Donna Summer. Icona degli anni ’70 raccontata in un libro

Un libro dedicato alla regina della disco-music, parliamo di “Donna Summer, la voce arcobaleno. Da disco queen a icona pop”,  uscito da qualche settimana per Coniglio Editore: la prima monografia completa in italiano dedicata alla regina indiscussa della musica internazionale, a poco più di dieci anni dalla sua scomparsa.

Donna Summer ha lasciato un segno indelebile e riconoscibilissimo nella storia della musica, in particolare della dance. Nata nel 1948 come LaDonna Adrian Gaines e morta all’età di 63 anni, la grande artista dal successo planetario ha lasciato un vuoto incolmabile nei dancefloor di tutto il mondo. Con il suo stile unico, il suo fascino, la calda voce potente e poliedrica, negli anni ha venduto più di 150 milioni di dischi; si è aggiudicata cinque Grammy, un Oscar, vari riconoscimenti, numerosi premi, dischi d’oro e di platino in tutto il pianeta. 

Quando pensiamo agli anni ’70, pensiamo a lei:

La superstar afroamericana originaria di Boston, ha saputo incarnare perfettamente la colonna sonora degli anni ’70 con una serie di hit da lei stessa scritti insieme al duo Moroder-Bellotte. Dalla sensualissima “Love To Love You Baby” al celebre “I Feel Love” passando per grandi successi di pubblico e critica quali Could It Be Magic, Last Dance, Mac Arthur Park, Hot Stuff, Bad Girls; No More Tears (Enough Is Enough) e On The Radio, quest’ultima davvero bellissima.  La Summer rappresenta – possiamo dire – una rarità nel panorama della disco music degli anni ’70, dal momento che la sua carriera iniziò molto prima dell’immensa popolarità data dalla disco-music ed è continuata anche successivamente. Senz’altro era una delle artiste più note di quel periodo, nei ’70, ma molti forse non sanno che il suo repertorio non si esauriva nella dance ma attraversava gli stili ed i generi; includeva per esempio molti pezzi R&B, rock e gospel che le valsero un Grammy award proprio per ogni categoria. La sua produzione è enorme. Un fervore produttivo che è tuttora acclamato dalla critica moderna: inoltre, è stata una delle poche “cantanti disco” rivalutate dai critici rock attuali. 

Gli autori del libro sono il giornalista e scrittore Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, psicoterapeuta, docente e scrittore, già pregiate firme insieme del bestseller “La storia della Disco Music” (Hoepli). La prefazione è affidata a Pete Bellotte, produttore, insieme a Giorgio Moroder, di alcuni dei più grandi e consolidati successi della cantante statunitense.  Una full-immersion tra anni iconici ed indimenticabili, che hanno segnato un’epoca tra gusti, costumi, sociale, politica e naturalmente musica, ricerca, sperimentazione e sana leggerezza. 

L’opera non è una semplice biografia ma è impreziosita da aneddoti, interviste esclusive degli autori stessi a Donna Summer e ad altri personaggi a lei molto vicini:

Una coppia letteraria ma anche artistica già collaudata che abbiamo raggiunto ed intervistato per parlare del libro e di lei, Queen indiscussa: 

Cosa troveranno gli appassionati di Donna Summer nel libro e cosa rappresenta Donna Summer oggi, quale eredità lascia oggi alle nuove generazioni? Perché il suo modo di cantare è ancora così attuale? 

Gli appassionati di Donna Summer  nel libro troveranno un racconto sul percorso artistico , arricchito anche da risvolti sulla sfera personale, di un’artista completa che assurta ad incontrastata sovrana del dancefloor è diventata un’icona della musica pop per indiscusse doti vocali, originalità sonore e un carisma ipnotico senza precedenti. La sua eredità non è soltanto fatta di hits mondiali come “Love To Love You Baby”,  “I Feel Love”, “Last Dance”, “Mac Arthur Park”, “Hot Stuff” , “Bad Girls”, “No More Tears” (duetto con Barbra Streisand) , “On The Radio” , tanto per citarne alcuni, diventati veri e propri evergreen, ma consiste anche nell’aver spianato l’ascesa verso il successo al femminile a tutte le sue colleghe che dagli anni ’80 in poi sono diventate delle superstar traendo ispirazione da lei. La carica sensuale della Summer, mai volgare o pornografica, ha rappresentato una liberazione della donna, per quella afroamericana in particolare, nel rivendicare un ruolo paritetico all’uomo in un clima in cui l’industria discografica era dominata dai maschi e dal rock bianco. Grazie alla disco music e alla sua regina in primis, le donne afroamericane cominciano a imporsi ai vertici delle classifiche, a riempire gli stadi e a sconvolgere i palinsesti radiofonici. 

Nel corso della sua carriera artistica, ha saputo sperimentare moltissimo. Inoltre, perché “voce arcobaleno, per la sua versatilità?”

Si, una doppia sperimentazione vocale e musicale: con Donna Summer la musica ha cambiato volto.  Nel 1977 quando uscì “I Feel Love” sembrava di stare già nel futuro, come disse Brian Eno a David Bowie all’ascolto di questo brano rivoluzionario scaturito dalle menti di Donna Summer e dei suoi geniali produttori Giorgio Moroder e Pete Bellotte. Abbiamo deciso di intitolare il libro “ La Voce arcobaleno” perché la voce di Donna, è talmente poliedrica e versatile da attraversare tutti i colori, proprio come un arcobaleno. Come dice Pete Bellotte nella prefazione al nostro libro: “Donna poteva cantare qualsiasi genere musicale: rock, soul, gospel, R&B, country e disco!”

La discomusic che lei ha lanciato, rivoluzionando l’idea stessa della musica, non è cambiata anzi si è trasformata. Quanto si è trasformata e come?

La disco music ha avuto 6 /7 anni di incredibile successo tanto da sovrastare il predominio del rock, poi, agli albori degli anni ’80, ha cambiato nome in dance e successivamente si è trasformata in house , synth-pop fino alla ancora attualissima elettronica (EDM). Tutte le contaminazioni della disco music con il rock, il funky, il soul e con rutti gli altri generi musicali sono diventate negli anni parte integrante della attuale pop music che racchiude in se elementi apparentemente contrastanti, ma in sintonia tra loro. 

Le cambia la vita l’incontro con Giorgio Moroder, il produttore che ha inventato la disco music. Qual è stato il loro rapporto e perché si è poi interrotto? 

Il rapporto tra la Summer, Moroder e Bellotte è stato idilliaco a livello personale e professionale . Da questo team sono nati degli album di Donna incredibilmente camaleontici e innovativi, pur rimanendo in un ambito da dancefloor. Il rapporto tra i tre si è interrotto quando la Summer cambiò casa discografica passando dalla Casablanca alla Geffen Records. Il primo album per l’etichetta fu “The Wanderer” del 1980, un disco molto avanti per quei tempi. A quell’album doveva seguire un altro realizzato dai tre che però non vide mai la luce se non molti anni dopo…Il motivo? Non vogliamo spoilerare troppo: bisognerà leggere il tutto nel libro!

A chi è rivolto il libro? Un modo per riscoprire un’epoca ancora attualissima? 

Il libro è rivolto a tutti gli amanti delle grandi voci e della buona musica a 360 gradi, a coloro che hanno vissuto gli anni d’oro di un epoca musicale irripetibile, ma anche ai più giovani desiderosi di scoprire le fonti di ispirazione di star attuali come Beyonce e Lady Gaga. Inoltre, a tutti i numerosissimi fans planetari di Donna Summer, ricordiamo che nel libro troveranno delle storie esclusive ed inedite raccolte da noi nelle interviste che negli anni abbiamo avuto il piacere e l’onore di fare a questa straordinaria “disco queen e icona pop”.

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Elena Salvati

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