29 Novembre @ 21:00 – 21:30 CET
Una narrazione epica, raccontata come un Mistero Buffo sulla vita e dinastia di Abramo, Patriarca e Profeta comune e condiviso dall’Ebraismo, dal Cristianesimo, dall’Islam. Nella sola Norvegia, Abrahams Barn/ Figli di Abramo ha superato i 150.000 spettatori, diventando un vero e proprio Blockbuster del Teatro di narrazione. Lo spettacolo Figli di Abramo, nell’adattamento italiano di Stefano Sabelli che ne è anche interprete, approda al Piccolo Teatro della Città di Catania abato 29 novembre (ore 21) e domenica 30 (ore 18). Tradotto e diretto da Gianluca Iumiento, lo spettacolo vanta le le musiche di Manuel Petti eseguite con Marco Molino, Daniele Giardina, Erika Petti.
Due compagni di viaggio, un attore e una guida palestinese appassionata di film western, da Gerusalemme, si mettono alla ricerca dell’Abramo perduto. Affabulazione, ironia, riferimenti all’attualità sono le chiavi per rivivere, come in un mistero buffo, storia, mito e leggenda del primo credente monoteista dell’Umanità.
Stefano Sabelli, adattando e interpretando per la prima volta il testo di Svein Tindberg fuori della Scandinavia, ripercorre il viaggio del Profeta comune delle tre grandi fedi monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. La narrazione, arricchita di esperienze personali vissute dal protagonista in quell’area così complessa del Medioriente, trasforma il testo norvegese in un racconto, ugualmente colto, ma pure ancor più vivo, divertente, paradossale e molto più mediterraneo dell’originale. In questo, le musiche dal vivo curate da Manuel Petti svolgono un ruolo fondamentale di contrappunto alla narrazione, facilitano i salti temporali del testo e contribuiscono ad aprire finestre su culture diverse, ma fra loro da sempre intrecciate.
Riavvolgendo il nastro del suo viaggio in Palestina, Stefano Sabelli, infine, ci conduce in un viaggio di consapevolezza, dentro e fuori di noi, in un mondo segnato da polarizzazioni e divisioni, dove Figli di Abramo si pone come una narrazione epica che promuove una riflessione comune mettendo in risalto, più che le differenze, i valori reciproci di comunità che da sempre vivono, si sviluppano e progrediscono una accanto all’altra, e che avrebbero solo necessità di riscoprire la reciproca consapevolezza di ciò. Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Padre Michele Piccirillo e dell’arch. Roberto Sabelli, grandi archeologi, amici e costruttori di pace in Palestina e nel Mondo.
Info 095530153
