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Aspettando Re Lear al Traiano di Civitavecchia
2 Novembre @ 21:00 – 3 Novembre @ 17:00 CET
Teatro Traiano di Civitavecchia
Stagione 2024-25
sabato 2 novembre alle ore 21,00/ domenica 3 novembre alle ore 17,00
ALESSANDRO PREZIOSI
in
ASPETTANDO RE LEAR
da William Shakespeare
Adattamento Tommaso Mattei
con Alessandro Preziosi, Nando Paone, Roberto Manzi, Federica Fresco, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto
regia Alessandro Preziosi
Comune di Civitavecchia e ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, propongono una stagione di grande livello con dieci spettacoli che si muovono tra grandi classici, nuova drammaturgia, commedia e musica, con in scena importanti interpreti del nostro panorama teatrale. Un cartellone che saprà appassionare e coinvolgere il pubblico in serate sempre sorprendenti.
Si inizia sabato 2 novembre alle ore 21,00 e domenica 3 novembre alle ore 17,00 con “Aspettando Re Lear” da William Shakespeare, adattamento Tommaso Mattei, con Alessandro Preziosi, Nando Paone, Roberto Manzi, Federica Fresco, Valerio Ameli
opere in scena Michelangelo Pistoletto, regia Alessandro Preziosi.
Aspettando Re Lear è un adattamento da Shakespeare con un evidente richiamo a Aspettando Godot di Samuel Beckett, uno spettacolo sul difficile rapporto tra padri e figli, sulla relazione tra Uomo e Natura e sulla perdita dei valori. Nello spettacolo si parla di follia, di potere che distrugge, di solitudine di caos dentro e fuori, ‘l’unico ordine possibile’per Michelangelo Pistoletto. E in scena ci saranno le opere e i costumi del maestro, costumi iconici realizzati dal collettivo Fashion B.E.S.T. con materiali sostenibili, ma anche le musiche saranno ispirate dall’artista. Parlando di questa commistione multidisciplinare tra arte contemporanea e teatro, commenta Alessandro Preziosi nella veste di regista: “A teatro ho condiviso la messa in scena dei presupposti del Terzo Paradiso, la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la Natura. L’uomo deve cercare di non essere debitore alla Natura di ciò che indossa: il senso dell’abito, del superfluo, dello stretto necessario sono tematiche di Pistoletto che porto a teatro. L’uomo nella sua nudità trova sé stesso, e così anche noi attori durante lo spettacolo veniamo privati dei vestiti, per farci vedere per quello che siamo”
“Ho immaginato un Re non semplicemente arrivato alla fine dei suoi anni, ad un passo anagraficamente dalla morte, ma piuttosto spinto dalle circostanze e dalla trama a cercare nella maturità, e non nell’età, il tassello conclusivo della propria vita L’impazienza che accompagna il rocambolesco circolo di eventi in cui Re Lear travolge prima di tutto sé stesso e quindi gli altri, mi ha suggerito di creare uno spazio mentale teatralmente e scenicamente reso materico dalle opere in scena”. Alessandro Preziosi
Il testo si concentra sul momento chiave della tragedia shakespeariana, rappresentato dalla tempesta che colpisce il re proprio mentre vaga, nella landa desolata, per allontanarsi dal disastro combinato con le “amate” figlie. Lear, accompagnato dal conte di Kent, sotto le mentite spoglie di un servo, e dal fedele Fool, a sua volta “interpretato” della figlia Cordelia, assiste inerme allo sconvolgimento dell’ordine naturale. La tempesta è il culmine del caos a cui alla fine il re deve arrendersi tornando uomo tra gli uomini, debole, amareggiato, stanco, ma finalmente spoglio di quella corona che lo ha portato alla distruzione. A pagare le conseguenze della “cecità” dei genitori, saranno i figli. 7 Re Lear è dunque la metafora della condizione umana: caduta e creazione. Lear ama solo sé stesso, la mancanza d’amore l’ha portato alla follia e alla solitudine; vaga in una landa di nulla con cui il sovrano senza più corona dovrà fare i conti. È come se Re Lear prevedesse l’inevitabile nulla che ci attende come risultato del fatiscente ordine permanente, proprio come Aspettando Godot ci rivela quel che accade “dopo che il vecchio cade”. È il caso, parola cardine della filosofia pistolettiana, l’artefice dell’incontro tra Michelangelo Pistoletto e Alessandro Preziosi complice la mostra personale del maestro biellese “Infinity” presso il chiostro del Bramante di Roma. Sul palcoscenico ad accompagnare gli attori alcune opere di Michelangelo Pistoletto, materiali di scena per raccontare il rapporto tra padri e figli, la relazione tra tradizione e innovazione, tra uomo e natura.
BIGLIETTI STAGIONE:
Intero
Poltronissima: euro 27,00 + 2,00 prev.
Poltrona: euro 25,00 + 2,00 prev.
Galleria: euro 22,00 + 1,50 prev.
Balconata: euro 18,00 + 1,50 prev.
Ridotto
Poltronissima: euro 25,00 + 2,00 prev.
Poltrona: euro 23,00 + 2,00 prev.
Galleria: euro 20,00 + 1,50 prev.
Balconata: euro 16,00 + 1,50 prev.
Biglietto Cambio Turno: euro 5,00
Teatro Comunale Traiano
Civitavecchia (RM), 00053 Italia + Google Maps 0766 370011
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