Quando una risata può salvare il mondo.

Ieri, 6 gennaio, inaugurata l’edizione zero del Comicittà, la fiera del buonumore. Sulle scene del Palazzo dei Congressi e della Nuvola di Fuksas, numerosi volti noti della commedia italiana.

Salutato un 2024 segnato da sfide globali, il miglior modo per iniziare il nuovo anno e concludere le festività natalizie è di certo all’insegna del buonumore. Si è inaugurato, così, nella giornata di ieri, 6 gennaio, l’edizione zero di Comicittà, il festival – o meglio – la fiera del buonumore che ha visto succedersi sui palchi del Palazzo dei Congressi e della Nuvola di Fuksas volti pietre miliari della comicità italiana. Un’occasione, questa, per celebrare l’arte del saper far ridere in ogni sua forma: dal cinema allo spettacolo dal vivo, dall’editoria al fumetto.

Moderato da Ezio Greggio e Mario Sesti, il talk ha ospitato sul palco della Nuvola di Fuksas uno tra i volti più amati dagli italiani, in particolare dai romani: Carlo Verdone. In una conversazione vivace e ricca di aneddoti l’autore, regista e attore romano ha ripercorso la sua carriera iniziata nel 1974 come documentarista e consacrata nel 1979 con Un sacco bello, il suo primo lungometraggio. Il 1982, invece, segna la svolta con Bianco, rosso, Verdone, un’opera che ha confermato il suo talento nel rappresentare la società con ironia e profondità, nonostante il timore di trasformare quello che per lui era un divertissement in un mestiere a regola d’arte. La sua, una profonda capacità d’osservazione; un talento prensile che gli ha permesso – e continua tutt’ora – di cogliere i dettagli della vita quotidiana e tradurli in personaggi autentici. Imitando le persone, i loro tic, le loro peculiarità ed amplificandone i tratti, Verdone ha fatto così di ogni suo personaggio un vero e proprio ritratto psicologico.

D’altro canto il suo cinema segue un percorso autoriale profondamente radicato nella sua biografia e nel mutevole, quanto progressivo contesto sociale, evitando di riproporre agli spettatori sempre lo stesso film e raccontando, pertanto, storie che siano specchio del presente.

E proprio come i migliori jukebox da cui puoi ascoltare il brano desiderato, così emerge la memoria storica e non solo di Carlo Verdone nel ricordare l’indimenticabile e inimitabile Alberto Sordi, fonte d’ispirazione – nonché riferimento affettivo – e uno slancio decisivo per il suo cinema.

Ed eccoci al cuore di questa giornata all’insegna del buonumore che vede celebrare un anniversario importante: i 30 anni di Viaggio di nozze, uno dei suoi film cult, che ha visto accanto a Verdone tre giovani ed esordienti Claudia Gerini, Cinzia Mascoli e Veronica Pivetti. Con Viaggio di nozze – e non solo – Carlo Verdone ha esplorato molto di più della semplice commedia, dando vita ad una vera e propria tragicommedia nel racconto di tre donne e della loro profonda infelicità. Un’opera che, come il suo piglio conferma tutt’oggi, dimostra la sua capacità di unire risate e riflessione, offrendo al pubblico uno specchio della realtà condito di una leggerezza mai banale o superficiale.

È così che Carlo Verdone si conferma un cantastorie capace di trasmettere emozioni e di rinnovarsi al passo con i tempi, tracciando un percorso di longevità unico nel suo genere. A lui, in questa giornata di festeggiamenti e divertimento il premio Pietro Germi, per il considerevole contributo all’arte della commedia.

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Comicittà – la fiera del buonumore. Direzione Artistica a cura di Ezio Greggio e Mario Sesti. Una coproduzione EVR e PANTHEON Roma. Roma, Palazzo dei Congressi – La Nuvola (6 gennaio 2025)

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