«É una gioia ricevere questo prestigioso premio, alla Mostra del Cinema di Venezia che amo e che conosco da quando nel 1967 conquistai il Leone d’oro per il film di Luis Bunüel, Bella di giorno».
Così pochi giorni fa la grande attrice francese Catherine Deneuve, 78 primavere splendidamente portate, ha commentato la notizia che nel corso della 79a edizione della Mostra del cinema dal 29 agosto al 12 settembre, diretta da Alberto Barbera, verrà premiata con il Leone d’oro alla carriera.
La prima volta che l’ho conosciuta è stato a Roma agli inizi degli anni settanta quando la portai in RAI alla radio in via Asiago, ospite del programma Buon pomeriggio. condotto da Dina Luce e Maurizio Costanzo. Poi tante interviste anche a Parigj per le uscite dei suoi film e grazie all’amicizia che mi legava a Flora Mastroianni seguii le varie sfaccettature della storia d’amore che legò Marcello alla Deneuve e alla nascita di Chiara, il frutto di quella relazione oggi stupenda attrice di cinema e teatro tenuta a battesimo proprio da Marcello a Cannes poco prima della sua scomparsa.
Eterna diva, una vera icona del grande schermo che dura nel tempo, “Catherine Deneuve è stata la protagonista di un numero impressionante di film la maggior parte dei quali grandi successi internazionali e tra le più grandi interpreti della storia del cinema», ha dichiarato Alberto Barbera.
Tanti i riconoscimenti hanno costellato la sua straordinaria carriera tra cui due César come miglior attrice (nel 1981 per L’ultima metro e nel 1993 per Indocina, anche un Oscar per il miglior film straniero) , una Palma d’Onore a Cannes nel 2005, così come l’Orso d’argentoper il miglior contributo artistico a Berlino nel 2002 per Otto donne è un mistero di François Ozon, ma soprattutto un lungo percorso artistico legato al nome di grandi registi ed attori: da Roger Vadim a Jacques Demy, da Luis Buñuel a François Truffaut, da Roman Polański a Marco Ferreri e da Marcello Mastroianni a Gerard Depardieu. Nel 1998 a Venezia vinse la Coppa Volpi come attrice protagonista del film Place Vendom di Nicole Garcia e poi tra gli oltre 60 titoli da protagonista meritano di essere ricordati La Cagna di Ferreri e Manon 70 di Jean Aurel, ispirato al romanzo di Prévost insieme alla nostra splendida Elsa Martinelli.
Un indiscutibile talento esaltato da una bellezza raffinata e davvero fuori dal comune, una diva senza tempo, una delle figure più rappresentative della cosiddetta nouvelle vague, cara a Godard, affermandosi senza ombra di dubbio fra le più grandi attrici della sua generazione insieme a Simone Signoret, Sophia Loren e Claudia Cardinale.
Tutti ricordiamo quel tormentone pubblicitario coniato negli anni ’80 dall’agenzia pubblicitaria di una nota casa automobilistica italiana , che la vedeva protagonista di un claim che ebbe un successo inaspettato e che oggi a distanza di quarant’anni è diventato uno spettacolo teatrale che sta spopolando a Parigi e che presto vedremo anche in Italia. Ironia si, ma anche un omaggio a una grande donna di cinema che tante donne hanno ammirato e che per un attimo avrebbero voluto dire: “Oui, je suis Catherine Deneuve”.
* Critico cinematografico e letterario, giornalista, dal 1976 inviato speciale RAI (TG1, TG2, TG3, TG3 Regionale, Rete Uno, Rete Due, Rete Tre) per Cinema, Spettacolo, Costume.