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“ANTONIO E CLEOPATRA” al Teatro Biondo di Palermo

5 Marzo @ 21:00 9 Marzo @ 17:00 CET

Teatro Biondo – Palermo

Dal 5 al 9 marzo 2025

ANTONIO E CLEOPATRA

di William Shakespeare

uno spettacolo di Valter Malosti

traduzione e adattamento Nadia Fusini e Valter Malosti

personaggi e interpreti

Cleopatra                               Anna Della Rosa        

Antonio                                   Valter Malosti            

Enobarbo                               Danilo Nigrelli           

Cesare Ottaviano                   Dario Battaglia           

Indovino                                 Paolo Giovannucci                 

Messaggero di Cleopatra      Paolo Giangrasso       

Agrippa                                  Ivan Graziano             

Incanto                                   Noemi Grasso            

Eros                                        Dario Guidi                

Messaggero di Roma             Flavio Pieralice          

Soldato di Antonio                 Gabriele Rametta       

Ottavia                                   Carla Vukmirovic      

scene Margherita Palli

costumi Carlo Poggioli

disegno luci Cesare Accetta

progetto sonoro GUP Alcaro

cura del movimento Marco Angelilli

maestro collaboratore Andrea Cauduro

assistenti alla regia Virginia Landi, Jacopo Squizzato

assistenti alle scene Marco Cristini, Matilde Casadei

assistenti ai costumi Simona Falanga, Riccardo Filograna

chitarra elettrica live Andrea Cauduro | arpa celtica live Dario Guidi 

Valter Malosti e Anna Della Rosa sono i protagonisti di Antonio e Cleopatra di William Shakespeare, in scena al Teatro Biondo di Palermo con la regia dello stesso Malosti. Un’opera travolgente basata sulle opposizioni: maschile e femminile, dovere e desiderio, amore e campo di battaglia, giovinezza e vecchiaia, antica verità egiziana e realpolitik romana

Proposto con la traduzione e l’adattamento di Nadia Fusini e dello stesso Malosti, che ne è anche il regista, lo spettacolo è coprodotto da Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro NazionaleFondazione Teatro di Napoli – Teatro BelliniTeatro Stabile di BolzanoTeatro Stabile di Torino – Teatro NazionaleLAC Lugano Arte e Cultura.

In scena, al fianco dei due protagonisti, sono Danilo NigrelliDario BattagliaPaolo GiovannucciPaolo GiangrassoNoemi GrassoIvan GrazianoDario GuidiFlavio PieraliceGabriele RamettaCarla Vukmirovic. Le scene sono di Margherita Palli, i costumi di Carlo Poggioli, il disegno luci di Cesare Accetta, il progetto sonoro di GUP Alcaro e la cura del movimento di Marco Angelilli. Repliche fino al 9 marzo.

Nella celebre tragedia shakespeariana, che gioca con l’alto e il basso, la storia, l’eros e il potere, i due straripanti protagonisti vivono la loro travolgente relazione sullo sfondo delle vicende della storia romana che va dal 41 al 30 a.C. Antonio è uno dei triumviri che regge Roma e le terre conquistate, insieme a Lepido e Cesare Ottaviano, suo antagonista anche nell’opera di Shakespeare. Dopo aver contribuito a neutralizzare la minaccia di Pompeo di destabilizzare Roma, ed essersi sposato con la sorella di Ottaviano, Antonio è attratto irresistibilmente dalla “maga” Cleopatra e torna in Egitto nel tentativo di portare a compimento il sogno di Giulio Cesare di creare un impero con il baricentro spostato in Oriente. Pur essendo un grande soldato si deve però inchinare alla superiore abilità strategica di Ottaviano, che poi diventerà Augusto, il primo imperatore dei Romani.

Antonio e Cleopatra sono al centro di un’opera travolgente, basata sulle opposizioni: maschile e femminile, dovere e desiderio, amore e campo di battaglia, giovinezza e vecchiaia, antica verità egiziana e realpolitik romana.

«Antonio e Cleopatra – spiega Malosti – è un’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, un meraviglioso poema filosofico, mistico e alchemico, che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, ma anche un teatro della mente che esige “un nuovo cielo e una nuova terra”. Oggi in Italia questo testo è rappresentato molto raramente: un piccolo paradosso perché Cleopatra è una delle icone dell’antichità ancora oggi famosissima, e assolutamente “moderna”. Pochi però conoscono o hanno letto il testo di Shakespeare, un capolavoro da scoprire e riscoprire. Di Antonio e Cleopatra la mia generazione ha impressa nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, della coppia Richard Burton-Liz Taylor, vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema hollywoodiano, grande davvero vista la regia di Joseph L. Mankievicz».

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Note di regia

In Antonio e Cleopatra i due straripanti protagonisti eccedono ogni misura per affermare la loro infinita libertà. Politicamente scorretti e pericolosamente vitali, al ritmo misterioso e furente di un baccanale egiziano vanno oltre la ragione e i giochi della politica. Inimitabili e impareggiabili, neanche la morte li può contenere. Parallelamente a questa travolgente e teatralissima storia d’amore scorre un frammento di storia della grande Roma che va dal 41 a.C. al 30 a.C., che Shakespeare condensa e spalma con grande libertà (non solo temporale) nella sua tragedia. Antonio è uno dei triumviri che regge Roma e le terre conquistate, insieme a Cesare Ottaviano, suo antagonista anche nell’opera di Shakespeare, e Lepido. Antonio, dopo aver contribuito a neutralizzare la minaccia di Pompeo di destabilizzare Roma, ed essersi sposato con la sorella di Ottaviano, attratto irresistibilmente dalla “maga” Cleopatra torna in Egitto e cerca di portare a compimento il sogno di Giulio Cesare di creare un impero con il baricentro spostato in Oriente. Pur essendo un grande soldato si deve però inchinare alla superiore abilità strategica di Ottaviano, che poi diventerà Augusto, il primo imperatore dei Romani, ma questa è un’altra storia. La trama e la scrittura sono ispirate alla Vita di Antonio, una delle straordinarie Vite Parallele di Plutarco, che Shakespeare lesse nella traduzione di North. Oggi in Italia questo testo di Shakespeare è rappresentato molto raramente: un piccolo paradosso perché Cleopatra è una delle icone dell’antichità ancora oggi famosissima, e assolutamente “moderna”. Pochi però conoscono o hanno letto il testo di Shakespeare, un capolavoro da scoprire e riscoprire. 

Di Antonio e Cleopatra la mia generazione ha impressa nella memoria soprattutto l’immagine, ai confini con il kitsch, della coppia Richard Burton-Liz Taylor, vista attraverso la lente d’ingrandimento del grande cinema hollywoodiano (grande davvero vista la regia di Joseph L. Mankievicz). 

Antonio e Cleopatra è un’opera disincantata e misteriosa, che mescola tragico, comico, sacro e grottesco, un meraviglioso poema filosofico e mistico (e alchemico) che santifica l’eros, che gioca con l’alto e il basso, scritto in versi che sono tra i più alti ed evocativi di tutta l’opera shakespeariana, ma anche un teatro della mente che esige un nuovo cielo e una nuova terra

Per Antonio conoscere Cleopatra – un “Serpente del vecchio Nilo” che siede in trono rivestita del manto di Iside – è ciò che dà un senso al viaggio della vita: nell’incontro con Cleopatra Antonio nasce pienamente a sé stesso. Quanto a Cleopatra, scrive Nadia Fusini, «oltre che Didone e Iside, è una zingara, è la grande prostituta d’Oriente, un’anticipazione di Isolde, la donna “strana” e straniera dei Proverbi, la “lussuriosa” di Dante, la “fedele” in amore di Chaucer, la puttana di Cesare, e ora l’amante di Antonio. Cleopatra è una mala femmina e Antonio il suo pagliaccio. Ma soprattutto, ora, in questo dramma, è la sacerdotessa di un’azione drammatica […] piena di contraddizioni che, nella logica dell’economia erotica con cui Shakespeare gioca, esplodono con fragore dissolvendo pretese macchinazioni puritane volte a legiferare in senso repressivo sulla materia incandescente dell’eros». Valter Malosti

Teatro Biondo

Via Roma, 258
Palermo, IT 90133 Italia
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091 743 4341
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