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Dolce nostalgia in Val Bisagno

Con Teatro Garage e La Chascona, la rassegna “Nostalgia periferica” anima la periferia genovese

Settembre è arrivato, e la Val Bisagno si risveglia al suono di passi di tango, note jazz e parole. È qui che prende vita Nostalgia periferica: il ricordo che abita ai margini, rassegna firmata da Teatro Garage e Associazione La Chascona. Per tre settimane, musica, danza e laboratori trasformeranno la nostalgia in esperienza condivisa, restituendo ai quartieri uno spazio di incontro, memoria e creatività.

L’apertura, sabato 6 settembre in piazza Manzoni, porta il pubblico in un viaggio tra musica, danza e teatro con Palabras de tango arrabal. La storia degli emigrati liguri prende vita tra passi di tango e melodie argentine, trasformando la nostalgia in ponte tra luoghi lontani e radici ritrovate, memoria e creatività.

Proseguendo nella settimana, il 13 settembre alla Sala Diana il concerto Remember the future rende omaggio al compositore Giovanni Sanguineti. Decine di musicisti liguri intrecciano suoni e voci, trasformando il ricordo in festa collettiva e confermando la musica come linguaggio capace di unire le persone.

Il 21 settembre al Teatro dell’Ortica lo spettacolo Nostalgia di Giacomo Moscato esplora il desiderio di ritorno a casa e la necessità di ritrovare ciò che ci ha fatto stare bene. Un intreccio tra teatro e letteratura che parla al cuore di chiunque senta il richiamo delle proprie radici.

Per gli organizzatori, la Val Bisagno non è solo un territorio da attraversare, ma un luogo di memoria e identità. Giovanni Cadili Rispi, presidente de La Chascona, sottolinea come portare la cultura in periferia restituisca valore ai luoghi e generi legami tra persone e comunità. Daniela Deplano, direttrice artistica del Teatro Garage, osserva come il tema della nostalgia permetta di recuperare ricordi, tradizioni e storie personali, trasformandoli in laboratori creativi che coinvolgono bambini, adulti e persone fragili, rendendo la cultura un’esperienza inclusiva e partecipata.

Anche i più piccoli trovano qui uno spazio per sentire il legame con le proprie origini. Attraverso laboratori teatrali e di lettura, i bambini riscoprono le storie e i ricordi che li hanno formati, sviluppando la capacità di comprendere sé stessi e il mondo intorno a loro.

Per l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari, iniziative come questa hanno il merito di riportare la cultura fuori dai grandi centri e dentro i quartieri, trasformando la nostalgia in occasione di incontro e in un ponte tra generazioni. È nei territori periferici, spesso considerati marginali, che può nascere una nuova vitalità culturale, capace di valorizzarne la ricchezza e la memoria.

Ed è qui che Nostalgia periferica trova la sua forza più autentica. Non si parla di nostalgia come rimpianto o malinconia, ma come riconoscimento di ciò che ci ha fatto crescere, gratitudine verso le radici e desiderio di ritrovarle. Un’energia vitale che diventa festa, memoria collettiva. Musica, danza e parole sono linguaggi naturali per esprimere questo sentimento ancestrale, trasformando ogni spettacolo e laboratorio in un piccolo rito collettivo, dove le memorie personali si intrecciano, diventando esperienza condivisa. In tempi in cui le città rischiano di frammentarsi, questa rassegna ricorda che la nostalgia può essere dolce, luminosa e generativa: una nostalgia che ci fa guardare indietro senza pesantezza, sorridere dei ricordi e ritornare, con speranza e gratitudine, alle nostre origini.

Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale del Teatro Garage.

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