“Color Cagliostro” di Luca Tosi con le illustrazioni di Viviana Carollo, il 23 settembre 2022 sarà in libreria. Edito da Kalos per la collana I pupi, collana di testi per ragazzi e bambini, racconta la storia di Giuseppe Balsamo anche conosciuto come Alessandro Cagliostro nato a Palermo nel 1743.
Ma chi era veramente Alessandro Cagliostro? secondo gli studi di alcuni storici era un alchimista, mago, disegnatore, un guaritore, un rivoluzionario e illuminato. In questo libro, davvero appassionante, con un buon ritmo e di veloce lettura, l’autore racconta, aiutato dalle colorate illustrazioni, la fiaba misteriosa di questo personaggio che nasce in una famiglia di commercianti di stoffe, per divenire la leggenda che è tutt’oggi, l’ avventuriero siciliano più eclettico di tutti i tempi.
Il lettore riuscirà a sentire vibrare le emozioni attraverso i colori che queste rappresentano all’interno della narrazione, nel libro ogni emozione ha un colore e la scrittura in corsivo degli stessi riesce a dare ritmo al racconto, lasciando il tempo al lettore per soffermarsi sul significato della parola stessa. Chissà se anche per il lettore il rosa rappresenti l’imbarazzo, l’amore e l’affezione, se il color lilla ne trasmette la sicurezza, come per il protagonista della storia, chissà se al bambino che legge la storia, magari accanto al suo papà, il bianco trasmette assenza e il nero un momento triste e negativo.
Luca Tosi, scrittore italiano, nasce a Cesenza nel 1990, pubblica su numerosi blog e riviste ma con Color Cagliostro è la prima volta che si rivolge al pubblico dei più piccoli. Viviana Carollo, artista e l’illustratrice italiana, ama creare nuove atmosfere grazie al cuore e all’espressività dei personaggi che racconta, riuscendo a caratterizzare e a creare personaggi memorabili.
Un libro per ragazzi che parla anche agli adulti e che ci lascia sicuramente la possibilità di guardare al nostro mondo con occhi più sensibili, attraverso la magia dei colori e le sfumature che questi ne assumono: “non era scarlatto e neanche azzurro, assomigliava un po’ al vermiglio e pochissimo all’arancione. Marroncino chiaro? No. Era diverso dal blu e dal giallo . Verde? Lilla? Nessuno dei due. Bianco neanche. Bordò? No. argento? Bronzo? No e no. Non aveva niente a che fare col magenta o il celeste, il senape, il turchese. Tutt’altro che oro, porpora o rosso. Tantomeno nero.[…] A tutti quelli che chiedevano: Ma come si chiama, questo colore? Serafina e la mamma di Alessandro rispondevano: Color Cagliostro! Oggi questo colore è il viola”.