Il surrealismo del teatro contemporaneo apre la rassegna “Expo” al Teatro Belli
Mentre a Sanremo si inaugura il Festival, il Teatro Belli apre il sipario alla Rassegna di teatro contemporaneo Expo per dare la possibilità a giovani autori e alle compagnie italiane di sperimentare drammaturgie dal sapore innovativo nello scenario teatrale romano. L’atmosfera della rassegna si fa calda e intima: molte sono le nuove promesse che, insieme a volti già conosciuti del panorama teatrale, sfileranno -fino al 7 aprile- con dieci spettacoli, al fine di emozionare e di far sognare il pubblico romano.
Il Teatro Belli ha aperto la Rassegna il 6 febbraio con lo spettacolo Due Schiaccianoci di Alice Bertini, autrice e regista insieme a Carlotta Solidea Aronica, già vincitrici dello scorso Rome Fringe Festival 2023. Una regia consapevole che scorta armoniosamente i movimenti degli attori e la drammaturgia stessa, attraverso sfumature metaforiche e simboliche.
Due Schiaccianoci rilegge il celebre balletto del compositore russo Pëtr Il’ič Čajkovskij, ma questa volta dal punto di vista delle due fedeli guardie reali che, col trascorrere degli anni, mantengono fissa la loro staticità sul posto di lavoro. Durante i momenti di supervisione, le due sentinelle si comprendono e approfondiscono la loro conoscenza e passione che li accomuna per la musica jazz. E insieme progetteranno minuziosamente il rovesciamento della Regina, ribellandosi al suo regime, con l’intenzione di schiacciare la Sovrana metaforicamente, proprio come farebbero due Schiaccianoci. Molti saranno gli avvenimenti e i colpi di scena che si opporranno alla loro ardimentosa impresa.
Un dialogo in stile beckettiano, surreale e complesso al tempo stesso, un Didi e Gogo che pianificano strategicamente un modo per eliminare la Regina e far decadere la sua Monarchia, il tutto a suon di jazz, una tonalità musicale simbolicamente scelta proprio come unico stile improvvisato e fuori dagli schemi.
Federico Gatti e Michele Breda sostengono la scena a un ritmo intenso e serrato, sorprendendo la platea. La scena è essenziale, una semplice porta in stile fiabesco: a cosa serve la scena se proprio i due attori occupano lo spazio come vere scenografie, con i loro movimenti attoriali e talvolta di danza? Ogni taglio di luce, suono e musica è ben studiato e niente viene lasciato al caso. I costumi molto ben costruiti e in linea con la drammaturgia surreale che la situazione richiede.
I Due Schiaccianoci sono i due bombaroli di Fabrizio de André che tentano in modo grottesco e da Teatro dell’Assurdo di ribellarsi alle convenzioni e alla morale imposte per il volgo disponibile a lasciarsi omologare e manipolare. Una favola moderna dai risvolti profondi, con uno sguardo critico e attento all’epoca attuale dove regna sovrana la staticità degli eventi, dove cambi e rinnovazioni non fanno che rinviare alla citazione di Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo: cambiare tutto, per non cambiare niente.
I due schiaccianoci di Alice Bertini – Regia di Alice Bertini e Carlotta Solidea Aronica – con Federico Gatti, Michele Breda – – costumi Annarita Romeo, cappelli Marilena Fantozzi – scene Leonardo Barroccu – disegno luci Marco D’Amelio – organizzazione Valeria Iovino – Dal 6 all’11 febbraio al Teatro Belli