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24 Maggio 2026 @ 20:30 17:30 CEST


Un nuovo viaggio nel teatro: la stagione 2025/2026 del Teatro Belli.

Dal 1° ottobre 2025 una rassegna di emozioni, classici riletti, teatro civile e nuovi linguaggi.

Il Teatro Belli di Roma, è lieto di presentare la stagione teatrale 2025/2026, un calendario ricco di spettacoli che spaziano tra generi, linguaggi e pubblici diversi, con una particolare attenzione alla drammaturgia contemporanea e alla rilettura dei grandi classici.

Una rassegna pensata per coinvolgere tutte le generazioni, dai più piccoli agli adulti, alternando momenti di riflessione civile, ironia, teatro musicale e contaminazioni creative. 

1-5 OTTOBRE 2025

Politeama SRL presenta

PRIMA DELLA TEMPESTA

Omaggio a Giorgio Strehler e Luciano Damiani 

drammaturgia Marco Carniti e Antonella Civale 

con Antonella Civale regia Marco Carniti 

musiche originali M° Fiorenzo Carpi 

aiuto regia Francesco Lonano 

Uno spaccato umano, poetico ed educativo sugli artisti dell’Italia del dopoguerra. Attraverso i materiali di lavoro per “La Tempesta” di Shakespeare di due giganti del teatro del ‘900, il regista Giorgio Strehler e lo scenografo Luciano Damiani, andiamo a riscoprire il valore dell’arte e della vita al di fuori delle logiche di mercato. “Prima della Tempesta” è una bomba di poesia che colpisce al cuore anche un pubblico che non è mai entrato in teatro. L’attrice, in panni maschili, interpreta la figura quasi scomparsa del “suggeritore”, che vede nascere dalla sua postazione nascosta, come attraverso il buco di una serratura, tutte le meraviglie del teatro e rivive come un divertente puck shakespeariano le difficoltà di un’Italia che deve rialzarsi economicamente e culturalmente dando un senso sociale, civico e politico all’azione del “fare teatro”. 

7-12 OTTOBRE 2025

Politeama SRL presenta

PIÙ DELLA MIA VITA

di Elisa Mascia  

regia Gabriela Praticò  

con Lucia Ciardo, Elisa Mascia, Gigi Palla 

La storia, ambientata negli anni ’50, nel quartiere popolare romano di Testaccio, narra la vicenda di due donne, Anna e Maria, e del loro difficile e violento rapporto con gli uomini della propria vita. Accomunate da un destino simile, le loro vite prima si sfiorano nel racconto/narrazione e poi s’incontrano in un luogo di reclusione, il manicomio, dove mai avrebbero pensato d’incontrarsi dopo aver vissuto un tragico evento. È la storia di un incontro, fatto di diffidenza, di intimità, di lacrime ma anche di tante risate, di ironia e di riflessioni ingenue ma profonde tra due donne e di due donne con sé stesse. Una lotta interiore le accomuna per raggiungere quella libertà che nessuno potrà loro ridare se non loro stesse, è la storia delle prigioni che spesso si costruiscono dentro per poi ritrovarle al fuori di noi, pietrificate come una tragica profezia che si autodetermina. Rappresenta il tema della lotta femminile contro la violenza fisica e morale, delle strategie messe in atto per combatterla, sia pure come una fuga verso una realtà “altra”, nei labirinti della mente, che si svelerà in un finale inaspettato.

15-19 OTTOBRE 2025

Politeama SRL presenta

LA COSA NON FINISCE QUI

di Giacomo Sette 

regia Carlotta Proietti 

con Stefano Annunziato, Cristiano Arsi,

Lorenzo Martinelli, Ivano Conte

aiuto regia Silvia Parasaliti Collazzo

La cosa non finisce qui mette in scena quattro giovani soldati, bloccati in una situazione di attesa e minaccia. Un tempo sospeso, in cui la paura dell’ignoto convive con lo slancio vitale dell’amicizia. Tra battute, conflitti, risate e silenzi carichi di senso, i protagonisti si confrontano con ciò che li unisce e con ciò che li mette alla prova. Il testo esplora l’amicizia maschile, con le sue dinamiche specifiche: il gruppo come rifugio, il non detto come linguaggio comune, il gioco come forma di comunicazione e di resistenza. Ma quando il bisogno di parlare diventa urgente, quando emerge il desiderio di condividere ciò che fa paura, tutto si trasforma. La regia ha voluto seguire con delicatezza e ironia il percorso di questi quattro ragazzi che, tra leggerezza e commozione, imparano a conoscersi davvero. Si ride molto, ci si commuove, ci si riconosce. Perché l’intimità tra amici, quando è autentica, sa essere disarmante. La cosa non finisce qui è un piccolo viaggio emotivo in equilibrio tra dramma e comicità. Un racconto sull’amicizia, sul coraggio di esporsi e sulla forza di chi sceglie, nonostante tutto, di restare. 

21 – 26 OTTOBRE 2025

EIGENGRAU

di Penelope Skinner

regia Federico Le Pera

con Lorenzo Terenzi, Luca Massaro,

Silvia D’Anastasio, Veronica Stradella

aiuto regia Elena Cozzi

costumi Valentina Basiliana

direttrice di produzione Ilaria Ragni

scenografia Roman Sersal

foto Pino Le Pera

traduzione Marco M.Casazza

produzione Società per Attori

Eigengrau (dal tedesco “grigio di fondo”) è una divertente tragicommedia sui temi della solitudine e del bisogno di relazioni autentiche. Rose, un’inguaribile romantica in cerca di lavoro, divide l’appartamento con Cassie, una femminista militante molto più concreta che la rincorre continuamente per saldare l’affitto. Rose va a letto con Mark, un pubblicitario della city, uomo metrosessuale e anaffettivo, che invece da lei vuole solo sesso. Unico punto in comune: anche Mark è agli antipodi col proprio coinquilino, Tim, un vecchio compagno di università che non riesce a trovare lavoro e custodisce in casa le ceneri della nonna appena morta.

Tim e Cassie vengono inevitabilmente coinvolti nella storia di sesso/amore tra il riluttante Mark e la pressante Rose, col risultato che il quartetto si ritrova invischiato in una rete d’inganni ed auto-inganni senza fine. Tra legami e tradimenti, affiorano le paure e le ossessioni di una generazione che pare non aver più nulla in cui credere.

4 – 30 NOVEMBRE 2025

CLUB27
scritto e interpretato da Elisa Di Eusanio

chitarra e voce Joe Calabrò

basso e voce Fabio Frombolini

batteria Stefano Costantini
voce Kurt Cobain Marco Rossetti

disegno luci Camilla Piccioni

foto di scena Manuela Giusto
prodotto da Società per Attori

“Club 27” è uno spettacolo/concerto che fonde musica live e parola scenica in un viaggio emozionante attraverso le vite e le canzoni di alcuni tra gli artisti più iconici del panorama musicale internazionale: Janis Joplin, Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jim Morrison e Jimi Hendrix. Brani indimenticabili, reinterpretati ed eseguiti dal vivo, diventano la colonna sonora di un racconto che intreccia arte, dolore, desiderio, dipendenza e fragilità.Attraverso le loro storie – segnate da un talento straordinario e da una sofferenza profonda – si apre uno spazio di riflessione sulla dipendenza patologica e sulla vulnerabilità dell’animo umano. Il bisogno d’amore, il senso di inadeguatezza, la lotta contro i propri demoni: sono temi universali che, canzone dopo canzone, emozione dopo emozione, ci parlano nel profondo e ci ricordano quanto siamo tutti, in fondo, legati da fili invisibili in quel faticoso ma stupefacente viaggio che è la vita.“Club 27” è un omaggio ad artisti immensi, scomparsi a soli 27 anni, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Ma è anche – e soprattutto – un invito a prenderci cura della parte più fragile e autentica di noi stessi. Perché da quel luogo interiore, spesso nascosto, può nascere una nuova consapevolezza.

4 – 7 DICEMBRE 2025

IN CASA CON CLAUDE 2.0
di Giuseppe Bucci

con Matteo Santorum e Enrico Sortino

adattamento e regia Giuseppe Bucci

musiche Giovanni Coda

produzione Teatro Segreto

Un serrato interrogatorio tra un commissario di polizia e un escort omosessuale, che passa la sua vita fra discoteche, droga, alcool e prostituzione. Il ragazzo si è autoaccusato dell’efferato delitto di un altro giovane e tuttavia si rifiuta ostinatamente di spiegare (a se stesso e al poliziotto) il come e il perché del suo terribile gesto.

12 – 14 DICEMBRE 2025

SUGGESTIONI SHAKESPIRIANE

Coreografia e Regia Ricky Bonavita

Interpreti Valerio De Vita, Yari Molinari,

Claudia Pompili, Francesca Schipani, Ricky Bonavita

Musiche Paolo Buonvino

Assistente alla coreografia Valerio De Vita

Costumi Daniele Amenta e Yari Molinari

Disegno Luci Livia Caputo

Liberamente ispirata alla monumentale produzione letteraria e teatrale di William Shakespeare, questa nuova creazione per la Compagnia Excursus riconferma l’annosa e ricorrente idea del coreografo di visualizzare la musica

attraverso il movimento del corpo dei danzatori, all’interno di una visionaria drammaturgia che racchiude in sé un viaggio emozionale e un vissuto agito dagli interpreti. Una suite costituita da diversi tableaux dove alcuni tra i personaggi più famosi di celeberrime opere del Maestro si alterneranno un una singolare sequenza di azioni e di immagini nelle quali il corpo e il movimento sempre protagonisti potranno produrre suggestioni ed emozioni diverse, a seconda dei vari quadri di riferimento. La forte e complessa partitura musicale di Paolo Buonvino crea le

giuste ambientazioni per accompagnare le diverse azioni sceniche. Centrale il tema delle relazioni fra i vari personaggi, sempre molto caro al coreografo e in linea con la scelta registica e drammaturgica della creazione, che potrà offrire ai danzatori e al pubblico una diversa opportunità di interpretazione e fruizione, in un’articolata partitura coreografica dove l’uso dello spazio scenico, del partnering e della dinamica ne amplificano le chiavi di lettura. Le scelte narrative e la forte cifra stilistica, nella quale la purezza del gesto e l’astrazione delle linee non rinunciano però alla suggestione drammatica, emozionale ed onirica, lasceranno alla visione del pubblico una libertà interpretativa e diverse possibili personali identificazioni all’interno delle situazioni sceniche proposte. Le tematiche ricorrenti nelle tante opere di Shakespeare sposano sempre una fortissima carica emozionale di cui sono drammaturgicamente densi i suoi racconti e i suoi personaggi, con sezioni e momenti onirici, romantici, drammatici, sensuali, che presentano ambientazioni realistiche e surreali al tempo stesso: una fusion di ingredienti che costituiscono l’incredibile attualità dei suoi lavori, da poter vivere e rivivere senza definizione di tempo e spazio, la visione dei quali può condurre a quella naturale catarsi nella quale lo spettatore si potrà abbandonare. Produzione PinDoc con il contributo del MIC e della Regione Siciliana.

30 GENNAIO – 1 FEBBRAIO 2026

LA BANALITÀ DEL MALE

riduzione e adattamento di Paola Bigatto e Anna Gualdo

aiuto regia Elisa Menchicchi

con Anna Gualdo

Hannah Arendt (1906 – 1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica. Nel 1961 segue, come inviata del The New Yorker, il processo Eichmann a Gerusalemme: il resoconto esce prima sulle colonne del giornale nel 1963, quindi, sempre nello stesso anno, in volume. Esso susciterà una grande ondata di proteste e una accesa polemica soprattutto da parte della comunità ebraica internazionale, a causa della particolare lettura che la Arendt, ebrea e tedesca, dà al fenomeno dell’Olocausto e dell’antisemitismo in Germania. Otto Adolf Eichmann (1906 – 1962) fu colui che, nei quadri organizzativi della Germania hitleriana, ebbe il ruolo di realizzare logisticamente la “soluzione finale”, cioè lo sterminio degli ebrei al fine di rendere i territori tedeschi judenrein. Sfuggito al processo di Norimberga, rifugiato in Argentina, venne catturato dal servizio segreto israeliano, processato a Gerusalemme e condannato a morte. Hannah Arendt osserva la macchina della giustizia di Israele con implacabile occhio critico. Non esita, ebrea, a indagare le responsabilità morali e dirette del popolo ebraico nella tragedia dell’Olocausto, né ad attribuire a tutto il popolo tedesco pesanti responsabilità durante il Nazismo e ipocriti sensi di colpa durante la ricostruzione post- bellica. Scopre che è la menzogna eletta a sistema di vita sociale e politica la principale artefice delle tragedie naziste, la menzogna come strategia esistenziale attuata prima di tutto nei confronti di se stessi: la capacità di negarsi delle verità conosciute è il meccanismo criminale che porta il male ad apparire banale, inconsapevolmente agito da personaggi che, come Eichmann, si dichiarano sinceramente stupefatti dell’attribuzione di questa responsabilità. Il male estremo, l’abominio criminale contro l’uomo rappresentato dal Nazismo non resta tranquillamente relegato nei responsabili noti dei massacri e dell’organizzazione, ma appare come una realtà sempre presente, in agguato nella pigrizia mentale, nell’inattività sociale e politica, nel delegare le scelte di vita ad altri da noi, nell’usare la banalità e la mediocrità come alibi morali. Coloro che sono sfuggiti a questo meccanismo dimostrano, con la loro vita, il loro esempio e spesso il loro sacrificio, che quella capacità di giudizio che ci esime dal commettere il male, non deriva da una particolare cultura, bensì dalla capacità di pensare. E dove questa capacità è assente, là si trova la “banalità del male”.

3 FEBBRAIO – 31 MARZO 2026 / 10 – 23 APRILE 2026

EXPO

Rassegna di drammaturgia italiana contemporanea

a cura di Società per Attori

Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna EXPO – Teatro Italiano Contemporaneo intende confermare quanto di buono è stato realizzato negli anni passati, correggendo al contempo alcune inefficienze emerse nelle edizioni precedenti. La sfida resta immutata: offrire un intrattenimento di qualità, un’evasione intelligente ed edificante, uno spazio autentico di confronto. Vogliamo farlo sostenendo e valorizzando una delle forme d’arte tra le meno considerate nel panorama culturale italiano: la drammaturgia. Il nostro impegno è rivolto alla promozione di giovani autori italiani, nonché di compagnie emergenti che operano sul territorio nazionale. Nel corso di oltre quarant’anni di attività, la Società per Attori si è distinta per l’attenzione alle nuove generazioni del teatro italiano e per la costante ricerca di autori emergenti e scritture originali. Siamo convinti che la capacità di leggere il presente e tradurlo in un “altrove” simbolico ed esemplare, sia uno degli strumenti più efficaci per osservare e migliorare noi stessi e il mondo che ci circonda. Il teatro può diventare così una lente preziosa per analizzare i nostri comportamenti, la società, la memoria collettiva. Crediamo profondamente che oggi il teatro possa rappresentare un luogo d’incontro privilegiato: uno spazio di comunione sociale, riflessione condivisa, partecipazione attiva. Un luogo dove ci è concesso sospendere – anche solo per poco – il paradigma ineluttabile del tempo, per immergerci in una pratica antica quanto l’umanità stessa: ascoltare la storia di un altro. Con questo compito, arduo ma stimolante, abbiamo selezionato degli spettacoli che riteniamo capaci di offrire occasioni di ascolto, riflessione, confronto. Opere che incarnano la nostra idea di teatro come spazio aperto a nuovi stimoli, linguaggi innovativi e contaminazioni di genere, tanto sul piano drammaturgico quanto su quello scenico. Con un obiettivo ambizioso ma necessario: contribuire a rendere il vostro tempo un tempo ben speso.

5 -17 MAGGIO 2026

¡AY CARMELA!

di José Sanchis Sinisterra

traduzione Simone Trecca

con Elisa di Eusanio e Andrea Lolli

regia di Ferdinando Ceriani

musiche e effetti sonori

Giovanna Famulari e Riccardo Eberspacher

realizzazione elementi di costume

Viviana Cutraro e Stefano Cobre

assistente alla regia Laura Notaro

foto Manuela Giusto

Co-produzione Società per Attori

È la storia di due guitti-artisti di varietà, Carmela danzatrice di flamenco e Paulino, cantante e cabarettista, che, durante la guerra civile spagnola, cadono prigionieri dei falangisti e sono costretti, loro malgrado, ad improvvisare per le truppe, sotto la direzione di un tenente nazista, uno scalcinato ma esilarante spettacolo di varietà dall’esito tragico al quale assisterà anche un gruppo di soldati repubblicani che saranno fucilati il giorno dopo. 

22 -24 MAGGIO 2026

IL POVERO PIERO

di Achille Campanile

libero adattamento e regia di Magda Mercatali

produzione CDS

Un tripudio di luoghi comuni del perbenismo e dell’ipocrisia ed il lutto con le sue patetiche formalità, sono gli ingredienti dell’esilarante commedia di Achlille Campanile ” Il povero Piero ” Tratto dall’omonimo romanzo del 1959. È da questo che parte l’adattamento che MAGDA MERCATALI fa del suo Laboratorio teatrale arrivato oramai al suo decimo anno di attività. Laboratorio prodotto dalla Cds (Casa dei diritti sociali) con la partecipazione di 9 studenti/attori “migranti” della scuola d’italiano. “Far ridere e riflettere sui nostri difetti”, questo il compito che ci siamo dati. Un cast di collaboratori importanti del mondo del teatro affiancano gli “attori”. Dalla costumista Lia Morandini, alle musiche di Giuliano Taviani ai costumi della storica sartoria teatrale Farani.

STAGIONE PER BAMBINI 

1-5 OTTOBRE 2025

RICCARDINO III

Giocoso “prequel” in un atto unico ispirato al personaggio di Riccardo III 

scritto e diretto Gigi Palla  

con Tommaso Cardarelli, Mancinelli Sergio, 

Valentina Marziali, Gigi Palla, Gabriela Praticò 

produzione Politeama s.r.l.

Adatto ai bambini dai 4 agli 11 anni e per tutti 

Londra 1450. La corte di Inghilterra è in fermento per l’approssimarsi della Giostra del Piccolo Cavaliere, in cui i giovani rampolli della nobiltà londinese si affrontano per contendersi il titolo di giovane pretendente alla corona. A contendersi l’agognato titolo tre fratelli di casa York: Edoardino Primo, principe ereditario; Giorgetto secondo, duca di Clarence e Riccardino Terzo, conte di Gloucester. Quest’ultimo, timido, mite e un po’ impacciato è preso di mira dai due fratelli, che, pur di primeggiare nelle varie prove, sono disposti ad usare qualsiasi mezzo, lecito ma soprattutto illecito. E mentre le prove sembrano confermare sempre la stessa classifica (Edoardino primo, Giorgetto secondo, Riccardino immancabilmente terzo), tra imbrogli e sabotaggi si arriva alla gara finale che decreterà il vincitore: la corsa a cavallo. Riccardino si troverà difronte ad un grande dilemma: vincere con l’imbroglio per vendicarsi dei torti subiti, o competere onestamente col rischio di finire ancora una vola “terzo”? Una divertente commedia che coinvolgerà il pubblico dei più giovani, facendoli riflettere su temi importanti come la lealtà, l’onestà, e l’importanza dell’impegno per raggiungere i propri obiettivi.

7-12 OTTOBRE 2025

NONNA LIA(R) E LE SUE TRE NIPOTI

scritto e diretto Gigi Palla 

con Tommaso Cardarelli, Sergio Mancinelli

Valentina Marziali, Gigi Palla, Gabriela Pratico 

musiche Alessandro Cercato 

costumi e oggetti di scena Susanna Proietti 

direzione tecnica Stefano Cianfichi 

light designer Umile Vainieri

sound engineer Daniele Patriarca 

assistente ai costumi e attrezzeria Valentina Bazzucchi 

produzione Politeama s.r.l.

Adatto ai bambini dai 4 ai 12 anni 

Nonna Lia(r), regina della Britannia, ormai avanti con gli anni, è stanca di governare, e per questo, dopo una vita tutta dedita ai doveri di regina, decide di dedicare tutte le sue forze per sfondare nel mondo dello spettacolo e diventare niente meno che la prima attrice del Globe Theater di Londra! 

Sceglie pertanto di abdicare e di cedere il suo trono a quella fra le sue tre nipoti che maggiormente le mostrerà affetto. Due delle tre nipoti, Ragana e Gonerilla, per ottenerne il favore, cominceranno a blandirla in ogni modo possibile e immaginabile, assecondando tutte le sue follie, incitandola durante le sue improbabili prove, di danza, di canto e recitazione, in cui la vulcanica protagonista proprio non darà prova di specchiato talento; mentre Cordelia, la terza e onesta nipote, cercherà vanamente di farla ragionare sull’assurdità di questa decisione. Tutto il favore della nonna sembra andare alle due ipocrite nipoti, ma in Britannia sopraggiunge una celebre stilista che si offre di cucire alla regina il costume per il suo provino… Una storia che prendendo le mosse dal Re Lear di William Shakespeare e strizzando l’occhio a I vestiti nuovi dell’imperatore di Hans Christian Andersen, vuole far riflettere, in modo leggero ed ironico, sul tema della sincerità degli affetti, mettendo al centro della narrazione una vivace rappresentate dell’età matura che può essere ancora e sempre un età perfetta per continuare a sognare, a progettare, a coltivare passioni.

14-19 OTTOBRE 2025

C’È DEL MARCIO IN DANIMARCA

scritto e diretto da Gigi Palla 

con Cristiano Arsì, Tommaso Cardarelli, 

Gigi Palla, Eric Patergnani, Gabriela Praticò

regia Gigi Palla 

musiche Alessandro Cercato

costumi e oggetti di scena Susanna Proietti

direzione tecnica Stefano Cianfichi

light designer Umile Vainieri

sound engineer Daniele Patriarca

produzione Politeama s.r.l.

Adatto ai bambini dagli 8 ai 14 anni

Giallo interattivo ispirato alle vicende di Amleto, principe di Danimarca.

Al Globe Theatre di Londra una compagnia amatoriale di medici sta per andare in scena con l’Amleto di Shakespeare. Nel ruolo del protagonista John Watson, il celebre aiutante del più famoso investigatore d’Inghilterra, Sherlock Holmes, che presente tra il pubblico non perderà l’occasione di assistere al debutto teatrale del suo fido collaboratore, così come non perderà una nuova occasione per puntare la sua lente di ingrandimento da perfetto investigatore su alcuni punti oscuri della vicenda rappresentata. Ecco che la storia del principe di Danimarca si tingerà di giallo, coinvolgendo nelle indagini anche il pubblico dei giovani spettatori che saranno chiamati a fornire le proprie deduzioni per risolvere lo spinoso caso e confermare una volta per tutte con le parole del principe Amleto che: “c’è del marcio in Danimarca!”. Una rivisitazione in chiave mistery della più celebre tragedia del teatro moderno, un giallo interattivo che conta di avvicinare il pubblico dei più giovani all’opera teatrale più rappresentata sui palchi di tutto il mondo. 

orario spettacoli 

dal martedì al venerdì ore 21,00 sabato ore 19:00 domenica ore 17,30 – lunedì riposo

orario botteghino

martedì – sabato ore 18,00/22,00 domenica ore 15,30/19,30

orario segreteria

lunedì – venerdì ore 10,00/13,00

Prezzi stagione

Interi € 20,00 – Ridotti € 15,00

Prezzi stagione per bambini

Interi € 10,00 – Ridotti € 8,00

Direzione Generale: Carlo Emilio Lerici

Teatro Belli di Antonio Salines

piazza Santa Apollonia, 11a
Roma, 00153 Italia
+ Google Maps
06.5894875
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