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“Da Cosa Nasce Cosa”: il perfetto cerchio dell’arte di Elisa Zanlari

Tra ironia, acrobazie e dialogo col pubblico, la performer della Compagnia Circo Puntino conquista la platea del Teatro Furio Camillo.

Il 7 novembre scorso, sul palco del Teatro Furio Camillo, ha preso il via la 12° edizione di Battiti – Rassegna Internazionale di CircoTeatro, appuntamento ormai consolidato e di qualità, capace ogni anno di offrire al pubblico un panorama ampio e variegato di spettacoli circensi contemporanei. Una rassegna che, grazie a una direzione artistica sempre attenta, riesce a mantenere alta l’asticella delle proposte, alternando nomi noti e nuove scoperte del panorama internazionale. La sera dell’8 novembre il palco di Battiti ha ospitato Da Cosa Nasce Cosa, spettacolo di e con Elisa Zanlari, co-fondatrice della Compagnia Circo Puntino. L’artista, una delle pochissime – forse l’unica – donne in Italia a portare in scena la Ruota Tedesca, ha conquistato da subito l’attenzione del pubblico con la sua presenza scenica vivace e un’ironia misurata, che intreccia linguaggio teatrale e gesto acrobatico.

Da Cosa Nasce Cosa – Elisa Zanlari

Lo spettacolo, dinamico e brillante, riflette con leggerezza sugli stereotipi legati ai ruoli femminili, traducendo in movimento una riflessione che diventa anche gioco, sorpresa, partecipazione. Elisa Zanlari alterna momenti di comicità e di improvvisazione a passaggi di alta tecnica circense, modulando tempi e ritmo con abilità da vera padrona di scena. La sua capacità di coinvolgere gli spettatori – grandi e piccoli – è immediata e autentica: li interpella, li guarda, li fa ridere e partecipare, trasformando il palcoscenico in uno spazio condiviso e vitale.

La prima parte dello spettacolo si apre con un numero di equilibrismo e manipolazione di coni stradali, un chiaro omaggio al teatro di strada da cui l’artista proviene. Qui Elisa gioca con gli oggetti, li anima, li fa parlare: un dialogo ironico che introduce il tema della costruzione e decostruzione dei ruoli, della ricerca di equilibrio tra forma e libertà. Tuttavia, in questa sezione, il ritmo risulta a tratti meno incisivo rispetto al resto dello spettacolo. Il segmento con i coni, pur eseguito con precisione e garbo, sembra ancora in cerca di una piena maturità drammaturgica e, per quanto mantenga viva la curiosità del pubblico, non riesce a raggiungere la forza evocativa e l’impatto delle successive acrobazie sulla Ruota Tedesca.

Quando però la scena si apre sul grande cerchio metallico, Da Cosa Nasce Cosa decolla letteralmente. Elisa Zanlari, con eleganza e potenza, dà vita a una danza vertiginosa di equilibrio e leggerezza. La sua padronanza dell’attrezzo è straordinaria: si muove con una naturalezza che nasconde la complessità tecnica e la fatica fisica richiesta da ogni figura. Ogni rotazione, ogni cambio di direzione diventa racconto: il corpo dell’artista si fa parola, musica, racconto di libertà.

Il pubblico, numeroso e partecipe, segue con attenzione crescente, fino all’esplosione di applausi che accompagna i momenti più spettacolari. I ragazzi in sala guardano incantati, gli adulti trattengono il fiato: in quei minuti la Ruota Tedesca diventa un vero strumento poetico, capace di emozionare e sorprendere. Elisa, nel suo “one woman show”, gioca con gli spettatori, coinvolgendone due in un numero di equilibrismo dal tono giocoso e complice, che aggiunge spontaneità e calore alla performance.

Dopo circa quarantacinque minuti di spettacolo, l’impressione generale è quella di un lavoro coeso, energico e sincero, capace di unire linguaggio circense, ironia e riflessione sociale. Se la prima parte – quella con i coni e gli equilibrismi – risulta ancora un po’ meno avvincente rispetto alla potenza scenica delle acrobazie sulla Ruota Tedesca, la differenza non intacca il valore complessivo della proposta. Anzi, con qualche aggiustamento o arricchimento di quella sezione introduttiva, lo spettacolo raggiungerà sicuramente una compiutezza ancora maggiore, bilanciando meglio i momenti di costruzione drammaturgica con quelli di pura virtuosità fisica.

Da Cosa Nasce Cosa – Elisa Zanlari

In ogni caso, Da Cosa Nasce Cosa conferma Elisa Zanlari come un’artista di grande talento, capace di portare in scena una forma di circo contemporaneo che unisce forza e grazia, tecnica e pensiero, con un linguaggio personale e immediato. Il pubblico di Battiti lo ha percepito con chiarezza, tributandole lunghi applausi finali e un entusiasmo sincero. Un successo meritato, per una performer che dimostra come, dal dialogo fra corpo, ironia e poesia del gesto, possano davvero nascere cose meravigliose.

Una nota a margine dello spettacolo: nel foyer del Teatro Furio Camillo, Amnesty International invita gli spettatori a aderire alla campagna #IoLoChiedo per supportare la revisione dell’articolo 609-bis del codice penale.

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Da Cosa Nasce Cosa – di e con Elisa Zanlari, Compagnia Circo Puntino, Teatro Furio Camillo 8 novembre 2025

Foto ©Grazia Menna

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