Con la sua ultima pubblicazione la Prof. Mirella Schino prosegue gli studi intorno le problematiche relative al Grande Attore, alla rivoluzione teatrale dei primi quarant’anni del Novecento, a Eleonora Duse.
«Ammirata, idolatrata, ignota» – come affermava nel lontano 1905 Il Piccolo della Sera – la figura di Eleonora Duse è stata fin da sempre controversa. Sviscerati i più svariati aspetti della sua personalità, sia artistica che privata, intorno l’attrice sembra però aleggiare ancora un profondo mistero.
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Così, l’autrice Prof. Mirella Schino con la sua ultima pubblicazione, “Eleonora Duse: Storia e immagini di una rivoluzione teatrale” torna a decifrare la vita artistica (e non solo) di una delle più grandi attrici di tutti i tempi. Parlare di rivoluzione intorno la figura della Duse può sicuramente suscitare non poche perplessità: difatti, ella non ha lasciato in eredità teorizzazioni o nuovi metodi di produzione; eppure il suo modo di fare e vivere il teatro è stato completamente fuori dalla norma. La sua è stata senza dubbio una rivoluzione silente.
Attraverso sentieri iconografici, epistolari e narrativi veniamo guidati in un viaggio di scoperta del teatro Dusiano, distintosi per il suo esistenzialismo, il suo dolorismo, la sua potente drammaturgia gestuale e – per quanto non stravolgesse mai apparentemente l’aspetto dei suoi spettacoli – l’attrice si rivela un’inarrestabile trasformista delle scene. Il suo non è affatto un teatro di godimento; né tantomeno un’esperienza estetica. Il suo è un teatro esperienziale; un teatro che fosse scossa, vibrazione di corpi – e tra corpi.
Di lei, comunemente, se ne ricordano – forse anche fin troppo – le innumerevoli relazioni sentimentali, ma nessuno mai prima d’ora (come in questa indagine storiografica) ne hai mai individuato cartina tornasole della complessa e articolata personalità della Duse: lei che, ancor prima di essere attrice, è stata una donna intraprendente ed indipendente (un’antesignana non solo della regia; ma ancor più un’antesignana dell’imprenditoria femminile). Una donna che ha fatto del teatro, ancor prima che una passione, necessità di vita.
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Così, attraversando un primo periodo shakespeariano, passando per quello francese fino all’ultimo periodo dannunziano, ciò che emerge di certo non sono le sue relazioni amorose, ma una costante tensione; una progressiva evoluzione e trasformazione della sua artisticità. Ma allora perché tutt’oggi la sua arte sembra essere a molti incomprensibile? Il segreto risiede tutto in quel suo dirompente effetto sorpresa; in quel rimanere fedele a se stessa e allo stesso tempo rinnegarsi. Il suo teatro, un paradosso vivente: è questa la sua rivoluzione. Non plateale certamente; ma pur sempre una rivoluzione. Era lei ed unicamente lei, Eleonora Duse, d’altronde la vera rivoluzione.
Eleonora Duse: storia e immagini di una rivoluzione teatrale, Mirella Schino, Carocci Editore Sfere, 2023