Citadel Diana: lo spin off italiano della serie americana

Un thriller sempre pronto a cambiare le aspettative nei confronti del delitto

Citadel Diana è la serie italiana attualmente molto in voga sulla piattaforma Amazon Prime Video, nata da un’idea di Alessandro Fabbri e i fratelli Anthony e Joe Russo, produttori esecutivi. Le prime due puntate, presentate a Roma al The Space Cinema – Moderno, sono disponibili online assieme alle altre quattro dal 10 ottobre 2024. 

Matilda De Angelis

L’apertura è travolgente e affrettata, si assiste a spari e rimembranze dolorose nel tentativo di venire a capo di un omicidio edella distruzione dell’associazione Citadel avvenuta otto anni prima rispetto alla narrazione della storia. Entrambi gli accadimenti vengono compiuti per mano dell’agenzia di spionaggio Menticore. Gli eventi si scopriranno essere il frutto di un complotto che distorce l’attribuzione della colpevolezza, intralciando i protagonisti nella sua risoluzione, facendoli passare dalla parte del torto. 

La fotografia di Diego Dussuel va ad associare un’estetica uniforme a delle vicissitudini elettrizzanti, con colori scuri che tendono a nascondere e a omologare più che a fare luce, oscurando i sotterfugi. Le scene girate in Svizzera, in particolare a Lugano, nel Mendrisio e sul Massiccio del San Gottardo, rievocano paesaggi mozzafiato che invece di rimanere luoghi di relax si accingono a ospitare il genere d’azione.

L’uccisone sul volo 9732 di una coppia di genitori, è il crimine da portare in sede di giudizio, ossia in affidamento alla lungimirante competenza di spie. Le figlie dei due defunti si ritrovano mancare la terra sotto i piedi e davanti a loro si aprono due strade diverse; Diana Cavalieri, l’agente segreta di Citadel, decide di sacrificarsi per dare giustizia alla madre e il padre, mentre Sara (Giordana Faggiano) preferisce stare in disparte, guardando la sorella agire, provando diffidenza e paura per la sua incolumità messa fortemente a rischio da missioni pericolose e controproducenti. 

Il duro colpo che ha distrutto la famiglia mette a repentaglio la fiducia nel prossimo per l’intera la stagione, che come una pedina su una scacchiera, ogni volta avanza o indietreggia senza però stabilire un contatto autentico con nessuno. L’inserimento di sensazioni favorevoli all’interno della narrazione è parsimonioso. Manca quel collaudo con le interazioni sociali di contorno, che fanno sorgere dubbi in merito all’attuazione di un sodalizio collaborativo fra tutti i partecipanti del caso per giungere alla verità.

Una delle due orfane, è la protagonista del misfatto, interpretata da Matilda De Angelis in modo veramente magniloquente. Attraverso un personaggio del genere si può dare visibilio a una precisione recitativa ragguardevole. La bravura sta nel non abbandonarsi completamente a nessuna delle due direzioni verso cui oscilla l’ago della bilancia, che si sposta dalla determinazione assoluta a un atteggiamento morbido, rendendo la donna immune dalla debolezza. L’attrice riesce a controllare totalmente le emozioni mettendole a servizio soltanto dei movimenti sospetti sia del nemico Manticore Italia, che dei presunti alleati fra cui Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia. 

Matilda De Angelis

La furbizia domina le menti ma il contesto di riferimento si proietta nel futuro, nel 2030. Ne consegue il bisogno della sorveglianza, della privacy e dell’identità per accedere alla tecnologia, che si rivela un mezzo indispensabile per risolvere un mistero con bassa probabilità di errore. È evidente che l’intelligenza umana da sola non basti, questo fa pensare sul suo utilizzo per cercare risposte a fin di bene e non da meno per perfezionare tecniche di manipolazione difficili da disinnescare. Uno spunto di riflessione davvero incombente per la nostra società.

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Citadel: Diana – Regia Arnaldo Catinari – Sceneggiatura: Alessandro Fabbri, Ilaria Bernardini, Laura Colella, Gianluca Bernardini, Giordana Maricon – Con: Matilda de Angelis (Diana Cavalieri) – Lorenzo Cervasio (Edo Zani) – Maurizio Lombardi (Ettore Zani) – Julia Piaton (Cécile Martin) – Thekla Reuten (Julia Ward Zani) – Bernhard Schütz (Wolfgang Klein )- Filippo Nigro (Gabriele) – Giordana Faggiano (Sara Cavalieri) – Daniele Paoloni (Matteo Spadaro) – Marouane Zotti (Luca Pavan) – Jun Ichikawa (Giada) – Maxim Mehmet (Rainer Weber) – Carlo Sciaccaluga (Enrico Zani)- Sonia Bonny (Agathe) – Scenografie: Giuliano Pannuti – Musiche: Mokadelic – Produzione: Cattleya, AGBO, Midnight Radio, Super Epic, Amazon MGM Studios – Dal 10 ottobre 2024

Teatro Roma
Grazia Menna

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