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Antonello Avallone in “Io, Ettore Petrolini” al Teatro Arcobaleno

17 Ottobre @ 21:00 20 Ottobre @ 17:30 CEST

TEATRO ARCOBALENO 

Centro Stabile del Classico

Giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 ottobre 2024 – ore 21.00 

Domenica 20 ottobre 2024 – ore 17.30

Compagnia delle Arti

presenta

Antonello Avallone

in

IO, ETTORE PETROLINI

di Giovanni Antonucci

Regia Antonello Avallone

 Musiche Pino Cangialosi, Scene e Costumi Red Bodò

Assistente alla regia Francesca Cati, Tecnico Suono e Luci Manuel Molinu 

Lo spettacolo è un ritratto non solo teatrale, ma anche umano e di costume del grande autore-attore Ettore Petrolini, troppe volte rappresentato in un facile e fuorviante cliché di comico romanesco. Non fu certo un caso, infatti, che Petrolini mise in scena le sintesi futuriste e che Filippo Tommaso Marinetti lo proclamò “grande attore futurista”. 

Io, Ettore Petrolini racconta il rapporto profondo di Petrolini con la città di Roma, dov’era nato in un vicolo vicino a Via Giulia, il suo orgoglio ma anche la sua malinconia, il suo sguardo lucido sulle debolezze umane, ma anche la sua fiducia nella dignità degli uomini. 

La commedia, opera di Giovanni Antonucci, un autore e studioso di Petrolini, che ha curato l’edizione più completa e più fortunata delle sue opere, coniuga il ritratto artistico e umano dell’attore-autore con quello dell’irresistibile narratore di facezie, barzellette, “colmi”, come egli li chiamava. 

Riso e malinconia, realtà e memoria, verità e finzione, si alternano nella pièce con l’obiettivo di far rivivere sulla scena, a esattamente 140 anni dalla sua nascita, una figura inimitabile che molti hanno cercato di emulare. 

«Abbiamo voluto raccontare un Petrolini che, negli ultimi giorni della sua vita, entra in un teatro e, come per magia, rivede tutta la sua vita, dai suoi esordi nei teatri baracconi di Piazza Guglielmo Pepe, alle prime sue macchiette di successo, passando per i suoi trionfi alla Comédie-Française, fino alla esaltazione di alcune sue creazioni da parte del mondo nascente del futurismo che faceva capo a Marinetti. Si è scelta una chiave di lettura intimista che ci conduce nelle sfere più nascoste dell’uomo, attore di successo. Di fronte a noi compare un Petrolini malato, afflitto da quella che lui chiama “la Signora Embolia Flebite”, che ce lo mostra un po’ claudicante. Ne scaturisce un racconto malinconico, umano, eppure strepitoso, sorprendente nel momento in cui il ricordo del passato diventa vivo e, cancellando per un momento tutti i suoi malanni, lo riporta indietro come se il tempo non fosse mai passato e gli fa rivivere, insieme allo spettatore, le sue macchiette, le sue parodie più famose. Ed il tono è sempre sardonico, di una comicità dolente, pensosa, aspra e il linguaggio, mai greve, anche quando, allusivo, pratica il calembour e il non sense, con effetti di grande coinvolgimento del pubblico che di questa comicità surreale coglie la genialità». Antonello Avallone

Un Petrolini dal volto umano. Una vera sorpresa (…) Antonello Avallone: un attore di cui non conoscevo le straordinarie qualità. Sia Scaccia che Proietti suonavano su una corda sola. Il loro virtuosismo, rispetto all’interpretazione di Avallone, risulta riduttivo. Avallone non fa nulla per sedurre il pubblico, è tranquillo. Ma è dalla sua tranquillità che scaturisce la profluvie di sfaccettature dell’arte di Petrolini. (…) Nessuno come Avallone aveva mostrato l’irriducibilità poetica a qualunque formulazione storico-culturale. Franco Cordelli – Corriere Della Sera

Un Petrolini complesso, dalle sfumature cangianti e dai molteplici talenti, è quello interpretato qui da Antonello Avallone. (…) Attraverso i ruoli nel teatro “serio”, si compie un viaggio nella storia, nella musica e nelle abitudini degli italiani. – Il Messaggero

Proprio da vedere coi sensi più riposti, e con l’anima, la prestazione-gioiello di Antonello Avallone che in “Io, Ettore Petrolini”, dribbla facili/autorevoli effetti comici in favore di una chiave intimista bellissima. Agisce in tenuta domestica pervaso da malinconia, eppure strepitoso nel crescere con luci e ombre di fari della ribalta. – Rodolfo Di Giammarco – La Repubblica

Ottima interpretazione di Antonello Avallone che commuove con leggerezza, deforma con garbo come vuole Fortunello, Gastone o Gigi er bullo. – Mary Barbara Tolusso – Il Gazzettino

Antonello Avallone, un attore dalla spiccata espressività. – Laura Strano – Il Piccolo 

Info e Biglietti – 06.440.27.19 – info@teatroarcobaleno.it

Teatro Arcobaleno

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