Cannes 2024, Palma d’Oro per “Anora”

La favola di una moderna Cenerentola, diretta dal regista americano Sean Baker, si aggiudica la settantasettesima Palma d’Oro

La giuria del settantaesimo Festival del Cinema di Cannes, presieduta dalla regista americana Greta Gerwig, della quale ha fatto parte anche il nostro attore Pierfrancesco Favino, ha attribuito la Palma d’oro al miglior film in concorso al regista americano Sean Baker per il film Anora, la divertente favola di una moderna Cenerentola interpretata da Mikey Madison, che da spogliarellista di lap dance in un club di New York finisce per sposare il figlio di un ricco oligarca russo. «Un film magnifico, pieno di umanità, che ci ha spezzato il cuore», secondo Greta Gerwig, presidente della giuria.

Il regista Sean Baker

La giuria di Greta Gerwig ha preferito una commedia piena di fantasia a una favola più seria che descriveva la vita in Iran, un talentuoso cineasta newyorkese a un regista in fuga e minacciato di morte. Tuttavia, sarebbe ingiusto ridurre il film di Mohammad Rasoulof al suo contesto politico: è un’opera forte che meriterebbe più di un premio simbolico mostrando la disintegrazione di una famiglia a Teharan sullo sfondo delle rivolte.

Il premio per la migliore interpretazione femminile è andato ex equo a tutte le straordinarie interpreti  del film del francese Jack Audiard, Emilia Perez, delizioso musical comedy ambientato fra i trafficanti di droga messicani dove il boss del cartello più temuto vuole cambiare sesso e diventare donna. A ritirare il palmares è salita sul palco l’emozionatissima transgender Karla Sophia Gascón.

Karla Sophia Gascon

La palma per l’interpretazione maschile è andata a Jesse Plemons del film Kinds of kindness del greco Yorgos Lanthimos, film che ha come protagonista Emma Stone . Il premio speciale della giuria al gettonatissimo Il seme del fico sacro del dissidente regista iraniano Mohammed Rasoulof, il vero protagonista di questo festival che accende i fari sulla repressa voglia di libertà del popolo in Iran. La migliore sceneggiatura è stata ad appannaggio del film di Coralie Fargeat The Substance, dove una sorprendente Demi Moore spiega come si fa a cambiare la propria vecchia identità con una nuova. Per chiudere con un po’ di colore, una splendida Elodie che ha incantato con la sua mise sui toni beige in nude look, è stata la nota più glamour di un festival pieno di film di star e di voglia di cinema.

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