giorni in condizioni disumane a livello logistico e sanitario. Il primo impatto con Marcinelle non fu dei più positivi. Gli alloggi che gli erano stati promessi, caldi e confortevoli erano al contrario scomodi e freddi. Le loro stanze si trovavano all’interno di ex campi di concentramento che i Tedeschi usavano durante la Seconda guerra mondiale.  Disumane le loro condizioni di lavoro: turni lunghi e faticosi, i pagamenti a cottimo; più carbone recuperavano, più la paga si alzava. I pasti erano scarsi. Se qualcuno chiedeva spiegazione di quelle condizioni ad un superiore, veniva aspramente criticato e minacciato. Nella miniera, il loro lavoro a mille metri di profondità era estenuante: per ore stavano sdraiati in piccole gallerie chiamate mine alte mezzo metro. Scavavano con uno scalpello percosso da un martello di ferro o con il Motor Pique, un piccolo martello pneumatico dell’epoca in dotazione ai minatori. La mancanza d’aria. La polvere. Il rumore assordante, i carrelli carichi di carbone, i nitriti dei cavalli, gli ascensori e altri suoni diventeranno una musica di accompagnamento per le azioni sceniche. Racconteremo anche come passavano il tempo libero. Un giorno andarono a Liegi per seguire l’arrivo vincente di Coppi e scoprirono che nei bar era vietato l’ingresso agli italiani. Da una partita a scopa alle telefonate a casa fino al momento della tragedia: tutti i minatori smettono di parlare. Rimarrà in sottofondo “la musica della miniera”, così la chiamavano!

Domenica 15 marzo alle 18,30Ci prendesse un colpo, la svolta della vita, scritto da Tirocchi,Paniconi, Giacinti, regia Andrea Palotto, con Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Simone Giacinti. Stella, Walter, Gianni e Bogdan non si sono incontrati, si sono “riconosciuti”: hanno in comune un passato che gli ha negato i sogni, e la voglia di riscatto. Si incontrano tutti i giorni al bar del capolinea della metro e un giorno, complice un gesto folle, si ritrovano a passare del tempo insieme e a conoscersi meglio, scoprendo quanto siano simili tra di loro. Come dare una svolta a quella vita che non li soddisfa? Semplice, rubare un’opera d’arte milionaria e coi soldi, cambiare il corso degli eventi. Tra battute, situazioni paradossali e colpi di scena, capiranno che non tutto va secondo i loro piani!

Domenica 29 marzo alle 18,30,La Moglie Perfetta, con Giulia Trippetta. Una lavagna in scena, una sedia di scuola, una donna vestita anni ‘50. La storia è quella di Luisa, una ragazza giovane e piena di sogni, in un mondo vecchio quanto un cartellone pubblicitario ormai sbiadito, Luisa diventa poi la docente di un singolare corso di comportamento e buone maniere: il suo è un seminario intensivo (solo per donne) di preparazione al matrimonio dal titolo “Si può far”. Il corso è volto all’istruzione delle giovani aspiranti sposine: quali sono le 10 regole da seguire per potersi trasformare nella moglie perfetta? La docente le mostra al pubblico come in una vera e propria lezione in cui ogni regola viene mostrata e spiegata in ogni sua parte, in un crescendo di ironia, surrealtà e gioco; ma, come nella vita, a volte la linea sottile tra gioco e realtà si confonde, si offusca, sbiadisce. Cosa si nasconde dietro la maschera di questa donna apparentemente perfetta? Crede davvero alle regole che impartisce con tanta dedizione, o è semplicemente vittima di un sistema che la accetta solo perché sottomessa a stereotipi e chili di mascara? E può questa donna, uscita da un’epoca che sembra non appartenerci più, parlare alle donne di tutti i tempi?

Domenica 19 aprile alle 18,30, La vera storia di Billie HolidaydiBarbara Bovoli, con Danilo Rea,Barbara Bovoli e Oona Rea. Della cantante verranno raccontati l’infanzia, le ristrettezze economiche, la fame, gli abusi, le arbitrarie detenzioni, poi gli esordi, il successo, le collaborazioni con i grandi pionieri del jazz, le prime jam session, i primi dischi, i primi guadagni, l’esaltazione di avercela fatta, di essersi affrancata da una vita che sembrava segnata, le risate, le notti insonni su sgangherati torpedoni per infinite tournée, le amicizie sincere (primo tra tutti Lester Young) ma poi… la nascita di strange fruit, il ritrovarsi proprio malgrado investita del ruolo di “pioniera nella lotta per i diritti civili degli afroamericani”, pesante da portare anche per chi non ha sulle spalle già tanta solitudine e disperazione, perseguitata da coloro che volevano spegnere la sua voce perché pericolosamente rivoluzionaria e per alcuni persino “psicologicamente disturbante”. E allora, la determinazione di chi non accetta di stare in silenzio di chi riconosce nella propria posizione privilegiata la possibilità di riscattare i tanti che non hanno voce, la lotta all’apartheid, la persecuzione politica, gli agguati della polizia sotto gli hotel, la costante fame di amore delusa da una lunga sequela di amori sbagliati, di uomini che hanno visto nella sua fragilità un’occasione, la rabbia (spesso anche fisica), la costante ricerca di autenticità, la grande generosità, la ricerca di affetti sinceri, il rifugio nelle droghe per non sentire l’assordante solitudine, e la solitudine come unica costante presenza di tutta la sua vita. Su Billie Holiday e’ stato scritto moltissimo, su di lei sono stati fatti film, scritti libri, poesie, canzoni. Sicuramente una delle figure femminili piu’ complesse e interessanti della storia della musica e su cui sono stati inventati gli aneddoti piu’ fantasiosi (la sua stessa autobiografia e’ costellata da incongruenze); ma le tante dissonanze biografiche sbiadiscono e cedono il passo all’immenso spessore umano che trasuda dalla sua disperata, autentica, incontenibile fame di amore e di verità.

ABBONAMENTI E BIGLIETTI

ABBONAMENTI

In vendita dal 1° dicembre 2025

Abbonamento a 6 spettacoli € 70,00.

BIGLIETTI

in vendita online e al botteghino dal 2 gennaio 2026

Biglietto intero € 15,00 – ridotto € 12,00

Biglietto online € 15,00 + € 1,50 d.p.

La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da due ore prima di ogni spettacolo.

Botteghino

Dal lunedì al venerdì presso il Centro Civico Piersanti Mattarella dalle ore 9:00 alle 12:00 e dalle ore 15:00 alle 18:30

info:

3382015499

teatrofrancigena@comune.capranica.vt.it

Teatro Francigena

Largo Ripoll (già Via della Mattonara)
Capranica, Italia
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