Il Centro Nazionale di Produzione Orbita Spellbound torna sul palco del Teatro Palladium con due serate dedicate alla scena contemporanea della danza. Un vero e proprio lavoro di mappatura, quello di Orbita, delle molteplici realtà coreutiche dei nostri tempi. Un progetto, dal titolo “Voices from Czech Republic” il cui obiettivo fosse, difatti, quello di dar voce ad una piccola ma proficua realtà coreutica quale quella Ceca.
Ad aprire la serata – primo dei due incontri, la compagnia 420PEOPLE con “Ever”: un viaggio nei meandri di una corporeità in bilico tra i condizionamenti causati dagli occhi giudicanti e la propria vera essenza. Tra dinamismo e atletismo, sperimentando principi di contact e floorwork, i performers abitano, così, una scena completamente spoglia giocando tra traslamenti di piano e diagonali immaginarie. Un linguaggio, quello della giovane compagnia, dall’eccellente tecnicismo che non fa che catturare a sé gli occhi attoniti degli spettatori.
Esilarante, d’altro canto, il breve mash-up portato in scena dai FARM IN THE CAVE. Un connubio tra danza e teatro fisico, che affronta con leggerezza ed un pizzico di ironia tematiche sociali quali l’adolescenza e l’apprestarsi dell’invecchiamento. Estratti, quelli di “Together Forever” e “Commander”, deludenti però nel loro sviluppo: il godimento apprestatosi a catturare in platea, sembra essere stato troncato troppo bruscamente. Incredulità, difatti, tra gli spettatori all’alzarsi del sipario. Una voce, probabilmente, taciuta precocemente.