Riprendere in mano la questione del diverso inteso come punto di forza
Dal 27 novembre 2024 al 30 marzo 2025il Palazzo delle Esposizioni invita alla riflessione sulla diversità e alla sua preservazione con ”Elogio della diversità”, a cura di Isabella Saggio e Fabrizio Rufo. Questa mostra si propone di esplorare le vastità delle forme di vita tipiche di un mondo caratterizzato da scontri fra il progresso e la biodiversità. Non si tratta di un tu per tu con l’arte, ma un’opportunità per abbracciare le differenze. I visitatori possono scoprire uno spazio dove indagare l’accoglienza sulla varietà, con l’aiuto di un comitato scientifico d’eccellenza di livello internazionale, composto dal Premio Nobel Giorgio Parisi, da Enrico Alleva, Carlo Blasi, Stefano Boeri, Ferdinando Boero, Maria Chiara Carrozza, Luigi Fiorentino, Enrico Giovannini, Vittorio Lingiardi, Antonella Polimeni e da Ling San.
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L’estetica di una delle opere più suggestive si manifesta in una grande teca di vetro che racchiude innumerevoli insetti di infinite specie e dimensioni, accanto a delle meravigliose farfalle dalle sfumature di un blu così brillante che riassesta l’equilibrio fra l’immaginazione e l’attimo presente. Il loro bagliore è tanto forte da farci tentennare nel proseguire, preferendo rimanere assolti fra gli ideali di magica leggerezza, che solo un battito d’ali può sprigionare. La quiete cui si va incontro rende l’esperienza superiore a qualsiasi tipo di aspettativa.
Si viene accolti da una serie di installazioni multimediali che ci portano a fare ciò che usualmente in un ambiente non controllato non oseremmo concepire con la stessa sicurezza: avvicinarci a mammiferi di terra e di mare e ai rettili, superando quella paura che si ha se ci si imbattesse dal vivo. L’allestimento è eccellente per la manodopera, a partire dalle gigantografie della fauna e della flora che riempiono ogni angolo del visibile, assieme agli esemplari di animali imbalsamati utilizzati per le esposizioni al pubblico. Vediamo un orso marsicano, un’aquila reale del Museo Civico di Zoologia di Roma e un lupo dei Musei di Anatomia Comparata. Sembra di passeggiare nel bosco, nelle vicinanze di funghi e fiori che si trovano sugli Appennini. Più avanti si spengono le luci per facilitare l’immersione nell’oceano, fra conchiglie, meduse, una foca monaca del Museo di Storia Naturale di Genova e il temutissimo squalo bianco.
L’aspetto che risalta fin dall’inizio è la massima gestione dell’interazione che l’umano riesce ad avere con i dati resi comprensibili attraverso la tecnologia. Il materiale è accompagnato dall’approccio narrativo di QR code che trasformano la visita in un’esperienza educativa. Il digitale offre l’opportunità di immedesimarsi nella realtà aumentata per approfondire le storie sulla genetica e sulle origini degli ecosistemi. Tale fusione di modalità tecniche fa arrivare dei messaggi che non devono essere dimenticati a breve termine ma rimarcare l’attenzione sul cambiamento climatico, sull’inquinamento, sulla pesca intensiva e sulle specie a rischio.
Inoltre, per alimentare il dubbio e la presa di posizione rispetto alle tematiche delicate, vengono poste domande alla quali si può rispondere spingendo un pulsante per il sì e uno per il no, come per esempio: “rinunceresti a tutti i parcheggi della tua via per piantare alberi?” Si riesce a catturare l’attenzione dei più giovani contribuendo a promuovere la scienza. Accade di diventare partecipanti attivi nell’elaborazione di pensieri davanti ai numeri sui risvolti attuali, ma le previsioni future parlano chiaro, siamo in seria difficoltà.
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Colpiscono le comunità locali che si stanno impegnando per tutelare il territorio, andando a ricreare delle piccole foreste per ridurre l’inquinamento, anche a Roma, città pilota per l’inaugurazione del progetto al Parco dei Caduti a San Lorenzo. Il coinvolgimento delle scuole per integrare la realizzazione di luoghi raggiungibili in bicicletta è sicuramente idoneo a rimarginare le evidenti criticità della capitale. L’inclusività si mette a disposizione di chi vuole conoscere e cercare di cambiare le proprie abitudini. Tuttavia, la mostra è un’occasione per sorprendersi dal lavoro di accorpamento degli importanti organismi che abitano il nostro globo, i quali non meritano di sentirsi ospiti indesiderati ma protagonisti allo stesso modo di noi umani.
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Elogio della diversità – Promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo – Curata da Sapienza Università di Roma con Università di Padova e con il National Biodiversity Future Center (NBFC), istituito dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – Hanno contribuito alla realizzazione il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale – Palazzo delle Esposizioni di Roma dal 27 novembre al 30 marzo 2025