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Dragon Trainer: mai smettere di volare

Nelle sale dallo scorso 13 giugno, il primo live action targato DreamWorks è in grado di regalare grande qualità ed emozione al suo pubblico.

Partiamo dal fatto che il live action di Dragon Trainer è praticamente uguale all’originale film di animazione DreamWorks del 2010 e partiamo dal fatto che alla regia ci sia sempre Dean DeBlois, regista che insieme a Chris Sanders si era occupato dell’originale . Sono forse questi i segreti di un live action funzionale ed emozionante? Pare proprio di si.

Mason Thames

La trama è appunto la medesima del classico di animazione: la storia di Hiccup ( Mason Thames ), giovane vichingo e abitante dell’isola di Berk, luogo dove vichinghi e draghi si combattono da generazioni. Qui il giovane, totalmente inadatto nella lotta contro i draghi, non è preso sul serio dagli abitanti. Ad incrementare il tutto il rapporto contrastato con il padre Stoik detto “ l’immenso”  ( Gerard  Butler )  , eroe vichingo e capo villaggio stimato da tutti  con il quale  il figlio ha molte difficoltà a comunicare.  

Hiccup, a differenza di tutti gli abitanti dell’isola, non è un uccisore di draghi e mai lo sarà, non a caso riuscirà per la prima volta a catturare, addestrare e fare segretamente amicizia con il drago Furia Buia, da Hiccup poi chiamato teneramente Sdentato ( Randy Thom ). Tra i due nascerà una profonda amicizia destinata a cambiare per sempre l’ordine sociale tra draghi ed umani dell’isola.

La trama si presenta quindi similare se non quasi uguale al film precedente, ed è proprio questa la sua forza; inoltre la scelta di proseguire con il regista del film originario ridona al prodotto l’autorialità che lo contraddistingue.

Restano comunque delle differenze: in primo luogo il minutaggio è inevitabilmente diverso tra un live action e un film di animazione: nel live action le tempistiche sono infatti più dilatate ma certamente funzionali, con i suoi 125 minuti questo Dragon Trainer non annoia.

Questa tempistica da invece maggior possibilità di approfondire  la sceneggiatura ( sempre curata da Dean DeBlois )   per alcuni rapporti tra i personaggi come quello tra Hiccup e suo padre, due figure che si vogliono bene ma che nella loro inevitabile diversità non riescono a comunicare e capirsi; un rapporto che nel corso della storia vede dei risvolti molto interessanti. Uguale sensazione per l’approfondimento del rapporto tra Hiccup e  Astrid ( Nico Parker ) , la giovane guerriera vichinga di cui è il ragazzo è innamorato, un rapporto fatto di diversi sentimenti che qui hanno  la possibilità di svilupparsi gradualmente.

Le scene, per quanto simili al film originale, hanno un effetto ancora più ampliato e realistico nella versione live action, epiche  quelle in volo di Hiccup e Sdentato  dove lo stesso spettatore ha l’impressione di essere lì con loro a condividere quei momenti in alto nel cielo.

Gli stessi personaggi assomigliano molto per caratterizzazione ed aspetto a quelli di animazione originari: dallo stesso Hiccup a suo padre Stoik, compresi gli amici  Gambedipesce ( Julian Dennison ), Moccioso (Gabriel Howell e i gemelli Testabruta ( Bronwyn James ) e Testaditufo ( Harry Trevaldwyn ). Bene anche Astrid, che nonostante le polemiche nate per il suo aspetto non caucasico ( come nel film di animazione) è perfettamente in sintonia e coerente con il personaggio originario. 

I personaggi comici riescono anche  a mantenere quel aspetto buffonesco che li differenzia pur restando realistici. Uguale per i draghi, che fatti con una buonissima CGI, riescono a mantenere  sia un aspetto spaventoso che  buffo, una combinazione di elementi che li contraddistingue.

In questo live action tutto è funzionale: dalla trama che, anche se quasi uguale al film originale, non delude e riesce anche ad approfondire alcuni aspetti, all’interpretazione ben caratterizzata dei personaggi, fino a dei draghi in perfetta CGI.

Al suo primo live action DreamWorks supera per cura e coerenza i precedenti tentativi dei live action Disney, alcuni decisamente dei buoni prodotti, come  il recente  Lilo & Stich,  ma che sembrano non avere l’attenzione, il cuore e la cura che questo primo live action Dreamworks è riuscito a dimostrare.

Mason Thames

Sulle ali del drago Sdentato piccoli e grandi sembrano volare e sperano, con i prossimi sequel  del film confermati, di continuare a farlo.

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Dragon Trainer. Regia, sceneggiatura  e co- produzione di  Dean DeBlois. Dal soggetto Come addestrate un drago di Cressida Cowell . Con Mason Thames, Gerard  Butler, Randy Thom,  Nico Parker, Nick Frost, Julian Dennison, Gabriel Howell, Bronwyn James e Harry Trevaldwyn.  Fotografia di Bill Pope; musica di John Powell. Casa di distribuzione DreamWorks; distribuzione italiana Universal Pictures.

Foto e copertina: Universal Pictures

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