Cinema tra crisi e rinascita: tra polemiche, festival e storie da raccontare

Dal dibattito sui finanziamenti pubblici alla celebrazione del Bif&st, passando per il successo di “Adolescence” e il ritorno di Valerio Mastandrea alla regia.

Il ministro dello Spettacolo, Alessandro Giuli, si trova ad affrontare una serie di criticità nel settore cinematografico italiano, tra cui la proliferazione incontrollata di festival e rassegne in tutto il Paese. Daniele Martinelli, dell’associazione Anec, ha sollevato pubblicamente la questione dei finanziamenti pubblici concessi con troppa facilità a questi eventi, paragonandone la crescita a quella delle margherite in primavera.

A complicare ulteriormente la situazione, Giuli ha dovuto prendere atto della decadenza della commissione da lui istituita per l’assegnazione dei contributi alla promozione cinematografica e audiovisiva, dopo che 7 membri su 12 si sono dimessi. Ora sarà necessario nominarne una nuova, segnale evidente di un sistema di regole ereditato dal periodo dell’ex ministro Franceschini che non sembra più funzionare.

Oltre alle polemiche sulla tax credit, su cui pende il giudizio del Tar, il ministro si trova ora a dover rivedere anche i criteri di distribuzione dei fondi ai festival, contribuendo così a un clima di incertezza che continua ad agitare l’intero settore cinematografico.

E a proposito di Festival, si è conclusa ieri a Bari la 15ª edizione del Bif&st, il festival del cinema fondato nel 2009 da Felice Laudadio e, da quest’anno, diretto dal giornalista Oscar Iarussi. Laudadio è stato premiato con il “Bif&st Art” per il suo lungo impegno nella manifestazione. «Sono stato chiamato a dirigere un altro prestigioso evento internazionale da me ideato – ha dichiarato – e ho accettato con piacere l’invito delle figlie di Andrea Camilleri a far parte del comitato scientifico per le celebrazioni del centenario del grande scrittore siciliano».

Numerosi gli ospiti saliti in questi giorni sul palco del Teatro Petruzzelli, tra cui Sergio Rubini, anch’egli insignito del “Bif&st Art”, il direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera e Stefano Accorsi, protagonista del film Una figlia di Ivano De Matteo, ispirato al romanzo Qualunque cosa accadadi Ciro Noja.

Paolo Sorrentino è intervenuto in streaming per presentare L’infinito, opera prima dello sceneggiatore Umberto Contarello, qui nelle vesti di regista. Il film, girato interamente in bianco e nero a Torino, vede protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti e sarà nelle sale dal 15 maggio. Un racconto ironico e malinconico sulla vita di uno sceneggiatore disilluso, sospeso tra verità e finzione.

Questa 15° edizione ha visto attribuire i primi riconoscimenti ai film in concorso nella sezione “Per il cinema italiano”, dove la giuria popolare presieduta dalla regista Costanza Quadriglio ha premiato tutto il cast del film Paura dell’alba  di Enrico Masi a Lorenzo Pullega per il film L’oro del Reno.   il premio per la regia, quello infine per la sezione “Il cinema italiano”, è andato al film di Guido Chiesa Per amore di una donna, una storia che attraversa epoche e terre lontane esplorando amore, identità e memoria in un mistero profondo e universale.

Il pubblico del Bifest festeggia anche Carlo Verdone e Claudia Gerini, indimenticabili protagonisti trent’anni fa dell’iconico Viaggi di nozze e con loro sul palcoscenico del Petruzzelli anche Lino Guancialeapplaudito Commissario Ricciardi della fortunata serie. Fuori concorso anche Sempre di Luciana Fina ,reduce dalle “Giornate degli autori” alla Mostra di Venezia che rivisita le immagini della Rivoluzione dei Garofani in Portogallo del 1969 all’epoca della dittatura militare di Salazar.

Si intitola Adolescence ed è la serie targata Netflix che sta conquistando il pubblico di tutto il mondo. A differenza di un film, questa produzione si immerge nell’universo giovanile con un’intensità straordinaria, raccontando la vicenda di un tredicenne, interpretato dal giovanissimo Owen Cooper, accusato dell’omicidio di una coetanea.

La serie getta una luce inquietante non solo sul protagonista, ma anche sui suoi genitori, costretti a confrontarsi con i propri limiti, e sul mondo scolastico, spesso ignoto a chi ne è fuori. Diretto da Philip BarantiniAdolescence trascina lo spettatore dentro la storia, facendolo entrare con i poliziotti nella casa del ragazzo, fino alla sua cella e alla sala d’attesa dove i genitori vivono ore di angoscia. Una volta iniziata, è impossibile smettere di guardarla.

La scorsa settimana la serie ha totalizzato 24,3 milioni di spettatori e 93 milioni di ore di visione. In Italia è attualmente la più vista, mentre nel Regno Unito il governo Starmer ha annunciato che verrà proiettata anche nelle scuole.

Tornando al cinema italiano, se non lo avete ancora visto, vi segnalo Nonostante, seconda regia di Valerio Mastandrea, che ne è anche protagonista. Presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, dove ha inaugurato la sezione “Orizzonti”, il film racconta la storia di un uomo in bilico tra la vita e la morte, paziente di un ospedale il cui corpo giace addormentato in terapia intensiva, mentre la sua anima inquieta viene risvegliata dall’arrivo di una giovane donna, interpretata da Dolores Fonzi.

Al centro della narrazione c’è il coraggio di lasciarsi andare alle emozioni, anche quelle che spaventano perché rendono vulnerabili. Nonostante è una commedia romantica sospesa tra vita e morte, intrisa di quella poesia ironica che contraddistingue Mastandrea. «Vivo la vita stando con gli altri, non penso solo al mio percorso individuale – ha raccontato in un’intervista con Arianna Finos di Repubblica – cercando di affrontare il peggio insieme, proprio come accade nel film».